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Recensione – Succede anche nelle migliori famiglie: la commedia scandalosa di Alessandro Siani

Alessandro Siani torna dietro la macchina da presa per il suo settimo film, Succede anche nelle migliori famiglie, con un risultato a dir poco disastroso.
Recensione - Succede anche nelle migliori famiglie: la commedia scandalosa di Alessandro Siani

Succede anche nelle migliori famiglie ha esordito, nel mercato italiano, a partire dal primo gennaio 2024, ottenendo ottimi risultati nel suo primo giorno di programmazione e dando avvio al botteghino italiano del nuovo anno. La settima regia di Alessandro Siani porta l’attore, sceneggiatore, regista e comico napoletano tornare dietro la macchina da presa per una commedia breve – di 76 minuti – in cui si avverte tutto il disastro di un film concepito, scritto, recitato, diretto e interpretato in maniera orripilante. Di seguito, la trama e la recensione di Succede anche nelle migliori famiglie.

La trama di Succede anche nelle migliori famiglie, il settimo film di Alessandro Siani

Prima di proseguire con la recensione di Succede anche nelle migliori famiglie, si indica innanzitutto la trama del film diretto, scritto e interpretato da Alessandro Siani:

All’apparenza perfetti, i Di Rienzo vengono destabilizzati dall’improvvisa morte del padre di famiglia, un uomo modello, medico eccellente e punto di riferimento per tutti. Soprattutto per Davide (Alessandro Siani), considerato la pecora nera della famiglia. Laureato in medicina ma finito a fare volontariato alla Caritas, Davide conduce un’esistenza mediocre e la sua vita sentimentale è un disastro. Mamma Lina (Anna Galiena) e i fratelli Renzo (Dino Abbrescia) e Isabella (Cristiana Capotondi) hanno sempre considerato Davide il meno realizzato e talentoso di tutti, ma in una situazione imprevista e grottesca gli equilibri e le certezze cambiano improvvisamente. 

La recensione di Succede anche nelle migliori famiglie: un film disastroso

Che Alessandro Siani non sia mai stato abilissimo nel riportare la comicità da sketch – che essa piacesse o meno – al cinema, è ormai un dato di fatto, considerando la parabola discendente del regista e attore italiano con le sue produzioni degli ultimi anni, soprattutto se rapportate agli ultimi titoli in cui i risultati erano stati quanto meno decenti: Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord. Succede anche nelle migliori famiglie, però, riesce a compiere un qualcosa di addirittura peggiore, non soltanto non riuscendo mai davvero a far ridere, ma rendendosene conto e affidando all’ironia più becera il tentativo di strappare qualche risata allo spettatore. Passi per lo slapstick reiterato soprattutto nella prima metà del film (ma si tratta pur sempre di un atto caritatevole), i problemi nella concezione di un’ironia di questo genere si avvertono nel momento in cui l’atteggiamento grottesco diventa addirittura scandaloso, anche dal punto di vista morale.

È capitato a più riprese – e succederà anche in questo contesto – di rapportarsi a commenti che tentano di essere giustificatori rispetto ad un film con la pretesa del “farsi semplicemente una sana risata”; non sarebbe neanche un problema e potrebbe rappresentare una soluzione di compromesso, ma manca un dettaglio: non soltanto Succede anche nelle migliori famiglie non fa ridere, ma riesce ad essere addirittura ridicolo nel tentare di conquistare il suo spettatore, affidandosi a degli espedienti che sono francamente inaccettabili anche in questo periodo storico. In un solo film di 76 minuti si vituperano (ormai è un canovaccio ben saldo) temi relativi alla genitorialità, al fallimento, all’omosessualità, al matrimonio, al tradimento e tanto altro, semplicemente nel vano tentativo di provocare una smorfia nello spettatore, che intanto sì, può anche aver riso, ma viene costantemente minato al suo intelletto da un prodotto che risulta essere fastidiosamente becero e insultante nei confronti dell’altrui intelligenza. Basti pensare, del resto, ad una scena del film in cui – dopo aver scoperto di essere stato tradito in passato da sua moglie, con la voce che annuncia i treni alla stazione – il personaggio di Dino Abbrescia chiede se la storia è stata soltanto passeggera: rassicurato in tal senso, può poi dar conto a suo figlio Italo (davvero?), mentre sua figlia mangia una nuova marca di biscotti, i Cornutini.

Per la restante parte, Succede anche nelle migliori famiglie si dimostra un film con lampi di comicità assenti, con soluzioni ironiche che sono scarse e con il vituperare anche quanto di buono poteva essere restituito da attori come Dino Abbrescia e Antonio Catania che almeno mantengono un senso nel loro essere caratteristi. Allo stesso tempo, con un’abbondanza stomachevole di riprese con drone, il film soffre anche di un montaggio assurdo, che taglia via minuti e minuti di girato come ci si può rendere conto da cesure intrusive che si osservano, a più riprese, nel film. Ci si rende conto, allora, che la durata di 76 minuti non è tanto la volontà di restituire un lungometraggio breve, quanto la mesta consapevolezza di un girato a tratti da buttare, che si è preferito scartare confezionando un prodotto raffazzonato.

Ma quali film italiani?

Andate al cinema e vedete film italiani, è – in sintesi – quanto esprimeva Alessandro Siani nella sua ultima intervista promozionale per Succede anche nelle migliori famiglie, realizzata il 31 dicembre 2023. Nel farlo, il regista indicava due prodotti che possono essere considerati come la sintesi di tutti quei disastri che il cinema italiano affronta negli ultimi anni: il suo e Come può uno scoglio, con regia di Gennaro Nunziante e interpretazioni di Pio e Amedeo. Ma quali sono i film italiani da recuperare al cinema? Alessandro Siani si lancia evidentemente in un campanilismo che tenta di far comodo al nostro paese, alla qualità della sala e agli incassi, in un momento storico in cui se lo può evidentemente permettere e in cui il respiro della sala italiana vive del successo di C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

Un colpo di fortuna che il regista non meritava, almeno non con questo film: il 2023 ha visto alcuni titoli – tra cui anche l’italiano La Chimera, ri-distribuito in sala solo grazie ad un flash mob di addetti ai lavori e influencer – con una distribuzione pessima, se non addirittura assente; per non parlare, ovviamente, di quei contributi a fondo perduto che il paese ha mancato di destinare ad opere come C’è ancora domani, per l’appunto. Certo è che, con il 2024, si entra ancor più nelle viscere di un discorso che ormai è diventato comune: quanto la sala possa reggere di fronte all’ormai imperante streaming. È davvero giusto, però, andare in sala per ritrovarsi di fronte a risultati simili? Se non fosse per quella disastrosa morale e comicità del film, si potrebbe confinare il discorso anche soltanto al campo della post-produzione praticamente assente di un film che, di fatto, non è mai finito ma soltanto abbozzato. Lo si ribadisce ancora per l’ultima volta, dunque: quali film italiani dobbiamo davvero vedere al cinema e fin dove il cinema italiano può spingersi verso il suo abisso, in nome di un atteggiamento di salvaguardia della sala?

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Succede anche nelle migliori famiglie
Succede anche nelle migliori famiglie

Succede anche nelle migliori famiglie è il settimo film di Alessandro Siani che torna dietro la macchina da presa per un nuovo lungometraggio che presenta dei risultati disastrosi sotto tutti i punti di vista.

Voto del redattore:

1 / 10

Data di rilascio:

01/01/2024

Regia:

Alessandro Siani

Cast:

Alessandro Siani, Dino Abbrescia, Cristina Capotondi, Anna Galiena, Antonio Catania, Euridice Axén, Sergio Friscia

Genere:

Commedia

PRO

Nessuno
Il film stesso
Montaggio orripilante che sminuzza il film
Ironia becera