Recensione – Griselda: la nuova serie Netflix con Sofia Vergara

A seguito del grandissimo successo di Narcos, Netflix torna a trattare il tema della droga con Griselda, serie che vede Sofia Vergara protagonista. Ma quale sarà stato il risultato?
Recensione - Griselda: la nuova serie Netflix con Sofia Vergara

Articolo pubblicato il 17 Gennaio 2024 da Bruno Santini

Distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix in tutti i paesi in cui è attualmente attivo il servizio, Griselda è la nuova serie streaming del noto servizio che torna a parlare – dopo il grandissimo successo di Narcos – di droga e del cartello di Medellìn, con Sofia Vergara (Modern Family) nei panni della protagonista, Griselda Blanco, anche conosciuta con l’appellativo di La Madrina. Ma quale sarà stato il risultato della serie? Di seguito, la trama e la recensione di Griselda.

La trama di Griselda, la serie Netflix con Sofia Vergara protagonista

Prima di proseguire con la recensione di Griselda, la nuova serie Netflix con Sofia Vergara protagonista, innanzitutto si indica la trama della stessa. Conosciuta come La Madrina o La Regina della droga, Griselda Blanco è stata una celebre narcotrafficante colombiana che, nella serie, viene raccontata a partire dal momento in cui decide di abbandonare Medellìn a causa di uno scontro con suo marito per fuggire a Miami, con un chilo di cocaina nascosto nella valigia di uno dei suoi tre figli. Qui, tentando di mettere in piedi una nuova vita, si scontrerà con piazze di spaccio e fornitori di droga statunitensi, fino a imporre la sua egemonia con non poche difficoltà, attraverso un nuovo sistema di fornitura.

La recensione di Griselda: una serie posticcia e fin troppo derivativa

In un ormai consolidato e noto tentativo di copypaste, Netflix continua con la sua volontà di riproporre contenuti soltanto all’apparenza differenti, pur partendo da una cornice uguale. Se, negli ultimi anni, ciò ha avuto degli effetti dal punto di vista tematico, nel periodo a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 si osserva la produzione e la successiva distribuzione di due serie che nascono già vecchie, oltre che trite e ritrite nella loro concezione: Berlino e Griselda, rispettivamente derivativi (e neanche implicitamente) di La Casa di Carta e Narcos. Attenzione, il discorso non è mosso nel tentare di demonizzare la possibilità di prequel o spin-off, da sempre presenti nell’industria televisiva; il reale problema risiede nell’incapacità di offrire allo spettatore dei prodotti che siano realmente innovativi rispetto a quelle basi di cui sopra. Con Griselda, che nei fatti non è lo spin-off di Narcos, si riesce addirittura a toccare il fondo: una serie TV così tanto derivativa fa quasi sorridere per i suoi effetti incredibilmente posticci, attingendo dal successo di Narcos e tentando di replicarne le formule al femminile ma fallendo fin dal suo soggetto di partenza; e non è finita qui, dal momento che qualsiasi prodotto – anche Netflix – abbia mai parlato di droga viene citato e parafrasato in modo acritico, riportando in formula di cliché eventi narrative, formule e veri e propri topoi senza il minimo sforzo nel personalizzare la propria offerta.

Griselda è una serie che fallisce innanzitutto nel suo tentativo: non si comprende se quella di Netflix e delle altre realtà dello streaming sia una volontà che non incontra la realtà o semplicemente un’incapacità, ma anche in questo caso si tenta di costruire un discorso di emancipazione, empowerment e revanscismo femminile in modo assolutamente ridicolo, per mezzo della figura di una donna criminale che viene quasi presentata in maniera apologetica. È una serie, in fondo, anche offensiva nei confronti della sua cultura di riferimento, che viene ridotta a qualche intercalare o brano di sottofondo, mentre tutt’intorno si consuma il marasma generale in una sciatteria che non dà nulla a chi guarda. La regia di Andrés Baiz, che ha diretto diversi episodi di Narcos e Narcos: Mexico non è neanche sbagliata, trattandosi semplicemente di una disposizione piana degli elementi sul piccolo schermo. Il resto, tuttavia, è da dimenticare, a partire dall’aberrante trucco Netflix che sembra ereditato da una tradizione ultradecennale, accompagnato da altri aspetti tecnici (come la cura delle scenografie e della fotografia) che difettano allo stesso modo di una benché minima applicazione. Narrativamente e tecnicamente Griselda fallisce, sbagliando evidentemente anche la protagonista e rientrando nell’ormai classica dimensione del nulla di fatto che, in casa Netflix, appare anch’essa un cliché.

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Griselda è la nuova serie Netflix con Sofia Vergara nei panni della protagonista, che parla de La Madrina, narcotrafficante colombiana conosciuta per essere una delle più efferate nel cartello.

Voto del redattore:

2.5 / 10

Data di rilascio:

25/01/2024

Regia:

Andrés Baiz

Cast:

Sofia Vergara, Alberto Guerra, Martín Rodríguez, Juliana Aidén Martinez, Vanessa Ferlito, Christian Tappan

Genere:

Drammatico, Thriller

PRO

La regia di Andrés Baiz è decente
La scelta della protagonista
Il trucco aberrante e gli aspetti tecnici di Netflix
La narrazione ricca di cliché
La serie derivativa di qualsiasi prodotto abbia mai parlato di droga