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Perché Povere Creature si chiama così? Il significato del titolo

Perché Povere Creature si chiama così? Il film di Yorgos Lanthimos presenta una vasta gamma di significati che meritano di essere spiegati nel dettaglio.
Perché Povere Creature si chiama così? Il significato del titolo

Povere Creature è il nuovo film di Yorgos Lanthimos che ha esordito in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, dove ha ottenuto il Leone d’Oro, riuscendo anche a trionfare in quattro categorie agli Oscar 2024, per migliori costumi, miglior trucco e acconciatura, migliore scenografia e miglior attrice protagonista. Il film in questione presenta una vasta gamma di riferimenti e citazioni, ma – tornando alle origini – perché si chiama così? Di seguito, si indica il perché e il significato del titolo.

Chi sono le Povere Creature di cui parla Yorgos Lanthimos

Per comprendere perché Povere Creature si chiama così, è opportuno porsi una domanda parallela: chi sono le Povere Creature di cui parla il regista greco all’interno del suo film? Se verrebbe da pensare facilmente a Bella Baxter e alla sua difficilissima condizione di vita che l’ha riguardata prima e dopo l’intervento di Godwin Baxter, si tratta soltanto di una risposta parziale: ad essere “povere creature” sono anche tutti gli altri personaggi che gravitano nell’universo di Bella e che dimostrano il loro stato di povertà morale, anche quando – economicamente parlando – sono ben disposti. È moralmente povero Duncan (Mark Ruffalo), che tenta di soggiogare sentimentalmente la donna fino a diventarne emotivamente schiavo, così come è povero Max (Ramy Youssef), che accetta di sposare Bella nonostante veda in lei una semplice bambina. È povero anche God che, nonostante il suo amore paterno per la donna e i sentimenti che nutre nei suoi confronti, realizza comunque un atto assolutamente vile per ben due volte, strappando alla morte una creatura che l’aveva scelta.

Perché Povere Creature di Yorgos Lanthimos si chiama così

Sulla base di quanto precedentemente affermato, è possibile indicare perché Povere Creature di Yorgos Lanthimos si chiama così. Il film in questione riflette sulla triste e difficilissima condizione umana, che accompagna i protagonisti nella loro storia e che, soprattutto, definisce la totale assenza di un bene puro. Anche in quelle occasioni in cui sembra che un personaggio compia un’azione positiva e disinteressata c’è sempre un altro fine, che permette di riflettere a proposito di quella insita cattiveria (e per questo povertà) del genere umano: da Max, che per quanto sia un personaggio buono diventa complice di una barbarie condotta su esseri umani, a Harry Astley, che mal sopporta quell’incondizionata fiducia per il mondo di Bella Baxter e decide di mostrarle la miseria ad Alessandria.

La nostra storia è accompagnata allora da errori, svilimenti dal punto di vista morale, momenti in cui mostriamo le debolezze nei confronti dell’esistenza: nessuno di noi – sembra voler dirci anche questo il film – può davvero dirsi salvo rispetto ad un peccato morale che fa parte dell’essere umani ed è per questo che, in fondo, siamo tutte Povere Creature.