Articolo pubblicato il 11 Gennaio 2024 da Arianna Casaburi

Presentato in anteprima e premiato alla 76esima edizione del Festival di Cannes, How to Have Sex è un film drammatico del 2023 scritto e diretto da Molly Manning Walker che racconta il soggiorno estivo di tre ragazze sedicenni inglesi in una città dell’isola di Creta, all’insegna del divertimento e dell’avventura sentimentale e sessuale. Dopo l’evoluzione narrativa in cui vediamo Tara, Skye ed Em portare avanti quello che è il loro racconto di formazione, l’epilogo di How to Have Sex, in uscita nelle sale italiane il 1° febbraio 2024, risulta essere leggermente raffazzonato, ma adatto per certi aspetti: qual è il significato del finale?

Il finale di How to Have Sex, film d’esordio di Molly Manning Walker

Prima di affrontare la spiegazione del finale, occorre rammentare cosa è successo nelle scene che precedono e quelle che costituiscono il vero e proprio finale. Tara, una delle tre ragazze sedicenni che è partita per l’isola di Creta per le vacanze estive, perde la verginità sulla spiaggia con Paddy, un suo coetaneo nonché uno degli inquilini dell’appartamento vicino a dove alloggiano. Tara ha acconsentito ad avere un rapporto sessuale, dopo che Paddy si è accertato che fosse sicura di volerlo veramente.

Tutto sembrerebbe abbastanza tranquillo, se non fosse che nelle scene che precedono il finale Paddy si approfitta di Tara la sera prima del rientro a casa, in cui tutti hanno bevuto pesantemente alcolici e, stavolta, senza chiedere il suo consenso ha un rapporto sessuale con lei mentre sta dormendo. Il mattino seguente vediamo le tre amiche salutare il gruppo di ragazzi e salire a bordo di un taxi che le scorta all’aeroporto dove Tara cerca di aprirsi, per poi esitare all’idea della partenza e infine presa per mano da Em si dirigono verso l’aereo.

La spiegazione del finale di How to Have Sex: la partenza per ricominciare da zero insieme

Le sensazioni che prova Tara sulla sua pelle sono indescrivibili per lei, per questo motivo trova difficoltà nell’aprirsi persino con le sue due amiche e compagne di viaggio. Tuttavia quello che succede nella scena finale è di estrema importanza per lo scioglimento del film: Skye si comporta come ha sempre fatto, vantandosi delle sue conquiste sessuali come se si trattasse naturalmente di una cosa positiva e complimentandosi con Tara per essere andata a letto due volte con Paddy, mettendola così a disagio. Tara riesce comunque a trovare il coraggio per confessare ciò che è successo solo a Em, che si preoccupa per lei e per il suo stato di salute. La ragazza non fa altro però che incolpare se stessa per non aver detto o fatto nulla per fermare Paddy e impedire che ciò accadesse.

Dal suo risveglio e per tutto il viaggio in taxi, Tara è scossa, affetta da una sorta di mutismo, lo sguardo perso nel vuoto, come se dentro di lei qualcosa si fosse rotto irrimediabilmente. Quello che Tara si porta sulle spalle è il peso di un senso di colpa che, come affermato da Em, non dovrebbe sentire, ma che si manifesta tramite un blocco emotivo nei confronti degli altri che la porta a autoisolarsi. Questa sensazione di impotenza e di inspiegabilità, di fronte ai fatti avvenuti, è ciò che più la immobilizza quando si trova a un passo dall’imbarco dell’aereo. Tuttavia, Em si accorge della reazione della sua amica, le va incontro e, prendendole la mano, la conforta rassicurandola che ce la faranno. Mano nella mano, le due amiche esultano “we’re coming home”, torniamo a casa, come un grido di sollievo che ha il sapore della speranza di poter ricominciare, insieme, da zero.