Il Sony’s Spider-Man Universe sta per espandersi con l’arrivo di “Madame Web“, il film supereroistico che vede come protagonista la celebre sensitiva multiversale avente i poteri ragneschi. Tuttavia, nonostante l’importanza del personaggio per quanto riguarda la sua influenza su Spider-Man, la Sony sembra intenzionata a fare un passo indietro nelle ambizioni del suo universo condiviso.
Si riducono i collegamenti del Sony’s Spider-Man Universe
Stando a quanto riportato da Variety, ad Hollywood c’è molta meno fiducia negli universi condivisi a causa dei vari tentativi di costruirne ulteriori per il grande pubblico che sono falliti nel corso degli anni: i produttori hanno notato gli smacchi avuti con il DC Extended Universe ed il Dark Universe, specialmente quando anche i Marvel Studios hanno cominciato ad avere i loro problemi nel 2023 con gli incassi di “Ant-Man And The Wasp: Quantumania” e “The Marvels“.
In tutto ciò la Sony, inizialmente tentata dal desiderio di costruire il Sony’s Spider-Man Universe nella stessa struttura del Marvel Cinematic Universe, ha notato che le scene post-credit rilasciate in “Venom: La Furia Di Carnage” ed in “Morbius“, i quali segnavano collegamenti multidimensionali con i film prodotti da Kevin Feige, non hanno riscontrato il chiacchiericcio sperato tra i fan. Per questo motivo la casa di produzione vuole ridurre i collegamenti tra i vari film Marvel che verranno rilasciati.
La Sony punta ai film Marvel stand-alone
Nonostante nel 2023 escano ben tre film del Sony’s Spider-Man Universe (“Madame Web”, “Kraven Il Cacciatore” e “Venom 3“), la major è decisa a ridurre il numero di collegamenti che intreccino i film, in modo da evitare di confondere il pubblico con l’idea di doversi recuperare troppe opere per guardare i film successivi. Questo non significa che la Sony non punterà a realizzare crossover, i quali sono ancora in programma, così come gli easter egg su Spider-Man saranno comunque presenti… ma la struttura narrativa dei film con protagonisti singoli vuole essere più simile a quella di tradizionali lungometraggi stand-alone.
Inoltre gli investimenti non superano i 100 milioni di dollari a lungometraggio, fatta eccezione del budget di “Venom 3” che sarà di poco superiore ai 110 milioni di dollari, i quali sono tuttavia lontani dagli investimenti della Disney e della Warner che arrivano a circa 200 milioni di dollari. Tutto ciò permette alla Sony di ridurre i rischi e di sviluppare le idee con calma e senza la paura di avere grosse perdite.
