Madame Web: qual è il futuro della Sony con la Marvel

Che cosa ha intenzione di fare la Sony con i suoi personaggi Marvel dopo il flop di Madame Web? Tutto quello che può succedere con Spider-Man ed il SSU.
Il futuro della Sony e la Marvel dopo Madame Web

Articolo pubblicato il 25 Febbraio 2024 da Andrea Barone

Dopo il grande flop al botteghino di Madame Web ed il disastro di critica, molti danno la Sony per spacciata, reputandola completamente incapace di gestire il futuro dei personaggi Marvel con il Sony’s Spider-Man Universe. Spesso ci si lamenta del fatto che la Sony non abbia idea di che cosa fare con i suoi personaggi, ma quali possono essere, invece, le sue reali intenzioni? E si è davvero sicuri che la sua gestione non abbia futuro? Bisogna analizzare la cosa partendo da dove tutto è iniziato.

L’accordo con la Marvel e l’inizio del Sony’s Spider-Man Universe

Dopo l’accoglienza al di sotto delle aspettative di The Amazing Spider-Man 2: Il Potere Di Electro, il presidente della Marvel Kevin Feige convince la produttrice Amy Pascal a proporre un contratto tra la Sony e la Disney per i diritti sull’Uomo Ragno: tale accordo prevede che i Marvel Studios possano introdurre Spider-Man all’interno del Marvel Cinematic Universe, realizzare film dedicati al personaggio attraverso il loro team ed avere il ricavo del merchandising, nonché una piccola percentuale degli incassi.

Dall’altra parte, l’accordo prevede anche che la Sony avrebbe avuto il controllo della produzione e della distribuzione dei film stand-alone del personaggio, nonché la supervisione del suo sviluppo nel franchise (avendo quindi l’ultima parola sulla sua gestione) e la maggior parte dei ricavi degli incassi dei film insieme ad una piccola percentuale proveniente dagli incassi dei crossover sugli Avengers. Grazie a questo accordo, il nuovo Spider-Man, che prende il volto di Tom Holland, viene introdotto in Captain America: Civil War, ricevendo una grande accoglienza, tanto che il primo film stand-alone del personaggio, intitolato Spider-Man: Homecoming ed uscito nel 2017, si rivela un successo incassando oltre 880 milioni di dollari a fronte di un budget da 175.

Il futuro della Sony e la Marvel dopo Madame Web

La Sony inquadra subito il prestigio che può portare il Marvel Cinematic Universe alla figura di Spider-Man, rendendola sempre più popolare. Tuttavia la Sony non possiede soltanto i diritti di Spider-Man, ma anche di tutti i personaggi che vengono dalle storie a fumetti del supereroe creato da Stan Lee. Per questo la Sony Pictures vuole espandere le potenzialità del brand, decidendo di produrre ulteriori film collegati a Spider-Man e partono proprio dal secondo personaggio più famoso: Venom. L’omonimo film sul personaggio viene creato da una divisione separata dai Marvel Studios ed i successivi film live action realizzati esclusivamente dalla Sony assumono l’etichetta del Sony’s Spider-Man Universe, originariamente annunciata come Sony Pictures Universe of Marvel Characters prima del suo cambio di nome definitivo.

L’intenzione iniziale della Sony è quella di realizzare film all’interno del Marvel Cinematic Universe, tanto che Tom Holland viene chiamato sul set per girare un cameo come Peter Parker e la produttrice Amy Pascal afferma, in un’intervista, che presto Venom e Spider-Man si sarebbero incontrati. Tuttavia, Kevin Feige si oppone all’idea, chiedendo la rimozione del cameo affermando che il film, nato come un’opera cupa e dark vietata ai minori, non fosse molto in sintonia con lo spirito dei Marvel Studios. La Sony, per cercare di addolcire Kevin, decide di cambiare in corsa il tono di Venom, rendendolo una commedia per tutta la famiglia dopo aver ordinato dei reshoot. Tuttavia, anche con il rating cambiato, Kevin Feige si oppone comunque e la Sony si vede quindi costretta ad eliminare, per il momento, qualsiasi connessione con l’MCU, cancellando il cameo di Tom Holland. Tuttavia, nonostante la pessima accoglienza della critica, Venom si rivela un successo ed incassa oltre 856 milioni di dollari a fronte di un budget da 116.

Il futuro di Spider-Man alla Sony

Il rischio di rottura ed il nuovo accordo tra la Sony e la Marvel per i diritti di Spider-Man

Nonostante il successo del film, la Sony non apprezza le scelte di Kevin Feige di tenerli esclusi dalle dinamiche del Marvel Cinematic Universe al di fuori di Spider-Man. Tuttavia un’altra cosa va a favore della casa di produzione, la quale decide di lanciare il personaggio nell’animazione: l’ambizione di Spider-Man: Un Nuovo Universo, ambientato al di fuori dell’MCU ed introduttore di Miles Morales al grande pubblico, incassa 384 milioni a fronte di un budget da 90 milioni e viene accolto dalla critica come una straordinaria rivoluzione del settore, tanto da vincere l’oscar per il miglior film d’animazione. Nel frattempo l’accordo tra i Marvel Studios e la Sony procede a gonfie vele: sia Avengers: Infinity War che Avengers: Endgame, entrambi film in cui è presente Spider-Man, superano i 2 miliardi al botteghino, mentre Spider-Man: Far From Home, uscito nel 2019, diventa lo stand-alone sul personaggio più visto di sempre, totalizzando oltre un miliardo e 132 milioni a fronte di un budget da 160 milioni.

Le cose tuttavia sembrano inclinarsi completamente: non solo Kevin Feige continua ad essere restio ad accogliere il Sony’s Spider-Man Universe nel suo universo, ma la Disney chiede alla Sony una percentuale più alta sugli incassi del film. Di fronte a quest’ultima richiesta, la Sony decide di non rinnovare il contratto con i Marvel Studios e di sviluppare il personaggio senza Kevin Feige. Tuttavia le due major riescono a trovare un punto di incontro e viene per questo raggiunto un nuovo accordo. Dopo il nuovo contratto, la Sony stavolta si impunta maggiormente: il terzo capitolo su Spider-Man avrebbe dovuto vedere il protagonista combattere contro Kraven Il Cacciatore dopo che quest’ultimo aveva scoperto la sua identità, ma la Sony rigetta la proposta di Kevin Feige e chiede che sia sfruttato il multiverso per fare incontrare lo Spider-Man di Tom Holland con le precedenti incarnazioni del personaggio interpretate da Tobey Maguire ed Andrew Garfield. Kevin Feige, alla fine, accetta e nasce così Spider-Man: No Way Home.

Il futuro di Spider-Man alla Sony

Insieme al terzo capitolo di Spider-Man, la Sony espande il suo universo condiviso e, oltre a realizzare Venom: La Furia Di Carnage, annuncia nuovi progetti del SSU, tra cui lo stand-alone su Morbius che è il primo tra questi. Il sequel di Venom incassa 506 milioni di dollari a fronte di un budget da 110 milioni e viene anche maggiormente apprezzato dalla critica rispetto al predecessore. Può sembrare un calo se lo si paragona agli incassi del primo film, tuttavia in realtà non solo in America ed in Europa realizza quasi lo stesso identico successo (300 milioni del film precedente provengono dagli incassi della Cina, paese in cui il sequel stavolta non viene distribuito), ma incassa anche più di tutti gli altri film del Marvel Cinematic Universe usciti nel 2021, periodo in cui la pandemia crea difficoltà alle sale.

In tutto questo Spider-Man: No Way Home sorprende ancora di più: il cinecomic si rivela essere un successo spaventoso, rompendo i record del predecessore ed incassando un miliardo e 922 milioni di dollari, divenendo non soltanto il maggior incasso del 2021, ma anche il terzo film Marvel con il maggior incasso di sempre, dietro soltanto gli ultimi due film sugli Avengers. Oltre a ciò, Spider-Man: No Way Home si piazza al sesto posto dei film con il maggior incasso della storia del cinema, ottenendo anche un ottimo responso da parte della critica internazionale. L’accordo con i Marvel Studios sembra quindi radioso, ma le cose invece si fanno più problematiche con il Sony’s Spider-Man Universe.

Il futuro del Sony's Spider-Man Universe

I problemi di Morbius e Madame Web

Nonostante l’apprezzamento internazionale di Venom: La Furia Di Carnage, all’interno del film viene scoperto che il personaggio non fa parte del Marvel Cinematic Universe, bensì di un universo a sé stante. In una post credit del cinecomic, Venom finisce nell’MCU grazie all’incantesimo del Doctor Strange, ma il suo ruolo in Spider-Man: No Way Home viene relegato unicamente ad una post credit, a causa delle grandi difficoltà, da parte degli sceneggiatori, di riuscire ad integrare l’anti-eroe all’interno di una storia già piena zeppa di molti altri personaggi. Inoltre nella stessa post credit Venom viene rispedito nel suo universo, non riuscendo nemmeno ad incrociare Spider-Man, anche se un pezzo di simbionte rimane nell’MCU, promettendo quindi una futura connessione. Con la rivelazione dell’universo a se stante, molti fan cominciano a farsi una domanda legittima: se la saga di Venom non fa parte del Marvel Cinematic Universe, allora chi è il vero Spider-Man del Sony’s Spider-Man Universe?

Il problema è che Sony non pensava di dover rispondere a questa domanda: sia Morbius che Madame Web, successivi film del SSU, erano stati progettati per far parte del Marvel Cinematic Universe. In Morbius il protagonista avrebbe infatti dovuto incontrare l’Avvoltoio per formare una nuova squadra di villain, mentre Madame Web avrebbe visto l’omonima supereroina formare un gruppo di Spider-Women per impedire ad Ezekiel Sims di uccidere i genitori di Peter Parker per cancellare la nascita di Spider-Man, il quale sarebbe dovuto essere quello di Tom Holland. La Sony era convinta che il nuovo accordo avrebbe reso più morbido Kevin Feige, ma quest’ultimo si è rifiutato ancora una volta di unire i due universi. Per questo motivo, in Morbius, l’Avvoltoio viene incontrato a causa di un’incursione multiversale ed un cameo di J.K Simmons nei panni di J. Jonah Jameson viene rimosso, mentre in Madame Web le Spider-Women diventano i veri obiettivi di Ezekiel Sims, con ogni riferimento a Peter Parker che viene cancellato.

Il futuro della Sony con la Marvel dopo il flop di Madame Web

Come se non bastasse, durante la sua campagna marketing, la Sony inserisce nei trailer riferimenti agli Spider-Man di Sam Raimi e al dittico di The Amazing di Mark Webb, stuzzicando i fan sul fatto che lo Spider-Man del loro universo possa essere uno di questi due. Tuttavia non soltanto in Morbius non c’è risposta, ma anche i riferimenti all’interno del trailer non sono presenti nel film. Ci si potrebbe passare sopra se il lungometraggio piacesse, ma l’accoglienza del pubblico è disastrosa, incassando solo 167 milioni di dollari a fronte di un budget da 75, con la critica che demolisce il film reputandolo peggiore del primo Venom. Le cose si mettono meglio per la Sony quando nel 2023 esce anche Spider-Man: Across The Spider-Verse, il sequel dello stand-alone animato dedicato a Miles Morales, il quale incassa 690 milioni di dollari a fronte di un budget da 150, ottenendo la stessa straordinaria accoglienza critica del predecessore. Inoltre nel film animato ci sono anche dei riferimenti multiversali al Marvel Cinematic Universe ed al Sony’s Spider-Man Universe, cosa chiesta dalla Sony per rafforzare il brand.

Ma nonostante il ritorno dell’aria positiva, una nuova nube investe invece Madame Web: l’accoglienza critica è peggiore persino di quella di Morbius, mentre gli incassi si rivelano i più disastrosi per un cinecomic Marvel, tanto da essere paragonati a quelli della recente crisi della DC. Il film su Madame Web infatti rischia di non arrivare nemmeno ai 120 milioni di dollari a fronte di un budget da 80 milioni. Oltre al mancato apprezzamento, nel film si nota una gigantesca confusione editoriale: oltre alle cancellazioni dei riferimenti a Peter Parker, non c’è nemmeno un collegamento al resto del Sony’s Spider-Man Universe perché l’opera è ambientata in un’epoca completamene diversa, con tanto di assenza di una tradizionale post credit. Inoltre l’operazione di marketing è stata definita ancora più ingannevole, perché l’unico trailer uscito faceva pensare che le Spider-Women sarebbero apparse in costume con i superpoteri attraverso un ruolo centrale, ma la cosa accade a malapena per due minuti in tutto il film. Per questo sia la critica che i fan percepiscono nella Sony una totale mancanza di coesione per quanto riguarda il progetto su cui il SSU dovrebbe andare a parare, ancora oggi poco chiaro. Qual è allora il futuro della Sony con la Marvel?

Il futuro della Marvel e della Sony dopo Madame Web

Il futuro della Sony con la Marvel dopo il flop di Madame Web

Il punto della questione è: qual è il futuro del Sony’s Spider-Man Universe ed in che modo si connetterà con i Marvel Studios? Madame Web sembra essere stato uno spiacevole ostacolo alle intenzioni della Sony, la quale sperava che le Spider-Women potessero diventare delle valide alternative allo Spider-Man di Tom Holland e si suppone che la major avesse intenzione di farle incontrare con i tre Spider-Man grazie alla stessa Madame Web, la quale nei fumetti possiede anche abilità multiversali. Tuttavia il flop gigantesco del film impedirà a quest’ultimo di avere sequel, mentre le apparizioni delle Donne Ragno in un possibile crossover sono al momento un mistero. Tuttavia, prima dell’uscita del quarto capitolo su Spider-Man, nel 2024 usciranno Kraven Il Cacciatore e Venom 3. Nella sinossi del primo di questi due film menzionati viene descritto che Kraven dovrà affrontare il suo percorso evolutivo prima di intraprendere la sua vendetta contro Spider-Man, mentre il terzo capitolo su Venom sarà ambientato subito dopo gli eventi di Spider-Man: No Way Home.

Questi elementi, soprattutto quelli presenti nel film su Eddie Brock, implicano che i progetti potrebbero avere delle connessioni molto più importanti rispetto a Madame Web. L’Hollywood Reporter ha infatti confermato che è intenzione della Sony quella di realizzare un film sui Sinistri 6. Questo ambizioso lungometraggio vedrà i personaggi del SSU interagire tra di loro ed affrontare Spider-Man. Molti rumor infatti riportano che la Sony sta insistendo affinché possa essere inserito un personaggio del SSU all’interno di Spider-Man 4, in modo da avvisare definitivamente il pubblico che qualcosa si sta muovendo e sta arrivando (si presume che il personaggio possa essere Venom oppure Kraven). Inoltre la Sony, pur essendo scoraggiata dal flop di Madame Web, non ha intenzione di cambiare i suoi piani per l’universo condiviso a meno che Kraven Il Cacciatore non si riveli un altro flop. Inoltre la Sony ha annunciato uno stand-alone su El Muerto ed un altro su Hypno Hustler, presumibilmente per arricchire la squadra dei Sinistri 6, ma al momento i progetti sembrano essere in un limbo.

Il futuro di Spider-Man nei Marvel Studios

Tuttavia, attualmente, non c’è ancora alcuna chiarezza su chi sia lo Spider-Man del Sony’s Spider-Man Universe, anche se si presume che la Sony insista con i Marvel Studios affinché almeno i suoi Spider-Man appaiano in Avengers: Secret Wars. Nel frattempo sono state annunciate due serie live action: una incentrata su Spider-Noir ed un’altra incentrata su Silk, ma entrambe sembrano essere molto più connesse ai film animati dello Spider-Verse piuttosto che ai film del SSU. Molto probabilmente, Kraven Il Cacciatore servirà a capire dove vuole andare a parare il progetto sui Sinistri 6, mentre Venom 3, che inserirà ufficialmente elementi multiversali (cosa rivelata in un’intervista fatta a Tom Hardy) servirà a tracciare i veri collegamenti con il Marvel Cinematic Universe.