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Il canto come inno alla libertà secondo Touda

Tra le varie proposte della sezione Première del 77esimo Festival di Cannes, figura l’ultimo lungometraggio di Nabil Ayouc. Ma Everybody Loves Touda è un film che merita la visione?
La recensione del nuovo film di Nabil Ayouch, presentato in anteprima al 77esimo Festival di Cannes

La recensione di Everybody Loves Touda, il nuovo film diretto dal regista francese di origini marocchine Nabil Ayouch, presentato in anteprima nella sezione Première della 77esima edizione del Festival di Cannes. A seguire, trama e recensione del film.

La trama di Everybody Loves Touda, in anteprima al Festival di Cannes 2024

A seguire, la sinossi ufficiale di Everybody Loves Touda, film diretto da Nabil Ayouch e presentato a Cannes77:

“L’incontenibile Touda sogna solo una cosa: essere una Sheikha, una rispettata artista tradizionale marocchina, rispettata e forte dei testi delle poetesse che l’hanno preceduta, con i loro canti di resistenza e di emancipazione. Esibendosi ogni sera nei bar di provincia sotto gli sguardi lussuriosi degli uomini, Touda progetta di lasciare il suo piccolo villaggio per la grande Casablanca, dove spera di essere riconosciuta come una vera artista e di poter assicurare un futuro migliore a lei e a suo figlio”.

Immagine tratta da Everybody Loves Touda, il nuovo film di Nabil Ayouch presentato in anteprima nella sezione Première del Festival di Cannes

La recensione di Everybody Love Touda, diretto da Nabil Ayouch

Dopo l’annuncio del programma ufficiale di Cannes77, a rubare la scena sono stati certamente i nomi di Francis Ford Coppola con Megalopolis, Yorgos Lanthimos con Kinds of Kindness, Paul Schrader con Oh Canada! e Paolo Sorrentino con Parthenope, ovvero autori affermati a livello internazionale, già passati dalla Croisette e che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito a scrivere la storia del cinema. Per quanto la loro presenza sia sacrosanta, un festival deve però essere in grado di proporre anche opere di autori misconosciuti e promuovere la scoperta, avventurarsi tra le tante sezioni che lo formano spinti solamente dal proprio istinto.

In questo modo, uno dei titoli in cui ci si potrebbe incappare al Festival di Cannes 2024 è Everybody Loves Touda, il nuovo lungometraggio di Nabil Ayouch, già passato per questi lidi con i precedenti Much Loved (2015) e Casablanca Beats (2021). Si tratta appunto di uno di quei film che verrebbe da prendere sottogamba, sottovalutare. E sarebbe un peccato capitale.

Sì perché Everybody Loves Touda è la consacrazione di Nabil Ayouch: un film in grado di passare dal particolare di un piccolo paese marocchino all’universale in quanto la storia raccontata non rimane nei confini nazionali, ma appare applicabile ovunque. Quella di Touda è una storia di donne che combattono per la propria libertà ed emancipazione, per il riconoscimento dei propri diritti personali e per la possibilità di sperare in un futuro migliore. Touda rappresenta così le donne di tutto il mondo – grazie soprattutto alla meravigliosa interpretazione di Nisrin Erradi – e lo fa attraverso il canto, con 102 minuti di amore, passione, rabbia e lotta contro tutto e tutti.

Everybody Loves Touda ricorda inoltre un altro film passato dal circuito festivaliero, in questo caso dalla 34esima Berlinale. Un film italiano di uno dei più grandi registi di sempre: Ballando Ballando, che quell’anno vinse il premio per la migliore regia. Se il film di Ettore Scola era però privo di dialoghi e riusciva, attraverso una ripetizione degli stessi modelli, a raccontare decenni di storia, Nabil Ayouch ribalta questo concetto e riempie il suo film di parole, che siano quelle presenti all’interno dei testi delle canzoni o dei dialoghi tra i vari personaggi. Un canto esasperato, strabordante, un canto che diventa urlo e che rappresenta la voce non solo di Touda, ma delle donne di tutto il mondo, anche e soprattutto di quelle che, una voce, non ce l’hanno.

4,0
Rated 4,0 out of 5
4,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
Everybody Loves Touda
Everybody Loves Touda

Presentato in anteprima al 77esimo Festival di Cannes nella sezione Première, Everybody Loves Touda è il nuovo lungometraggio del regista francese di origini marocchine Nabil Ayouch.

Voto del redattore:

7 / 10

Data di rilascio:

17/05/2024

Regia:

Nabil Ayouch

Cast:

Nisrin Erradi, Joud Chamihy, Jalila Talemsi

Genere:

Drammatico

PRO

L’interpretazione di Nisrin Erradi
La forza del messaggio di Nabil Ayouch
Alcune scene fin troppo ripetitive