“Godzilla Minus One” continua a lasciare grandi soddisfazioni al cinema, divenendo il film giapponese di maggior incasso di tutta la saga, ma nel frattempo il kaiju più famoso della settima arte continua la sua storia anche in televisione, attraverso la serie “Monarch: Legacy Of Monsters“, la quale espande le vicende del Monsterverse. Dopo aver analizzato l’ottavo episodio, è uscito anche il nono, attualmente disponibile su Apple TV Plus.

La trama di Monarch – Legacy Of Monsters 1×09

Con un finale adrenalinico che ha concluso la puntata precedente, il nuovo episodio presenta la seguente trama:

“Cate, May e Lee Shaw sono precipitati all’interno della Terra Cava, il mondo dove vivono i kaiju. Mentre i tre cercano di sopravvivere, la Monarch, credendo che siano deceduti nell’impatto della caduta e non avendo più avuto loro notizie, informa Kentaro della loro morte. Nel frattempo, nei flashback ambientati nel 1962, Lee Shaw e Bill Randa sono pronti ad iniziare un esperimento per andare ad esplorare la Terra Cava e scoprire qualcosa in più sui titani… tuttavia, le cose non vanno per niente come si aspettavano.”

La recensione del nono episodio di Monarch – Legacy Of Monsters

L’episodio immerge in atmosfere che richiamano ai vecchi film d’avventura di fantascienza degli anni 50/60: non è un caso che le tute degli scienziati e dei soldati americani, pronti per la spedizione nella Terra Cava, siano molto simili a quelle usate dagli astronauti nel monumentale “L’Invasione Degli Astromostri” diretto da Ishiro Honda. Le scene in cui i personaggi entrano a contatto con il mondo dei titani sono spettacolari ed hanno un’ottima gestione della tensione, riuscendo a trovare un perfetto equilibrio tra la grandezza scenica delle creature ed i momenti in cui si utilizzano solo campi magnetici e getti di energia che sembrano quasi più temibili dei mostri.

Ovviamente la serie non può permettersi di mostrare la Terra Cava come in “Godzilla vs Kong“, perché la cosa richiederebbe un costo molto alto, per questo si trovano delle soluzioni intelligenti per contenere il budget ed allo stesso tempo ottenere il giusto pathos. Ci sono interi momenti che vengono riassunti attraverso un singolo frame ciascuno, cosa che aumenta il senso dell’orrore, perché fa immaginare la sofferenza che sta accadendo ai personaggi, ed allo stesso tempo invoglia lo spettatore a vedere il gran finale che mostrerà inevitabilmente molti più dettagli sulle creature e sull’ambiente: infatti non si sarebbe potuto anticipare troppo con la penultima puntata. Inoltre è geniale l’idea di inserire, all’interno della Terra Cava, una corsa contro il tempo, la quale aumenta il cardiopalma in un mondo che è già di per sé molto pericoloso.

I tormenti del presente

Nell’episodio è molto toccante il modo in cui viene caratterizzato Bill Randa, il quale viene ormai definitivamente mostrato come una persona più che determinata a fare tutto ciò che può per dare riscatto e giustizia verso tutte le sue ricerche, nonché per onorare tutti gli sforzi fatti da Lee e da Keiko per il lavoro di una vita. Inoltre, per la prima volta, viene dato spazio al rapporto tra Lee Shaw e Hiroshi Randa, attraverso cui viene esplorato il peso che le ricerche dei suoi genitori hanno comportato sul secondo nel corso degli anni. In alcuni momenti la freddezza di Hiroshi Randa può risultare eccessiva: alcune sue reazioni sembrano spropositate rispetto a come si comporterebbe qualsiasi persona, ma allo stesso tempo è interessante il fatto che Hiroshi abbia forse capito troppo tardi l’importanza della sua eredità e che la sua corsa nei confronti di Monarch abbia creato uno squilibrio quasi beffardo nel rapporto con la sua famiglia. Hiroshi Randa ha disprezzato il lavoro di sua madre e di suo padre a causa dell’abbandono rivolto nei suoi confronti, ma poi forse, in un secondo momento, si è reso conto della gravità delle proprie ricerche che l’hanno portato ad un recupero disperato di tutto il lavoro che non ha mai svolto, portandolo a trascurare i suoi figli e diventando, ironicamente, ciò che sono stati i suoi genitori dal punto di vista familiare.

Tuttavia tali basi sono soltanto suggerite dai comportamenti di Hiroshi Randa e dipenderà tutto da come lo svilupperanno nell’episodio successivo (sempre se non interrompano determinate cose per proseguire con una seconda stagione). Tuttavia, se le vicende di Hiroshi Randa possono essere un’ambiguità interessante, non convince invece il modo in cui hanno trattato il personaggio di Lee Shaw: dopo un’introduzione suggestiva creata da una svolta narrativa sorprendente, la spiegazione di tutto ciò che ha fatto dagli anni 60 fino ad oggi non solo non è lontanamente credibile narrativamente, ma sminuisce il carisma e la costruzione di quello che, fino ad ora, sembrava un personaggio carico di esperienze straordinarie. Non che la caratterizzazione del colonnello sia rovinata e tutto ciò che ha fatto negli episodi precedenti rimane, ma la soluzione della “struttura ospitante” è decisamente uno spreco che crea inutili punti oscuri su Monarch ed inserisce contrasti ingombranti con tutto ciò che fino ad ora è stato visto dell’organizzazione. Può essere interessante il concetto del soffrire affinché altri non vivano nelle stesse condizioni, ma non basta a colmare le lacune lasciate da soluzioni insensate anche per una serie fantascientifica.

Tuttavia, nonostante i problemi riscontrati, il nono episodio di “Monarch: Legacy Of Monsters” ha comunque ottimi pregi con sequenze d’avventura visivamente eleganti e momenti thriller da cardiopalma, nonché un colpo di scena finale davvero geniale che getta le basi per un’interessantissima conclusione. Peccato per delle soluzioni narrative date ad alcuni personaggi che risultano emotivamente assurde e che sono fin troppo incoerenti con lo sviluppo della trama, rendendo l’episodio il peggiore di tutta la serie fino ad ora.