Cillian Murphy è, probabilmente, uno degli attori che ha impiegato più tempo ha trovare il suo posto nel mondo del cinema americano. Fiero della sua identità irlandese, ha sempre preferito lavorare sia nel mondo di Hollywood che in quello europeo, dedicando parte della sua carriera anche a serie tv che hanno reso la sua immagine iconica. Peaky Blinders è stato, senza alcun dubbio, il prodotto che lo ha reso una icona in tutto il mondo ma, molto spesso, ci si dimentica che alle spalle di Murphy c’è una filmografia di tutto rispetto che lo ha visto collaborare ben 6 volte con Christopher Nolan. Nel corso della sua storia nel complicato mondo del cinema Murphy ha lavorato con tantissimi registi di altissimo livello, primi tra tutti Danny Boyle, John Krasinski e Ken Loach che ne hanno saputo mettere in evidenza le capacità rendendolo l’attore che, probabilmente, potrebbe conquistare l’Oscar al miglior attore protagonista nel 2024.

Quali sono i migliori 10 film con Cillian Murphy?

Moltissimi tendono ad associare immediatamente Cillian Murphy alla figura di Christopher Nolan. Un pensiero più che logico per coloro che non hanno mai effettivamente esplorato le infinite sfaccettature dell’attore andando al di fuori del cinema americano. Per scelta, Murphy ha deciso di essere un outsider di Hollywood non lavorando quotidianamente nell’industria ma valutando e ponderando attentamente i progetti a cui partecipare. Questo ha reso la sua filmografia tra le più interessanti viste negli ultimi anni alternando film d’autore a film ad alto budget. Ma quali sono i 10 migliori film con Cillian Murphy?

10) Breakfast on Pluto (2007) di Neil Jordan

La pellicola vede Cillian Murphy nei panni di Patrick un ragazzo irlandese nato da una relazione nascosta tra un prete e una domestica. Dopo esser stato dato in adozione ad una donna in cambio di denaro, il giovane comincerà a farsi domande sulla sua vita e a capire la sua vera identità di genere. Oltre a comprendere di dover essere una donna, Kitten, la giovane inizia a cercare la sua madre naturale, fuggita a Londra per provare a sbancare il lunario. Nel suo percorso di crescita e di consapevolezza, Kitten cercherà di farsi accettare dalla società nella maniera più naturale possibile.

9) Il vento che accarezza l’erba (2006) di Ken Loach

Vincitore della Palma D’Oro a Cannes, come ogni film di Loach mette al centro i temi politici, i rapporti umani e la possibilità che questi si possano in qualche modo distruggere. La pellicola, ambientata nell’Irlanda degli anni ’20, racconta la storia di Damien, un giovane medico irlandese pronto a trasferirsi a Londra per lavorare in un importante ospedale. Il giovane abbandona i propri piani per affiancare il fratello nella lotta all’indipendenza. Il progredire della guerra, però, porterà i due fratelli a scontrarsi e a mettere l’uno contro l’altra anche i membri della propria famiglia a causa di convinzioni politiche.

8) A Quiet Place II (2020) di John Krasinski

Sull’onda del successo del primo capitolo, il secondo film ha visto l’importante aggiunta di Cillian Murphy all’interno del cast. Prima vera collaborazione tra Emily Blunt e l’attore irlandese che, nella pellicola, interpreta Emmett misterioso uomo che, dopo le tragedie che hanno visto protagonista la famiglia, entra nella vita di Evelyn, la quale dovrà proteggere i figli Regan e Marcus e il neonato. Come già visto nel primo capitolo, cercheranno di inoltrarsi nel mondo esterno senza fare rumore per non attirare le creature violenze pronte ad ucciderli.

7) Inception (2010) di Christopher Nolan

La pellicola con protagonista Leonardo DiCaprio è, probabilmente, una delle più mainstream della filmografia di Cillian Murphy. Conosciuto in tutto il mondo, il film racconta la storia di un ladro che, entrando nei sogni dei propri obiettivi, ne ruba le informazioni e le rivende ai propri clienti. Ingaggiato da un magnate giapponese, ha il compito di entrare nei sogni dell’ereditiere Robert Fisher, interpretato da Cillian Murphy, per convincerlo a dividere le fortune dell’impero economico ereditato. Fisher, infatti, è il principale competitor di Saito, il magnate che ha incaricato il protagonista di portare a termine questo compito.

6) Batman Begins (2005) di Christopher Nolan

Prima collaborazione tra Cillian Murphy e Christopher Nolan, ha sancito l’inizio di un rapporto lavorativo e d’amicizia che va avanti da quasi 20 anni. Nonostante l’attore si fosse presentato per un provino per il ruolo di Batman, il regista vide comunque le potenzialità per affidargli la parte dello spaventapasseri nel primo capitolo della saga di Nolan de Il Cavaliere Oscuro. Nonostante l’enorme seguito e apprezzamento del secondo film, il primo viene definito ancora da molti come il più bello e in questo ha dato sicuramente una mano l’incredibile performance di Murphy, apparso in dei piccoli cameo anche nel secondo capitolo.

5) Peaky Blinders (2013-2022) di Steven Knight

Se si parla di un ruolo che ha reso Cillian Murphy una icona mondiale, non si può pensare che a Thomas Shelby di Peaky Blinders. Salire alla ribalta con un personaggio così importante e pesante da interpretare, molto spesso porta l’attore a rimanere incollato al ruolo. Murphy però è riuscito a vestire i panni del criminale irlandese senza rimanerne mai incastrato. Grazie all’eleganza naturale di un ruolo di questo tipo, l’ambientazione tra la prima e la seconda guerra mondiale e la bravura degli interpreti, Murphy tra tutti, Peaky Blinders è diventata una delle serie più amate e apprezzate dell’ultimo ventennio, nonostante la critica non ne abbia mai realmente compreso la grandezza e la bellezza.

4) Dunkirk (2017) di Christopher Nolan

Inserito dall’American Institute nell’elenco dei migliori film del 2017 e dichiarato in maniera unanime come uno dei più grandi film di guerra realizzati negli ultimi anni, Dunkirk ha tra i suoi personaggi anche un soldato interpretato da Cillian Murphy. La storia si concentra sull’evacuazione di Dunkerque avvenuta durante la seconda guerra mondiale sul confine tra Francia e Belgio. Nel film Murphy interpreta i panni di un soldato trovato nella manica, distrutto dal terrore e dallo shock della guerra. Nella sua interpretazione l’attore mostra nei suoi occhi l’orrore della battaglia e le difficoltà del disturbo da stress post traumatico.

3) Sunshine (2007) di Danny Boyle

Una collaborazione dietro la macchina da presa che ha sicuramente portato ad ottimi risultati è stata quella tra Danny Boyle ed Alex Garland. Sunshine è il prodotto delle immense capacità del regista e della magnifica penna di uno degli sceneggiatori più validi dell’ultimo ventennio. Murphy è protagonista di una pellicola che racconta un futuro nel quale il Sole è pronto a spegnersi e, per salvare l’estinzione dell’uomo, viene mandato un team che dovrà sganciare una bomba nucleare sul Sole per riavviare un processo nucleare che sia in grado di riaccenderlo.

2) 28 giorni dopo (2002) di Danny Boyle

Nel primo ruolo di rilievo nella carriera di Cillian Murphy, il regista lo spinse a confrontarsi con un personaggio molto difficile. In un The Last of Us ante litteram. Nel tentativo da parte di animalisti di liberare delle scimmie infette, un virus si diffonde provocando un istinto omicida in coloro che lo contraggono. La diffusione velocissima crea il collasso della società e la morte di milioni di persone. A 28 giorni dal primo contagio, un giovane corriere Jim, si risveglia in uno ospedale di Londra cercando di capire cosa sia effettivamente successo. Si trova catapultato, però, in un mondo fatto di strade deserte e con il rischio di essere costantemente in pericolo.

1) Oppenheimer (2023) di Christopher Nolan

I 25 anni di carriera alle spalle sono stati solo la preparazione per un ruolo che è stato la definitiva consacrazione di Cillian Murphy ad Hollywood. Il cast di all star ha la funzione di far splendere ancor di più il suo talento e la sua magnifica interpretazione nei panni del padre della bomba atomica. Oppenheimer non è solo il genio che tutti siamo abituati a conoscere, ma è anche un uomo ossessivo, che non riesce a venire a patti con la violenza delle sue scelte e con il costante dissidio tra conoscenza e morte.