Articolo pubblicato il 18 Gennaio 2024 da Bruno Santini
La recensione di Dobbiamo Stare Vicini, il nuovo film originale di Amazon Prime Video, diretto dalla coppia formata da Gianluca Mattei e Mario Sanzullo ed interpretato da Paolo Conticini, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni, disponibile dal 5 gennaio 2024. A seguire, trama e recensione di Dobbiamo Stare Vicini.

La trama di Dobbiamo Stare vicini, il nuovo film italiano di Amazon Prime Video
Prima di passare alla recensione del film, come sempre, è bene spendere due parole sulla sua trama che, in questo caso, è piuttosto breve e semplice da spiegare: Biagio e Francesco sono due vicini di casa che non possono vedersi e che passano il tempo a litigare. Un giorno, per puro caso, scoprono una stanza segreta murata in un’intercapedine tra i loro appartamenti. Grazie anche all’intervento dell’amministratore di condominio, si tenterĂ dunque di scoprire cosa contenga, se ci siano dei segreti e, ovviamente, se nasconda un tesoro che, perĂ², i due non hanno minimamente intenzione di dividersi.
La recensione di Dobbiamo Stare Vicini: l’Italia e l’incapacitĂ di imparare dai propri errori
Sono anni, decenni che si parla di un cinema italiano in crisi e, nonostante non si possa negare l’evidente ed oggettivo problema dell’affluenza nelle sale e degli incassi al botteghino, si manca di spirito critico, che non ha il fine ultimo di criticare per come lo si intende erroneamente al giorno d’oggi, ma di riflettere su un dato argomento e, in caso di problematiche, tentare di trovare una soluzione, per migliorare e migliorarsi. Piuttosto che affrontare il problema di petto, si tende troppo spesso a trovare scuse e nascondere tutto sotto al tappeto. Il problema è perĂ² reale, tangibile e non potranno mai bastare i vari Paolo Sorrentino, Matteo Garrone o Marco Bellocchio per compensare quella che è ormai una vera e propria malattia del cinema italiano. In questo senso, piĂ¹ che una medicina, Dobbiamo Stare Vicini rappresenta uno dei sintomi di questo malessere.
Dobbiamo Stare Vicini è un film vecchio, stanco, che ricalca uno schema perpetrato negli anni ma che, nel 2024, non puĂ² piĂ¹ funzionare. Ecco dunque giochi di parole come profilato-profilattico, che Biagio si sente in dovere di chiarire immediatamente per non rischiare di essere considerato da Francesco omosessuale. E potremmo andare avanti così per ore. Siamo piĂ¹ vicini alla soap opera che al cinema, ad un sottofondo per studenti disperati che ad una commedia all’italiana. In Dobbiamo Stare Vicini non è vero che non c’è nulla come detto da tanti ma c’è molto, tutto: Dobbiamo Stare Vicini ha al suo interno tutto ciĂ² per cui il cinema italiano continua imperterrita la crisi.
Nello specifico perĂ², il problema non va neanche ricercato nel singolo, ma in un collettivo che, purtroppo, non sembra davvero voler cambiare. A chi è rivolto questo film? Qual è la sua utilitĂ se non passa in sala e su Amazon Prime Video viene pubblicato nel silenzio generale? Tante le domande, poche le risposte, anche se alcune potremmo immaginarle. Dobbiamo Stare Vicini è un’opera che non esiste e che è giĂ stata dimenticata e di questo, sinceramente, dispiace. Dispiace perchĂ© ci ricorda come l’Italia ed il cinema italiano non riescono ad imparare dai propri errori e di tempo per guarire da questa malattia ce ne vorrĂ ancora moltissimo.