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Recensione – Solo Leveling 1×05: A Pretty Good Deal

Il quinto episodio di Solo Leveling mostra un ulteriore percorso di crescita per il protagonista Sung Jinwoo, oltre che una maggiore costruzione del mondo dell’anime.
Recensione - Solo Leveling 1x05: A Pretty Good Deal

Dopo un quarto episodio che aveva convinto per le sue potenzialità e per la capacità di superare i limiti delle prime puntate, Solo Leveling compie un ulteriore passo in avanti con la sua quinta puntata, A Pretty Good Deal, che racconta del percorso di crescita di Sung Jinwoo in termini di statistiche e di estetica. La puntata in questione permette anche di osservare dei piccoli approfondimenti relativi all’approfondimento del mondo di Solo Leveling, ma con quali risultati? Di seguito, la trama e la recensione del quinto episodio della serie, dal titolo A Pretty Good Deal.

La trama di A Pretty Good Deal, quinto episodio di Solo Leveling

Prima di procedere con la recensione di A Pretty Good Deal, il quinto episodio di Solo Leveling, è importante indicare innanzitutto la trama della puntata in questione. Sung Jinwoo, dopo aver sconfitto un mostro che gli è tecnicamente superiore con un sol colpo, completa il suo percorso di convalescenza in ospedale con un evidente cambiamento fisico, che sembra affascinare le infermiere che lo osservano. Il suo bisogno di accumulare denaro lo porta a ricercare offerte di lavoro e si imbatte in una di un raid, con sei uomini che ne cercano due di livello più basso per combattere all’interno di un Dungeon. Ben presto, tramite il suo intuito, Jinwoo sembra poter essere in grado di aiutare gli uomini, tuttavia non combatte tentando di mascherare un potere che non dovrebbe appartenergli dato il suo essere di grado E. Al termine del percorso del Dungeon, si scopre il volere del gruppo, che era stato inizialmente mascherato con un contratto di poco conto: sacrificare i due Hunter aggiuntivi, per accumulare mana, sfruttando l’assenza di sorveglianza nei Dungeon.

La recensione del quinto episodio di Solo Leveling

Con il quarto episodio di Solo Leveling era stato compiuto un passo in avanti che fosse in grado di coniugare l’originalità della serie con un effettivo miglioramento della sua qualità complessiva, e il quinto – A Pretty Good Deal – non è certamente da meno, con una strada che viene ben imbeccata anche per quanto riguarda uno spunto aggiuntivo a proposito del mondo degli Hunter. Si mostra da un lato, e brevemente, la vita fatta di costante allenamento da parte di uno dei cacciatori di grado S, così come si palesa anche una delle realtà peggiori, caratterizzate da quel tasso di criminalità che non manca anche tra chi dovrebbe proteggere i civili ma basa soltanto al suo tornaconto personale, attraverso il mana. A Pretty Good Deal, che parla appunto di quell’accordo che viene realizzato per denaro nel momento in cui si partecipa ad un raid, è anche lo spunto per mostrare le differenze sociali che esistono tra i vari Hunter, indipendentemente dal livello di questi ultimi: uno dei personaggi, con armatura e scudo dorati, è al suo primo raid e riceve in regalo dal padre il massimo possibile, eppure è soltanto di grado D.

L’essere truffaldini che interessa il gruppo di criminali viene previsto dall‘intuito di Sung Jinwoo, che in effetti ha compiuto un percorso di crescita importante che riesce ad essere restituito anche dal punto di vista estetico. Certo è che l’anime non perde la sua natura adolescenziale, anche se per qualche istante, per cui mostrare i muscoli e il nuovo look del personaggio per qualche minuto appare quasi una necessità comunicativa per un certo tipo di spettatore. Per il resto, si entra ora nel vivo di una serie che dovrà mostrare non soltanto i suoi rapporti di forza, ma anche il modo in cui essi vengono gestiti, con un protagonista sempre più in grado di superare ogni limite e con la necessità di non rivelare al mondo ciò che è in grado di fare.

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