Articolo pubblicato il 18 Marzo 2024 da Bruno Santini
Dune – Parte 2 è un film che si prende numerose distanze rispetto al libro di Frank Herbert, soprattutto per quanto riguarda la parte finale, e che per questo motivo ha destato diverse polemiche tra i fan a proposito delle differenze tra libro e film. La principale riguarda, naturalmente, il trattamento del personaggio di Alia, che nel film non viene mostrata bambina ma (in un solo frame) direttamente adulta attraverso il ruolo di Anya Taylor-Joy. Ma qual è il motivo di questa scelta? A spiegarlo è stato direttamente lo sceneggiatore del film, Jon Spaiths.
Le dichiarazioni di Jon Spaiths e perché nel film non si vede Alia bambina
Se nel libro, e nella trasposizione di Dune operata da David Lynch, si osserva la Alia bambina che uccide suo nonno, il Barone Harkonnen, e che viene definita “Abominio” dalla Reverenda Madre Superiore, nel film di Denis Villeneuve si decide di sacrificare tale scelta in virtù di una volontà differente, che porta a mostrare il rapporto tra Lady Jessica e la nascitura, poi identificata soltanto in un flash-forward successivo con Anya Taylor-Joy protagonista. Ma perché si è deciso di fare in questo modo?
Queste le parole di Jon Spaiths, lo sceneggiatore di Dune – Parte 2, in merito: “Eravamo un po’ diffidenti da quella bambina parlante, sarebbe stata una distrazione a metà film. Era un aspetto difficile da mostrare nel film. Ci ha dato l’occasione di mostrare Jessica che parla con una specie di fantasma dentro di lei e che se ne va in giro per il mondo dei Fremen come se fosse pazza, parlando con qualcuno che non esiste. Ci interessava tanto un aspetto così drammatico“.
Il trattamento di Alia all’interno di Dune – Parte 2
Se l’assenza del personaggio dell’Alia bambina ha fatto storcere il naso ai fan a proposito della mancata caratterizzazione della figlia di Jessica, non si può certamente dire che il personaggio sia assente. Il suo dialogo con la madre, ad un certo punto del film anche esplicito, diventa parte preponderante dell’evoluzione dei personaggi, mentre il confronto che c’è tra Paul Atreides ed Alia diventa fondamentale – invece – per il gesto che viene compiuto da Paul, che uccide il Barone Harkonnen con una voce non sua e che, in effetti, deriva proprio dall’incrocio tra le due anime, le quali possono vedere nel futuro e nel passato incontrandosi nel tempo.