Articolo pubblicato il 27 Febbraio 2024 da Arianna Casaburi
Estranei (All of Us Strangers) è un film drammatico LGBT di Andrew Haigh del 2023 in cui si affrontano tematiche delicate quali il trauma della perdita e della morte oltre a quello dell’amore omosessuale tra i due protanonisti interpretati da Paul Mescal e Andrew Scott. Il film, che è tratto da un romanzo ghost story giapponese, presenta una conclusione altrettanto misteriosa che merita di essere approfondita per comprenderne il significato. Segue la spiegazione del finale di Estranei, con Paul Mescal e Andrew Scott.
Il finale di Estranei, film di Andrew Haigh con Paul Mescal e Andrew Scott
Prima di riportare ciò che accade nel finale del film, occore prima menzionare gli eventi che conducono a quest’ultimo. Dopo che Adam (Andrew Scott) e Harry (Paul Mescal), due vicini che si sono incontrati casualmente una notte nel loro palazzo, iniziano a frequentarsi assiduamente, Adam decide che è arrivato il momento di rivelare a Harry il suo segreto, ossia di portarlo nella casa abbandonata dove “vivono” i fantasmi dei suoi genitori morti in un incidente stradale molti anni prima per poterglieli presentare. Al loro arrivo, la casa è completamente buia, ma affacciandosi a una finestra Adam scorge il fantasma di sua madre e le chiede di farlo entrare, mentre Harry alle sue spalle rimane incredulo per ciò che ha appena visto e scappa. Adam si risveglia nella casa dei suoi genitori e dopo aver a lungo parlato con loro, comprende che finché lascerà che il trauma della perdita dei suoi genitori lo tenga legato a loro, lui non potrà mai completamente amare Harry.
Nelle scene finali Adam decide a malincuore di salutare i fantasmi dei suoi genitori e correre da Harry. Adam trova la casa in disordine e pervasa da un cattivo odore. Appena entra nella camera da letto vede il corpo di Harry sdraiato su un fianco e la mano emaciata che fa sottintendere che è morto. Adam poi sente dei rumori fuori dalla stanza, va nel salotto e trova quello che comprendiamo essere il fantasma di Harry che tiene una bottiglia di alcol in mano, come quella completamente vuota sul letto accanto al suo corpo esanime. I due iniziano a parlare di ciò che è successo dall’ultima volta che si sono visti quella notte e insieme salgono insieme nell’appartamento di Adam. Nell’inquadratura finale Adam e Harry sono sdraiati a letto stretti l’uno con l’altro e, mentre in sottofondo risuona la canzone The Power of Love di Frankie Goes to Hollywood, i due lentamente si sfuocano fino a diventare una stella che infine esplode ed emana un fascio di luce prima dei titoli di coda finali.

La spiegazione del finale di Estranei: l’amore, questo estraneo
Nella rappresentazione finale del ritrovamento di Harry, Adam vede questa volta con i suoi occhi la morte attraverso il corpo ritrovato senza vita sul letto. La dinamica che porta Adam a trasfigurare le persone scomparse a lui care, prima i genitori e ora Harry, sottoforma di fantasmi si instaura nuovamente in Adam, rappresentando in modo realistico un meccanismo di difesa razionale che si innesca contro il trauma della perdita. Per lui, perdere Harry equivale a rivivere una seconda volta il ricordo d’infanzia e il trauma della scomparsa dei suoi genitori e dover quindi nuovamente trovare un compromesso con il dolore che prova dentro, ingannando se stesso che va tutto bene e che Harry è ancora lì con lui.
Il concetto di ricordo è dunque di estrema importanza all’interno del film, in quanto funge da collante tra la vita e la morte, tra il trauma e la possibilità di andare oltre. Da qui, i ricordi diventano ciò a cui più si è legati, segnano in modo indelebile, fino ad arrivare a definire chi siamo e chi diventeremo per il resto della nostra vita, talvolta impedendoci di vivere. Adam riesce a liberarsi dall’onnipresenza del ricordo dei suoi genitori nel momento in cui riesce a imporsi per farsi ascoltare e rispettare da loro. Adam si fa dunque portavoce di questa verità universale dell’animo umano: tutti siamo estranei alla sofferenza delle persone che ci circondano, che sia un genitore, un figlio, la persona che amiamo o un amico. Ma è proprio in questa solitudine ed estraneità che accomunano gli individui gli uni con gli altri che è da cercare un barlume di speranza, proprio come quello emanato dalla stella in cui si trasformano Adam e Harry.
Come recitano le parole della canzone The Power of Love riprodotta nel finale, l’amore è la luce che scaccia via l’oscurità (…) il potere dell’amore, una forza che viene dall’alto che purifica la mia anima, infiamma e accende il desiderio, l’amore con le sue lingue di fuoco purifica l’anima, fai dell’amore il tuo fine. Estranei è un film che osa addentrarsi delicatamente nei meandri più oscuri dell’animo umano per mostrarci come il dolore e le paure a volte possono portare addirittura a impedire di vivere e amare, ma, se affrontati insieme alla persona che si ama, come Adam e Harry ripetono l’un l’altro in una battuta “io e te insieme nel mondo” ma che come vediamo nella scena finale, non più solo nel mondo ma in una galassia fino a esplodere. Così scompaiono nel nulla, con la speranza della luce di un nuovo amore, e il potere salvifico che da esso deriva.