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The Beach Boys è un documentario intimo ma patinato

The Beach Boys è il nuovo documentario sulla storica band californiana disponibile su Disney+ dal 24 maggio 2024: ma qual è risultato?
Di seguito la recensione di The Beach Boys, il documentario su Disney+

Disponibile per la visione in streaming dal 24 maggio 2024, The Beach Boys è il nuovo documentario sulla leggendaria band pop californiana distribuito su Disney+. Seguono la trama e la recensione di The Beach Boys, il nuovo documentario sul gruppo musicale.

La trama di The Beach Boys, il documentario Disney+ sulla band pop californiana

Di seguito si propone la sinossi di The Beach Boys, il documentario sulla leggendaria band californiana distribuito da Disney+, diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, con la sceneggiatura di Mark Monroe, e prodotto da Kennedy/Marshall e White Horse Pictures tra gli altri:

The Beach Boys ripercorre la parabola dell’omonimo gruppo, dalle loro umili origini familiari fino al successo planetario, raccontando la genesi del loro sound iconico e armonioso. Il documentario fa tornare nella California degli anni ’60 e ’70, fra le spiagge, i surfisti e le ragazze in bikini, e di conoscere la band che con le sue canzoni ha incarnato il sogno americano. Geni delle armonie vocali, i Beach Boys si sono mossi tra il pop e il rock, per poi cimentarsi in un genere più sofisticato che accoglieva suggestioni orientali e psichedelia, e che fu fortemente voluto dal leader Brian Wilson, intenzionato a rivaleggiare con i Beatles, a cui sempre più spesso i Boys venivano paragonati.

La recensione di The Beach Boys: il documentario pseudo-sitcom sul gruppo che ha rivoluzionato la storia del pop

Sulle maggiori piattaforme di streaming attualmente stanno spopolando prodotti seriali, biopic o in forma di documentario che riportano sullo schermo la storia di personaggi dello spettacolo, soprattutto della musica. The Beach Boys cavalca letteralmente l’onda di questo trend, in occasione dell’anniversario dei 60 anni dall’uscita dell’album Shut Down, Vol. 2 del 1964, che è stato pubblicato in un’edizione limitata in vinile a marzo 2024, per far tornare le loro good vibrations grazie a un documentario biografico e musicale. Il lungometraggio, di 120 minuti circa, non risalta per chissà quale originalità, in quanto si adatta perfettamente al genere del docu-biografico musicale mostrando il lato nascosto della leggendaria band californiana e ricostruendo la loro evoluzione tramite immagini e filmati di archivio e interviste inediti a ciascuno dei membri del gruppo e altri artisti del panorama musicale come Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan Tedder e Don Was.

Oltre agli aneddoti narrati dagli stessi Beach Boys – Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine, David Marks, Bruce Johnstonpassato e presente si incontrano grazie alle voci dei fratelli Carl e Dennis Wilson – rispettivamente il cantante e il batterista nonché fondatori della band – oltre che alla recente intervista a Blondie Chaplin, chitarrista del gruppo dal 1973 al 1974, e a registrazioni audio di Ricky Fataar, musicista sudafricano che ha suonato e collaborato insieme a loro. Le good vibrations trasmesse dai Beach Boys con il loro celebre sound pop armonizzato nel canto e nella melodia, riportate in vita grazie alla colonna sonora ufficiale del film composta dalle hit dei Beach Boys, tuttavia non sono sempre state presenti nella vita così come nella musica da loro cantata. Infatti, il documentario mostra anche il lato piò oscuro che ha minacciato la famiglia Wilson e dunque l’infanzia dei tre fratelli fondatori dei Beach Boys, Brian, Dennis e Carl dall’ombra della figura del padre abusivo e violento Murry, con cui hanno dovuto combattere la battaglia per i diritti delle loro canzoni in quanto manager dei suoi figli per un periodo.

Per queste ragioni, The Beach Boys si presenta sì come un racconto intimo e inedito della band ma che a tratti, purtroppo a causa di alcune scene che sembrano riunire i membri in un qualche episodio reunion di una sitcom creando un momento strappalacrime e commovente, risulta patinato e incompleto. Infatti la narrazione della parabola del gruppo californiano prosegue coerentemente raccontando il periodo di crisi che hanno dovuto attraversare i membri, tra battaglie legali, crolli nervosi per poi interrompersi bruscamente lasciando in sospeso circa 50 anni che hanno segnato gli eventi dell’ultimo periodo della storia della band. Nonostante il finale che sembra calmare le acque tra i Beach Boys, rappresentandoli seduti a un tavolo sulla stessa spiaggia dove hanno scattato la copertina del loro primo album, si tratta di un lieto fine apparente, poiché come svelato dal cugino Mike Love all’intervistatore, il loro rapporto rimane molto teso in seguito alla turbolenta reunion del 2012. Ecco perché la ragion d’essere di un documentario del genere sembra essere forzata da un lato, ma dall’altro giustificato per volersi porre come un omaggio debito a una band la cui musica celebrava la gioia di vivere.

4,0
Rated 4,0 out of 5
4,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
The Beach Boys
The Beach Boys

The Beach Boys è un omaggio alla leggendaria band che ha rivoluzionato la musica pop e realizzò il sound armonioso che incarnò il "California Dream".

Voto del redattore:

6 / 10

Data di rilascio:

24/05/2024

Regia:

Frank Marshall e Thom Zimny

Cast:

The Beach Boys, Janelle Monáe, Lindsey Buckingham, Ryan Tedder, Don Was

Genere:

Documentario, biografico, musicale

PRO

Reportage di immagini e filmati d’epoca inediti
La spiegazione di come è nata la band e gli aneddoti dietro alle loro hit
Alcune scelte sceniche fanno pensare più a una sitcom che a un documentario
Il finale brusco che lascia in sospeso la narrazione