Chi è Alia Atreides: la storia della sorella di Paul, l’Abominio nei libri di Dune

Uno dei personaggi più interessanti dell’intera saga di Dune è quello di Alia Atreides, la sorella minore di Paul che viene ricordata anche con l’appellativo di Abominio. Ma qual è la sua storia?
Chi è Alia Atreides: la storia della sorella di Paul, l'Abominio nei libri di Dune

Articolo pubblicato il 22 Febbraio 2024 da Bruno Santini

Uno dei personaggi fondamentali di Dune: Parte 2 diretto da Denis Villeneuve, apparso anche nel film Dune di David Lynch, è sicuramente quello di Alia Atreides, la sorella minore di Paul Atreides e prima pre-nata Bene Gesserit, soprannominata e conosciuta anche con il nome di Abominio. Conoscere di più a proposito del personaggio è fondamentale, non soltanto per comprendere maggiormente le ragioni di quanto si osserva all’interno del film, ma anche per il futuro del personaggio che verrà ripreso – qualora venga diretto ancora una volta dal regista canadese – anche in Dune: Messiah. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito del personaggio di Alia Atreides.

La biografia di Alia Atreides e la pre-nascita della figlia di Lady Jessica

Alia Atreides è la seconda figlia di Lady Jessica e Duca Leto (Oscar Isaac), nonché sorella minore di Paul Atreides. La differenza importante tra i due fratelli, però, risiede nelle condizioni di nascita di entrambi: se Paul è il risultato delle combinazioni millenarie delle Bene Gesserit e per questo motivo Kwisatz Haderach, Alia è conosciuta e definita fin da subito come Abominio. Per comprenderlo, bisogna tornare al momento in cui Lady Jessica beve l’Acqua della Vita, pur consapevole degli effetti che avrebbe avuto e della trasmigrazione dell’anima Bene Gesserit dentro di lei, in occasione della cerimonia a cui viene sottoposta. Incinta nel momento in cui beve l’Acqua, Lady Jessica permette il trasferimento dell’intera coscienza genealogica delle Bene Gesserit a sua figlia Alia, che diventa così pre-nata nel 10191, a otto mesi di distanza dal trasferimento degli Atreides da Caladan ad Arrakis: in termini semplici, la sorella minore di Paul possiede l’intera storia e può accedere a tutti i ricordi dei suoi antenati, tra cui c’è anche il Barone Vladimir Harkonnen.

Come viene svelato, infatti, il Barone Harkonnen è il padre segreto di Lady Jessica e dunque nonno di Alia, con cui può entrare in contatto anche a seguito della sua morte (provocata proprio da Alia, che lo uccide con un gom jabbar avvelenato durante la jihad voluta da Paul tra Atreides e Harkonnen-Sardaukar). Il culto di Alia, che stabilirà un impero basato sulla sua personalità dopo Paul, sopravviverà per millenni ad Arrakis.

La morte di Alia e la corruzione dell’Abominio

Attenzione, questo paragrafo contiene possibili spoiler su Dune: Messiah

Il personaggio di Alia diventa centrale a partire dal secondo libro di Dune, in cui si racconta la crescita della sorella minore di Paul, non soltanto attraverso le incredibili abilità in combattimento (e in addestramento, dove risulta essere anche migliore rispetto all’Imperatore), ma anche in termini di carattere. Viene conosciuta dai Fremen con il titolo di Saint Alia of the Knife, a causa della sua personalità sprezzante sul campo di battaglia: durante la jihad, infatti, aveva accelerato la morte di tutti i soldati morenti in battaglia pur di usufruire della loro acqua. A seguito della presumibile morte di Paul Atreides che, ormai cieco, si avventura nel deserto, il comando dell’Impero di Arrakis passa ad Alia.

La corruzione della mente di Alia si fa sempre più forte a causa dell’Abominazione, e i ricordi ancestrali – soprattutto quelli di Vladimir Harkonnen, che se ne serve per tentare di riconquistare i poteri di Arrakis – la tormentano, per cui l’Impero diventa particolarmente oscuro. Alia teme il possibile malcontento del suo popolo, che intanto si lascia guidare sempre più da una figura mistica che viene dal deserto (e che si pensa essere Paul a causa della cecità), avendo ormai stabilito un comando che si fonda sul culto della sua personalità. Alla fine, per tentare di fuggire definitivamente dal tormento, sceglie il suicidio, dopo aver tentato di distruggere la sua famiglia. Ricreata sulla non-nave Itacha in forma di Ghola – così com’era accaduto anche con Duncan Idaho, ri-presentato nel secondo libro -, viene uccisa dal Ghola di Vladimir Harkonnen. Il suo culto sopravviverà per circa tremila anni, nonostante l’impero di Leto che durerà per millenni come raccontato in L’Imperatore-Dio di Dune.