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Boy Kills World: come finisce? La spiegazione del finale del film con Bill Skarsgard

Un film senza esclusione di colpi che riserva le sue sorprese nell’atto conclusivo, ma come finisce il film?
Spiegazione del finale film Boy Kills World

Approdato sulla piattaforma di Amazon Prime Video il 27 maggio 2024, Boy Kills World è il primo film di Moritz Mohr e che vede protagonista Bill Skarsgard capitanare un cast importante. Il titolo è una vera scheggia impazzita, specialmente per lo stile irriverente della sua messa in scena che spinge un action molto ironico e ricco di combattimenti sanguinolenti. Una trama alquanto basilare che riserva, tuttavia, i suoi colpi di scena nell’atto conclusivo, considerando anche una scena dopo i titoli di coda: ma come finisce Boy Kills World?

Come finisce Boy Kills World? Le ultime scene del film

Il debutto alla regia di Moritz Mohr resta sostanzialmente un revange-movie dove Boy, il ragazzo senza nome interpretato da Bill Skarsgard, deve compiere la sua personale vendetta verso la dittatura della famiglia Van Der Koy che gli ha portato via sua madre e sua sorella Mina. Il finale di Boy Kills World rovescia però le carte in tavola, in quanto si viene a conoscenza che la matriarca Hilda è in realtà la madre di Boy creduta morta e la guardia di sicurezza June 27 altri non è se non la vera Mina. Grazie alle parole della madre ed ai quadri ritrovati nella dimora Van Der Koy, Boy ricorda come abbia da piccolo partecipato attivamente alle varie esecuzioni dei dissidenti, tra i quali rientra anche la famiglia dello Sciamano che venne invece risparmiato dallo stesso.

Il personaggio interpretato nel film da Yayan Ruhian catturò quindi Boy per drogarlo e traviarlo psicologicamente arrivando a fargli credere la storia conosciuta fino a quel momento, ovvero che Hilda aveva giustiziato la sua famiglia e che doveva ottenere la sua personale vendetta verso di lei che, in realtà, è stata tutta una missione dello stesso Sciamano. Con Boy sotto shock, sua madre vede però in lui ancora una minaccia per la sua famiglia ed ordina a June 27/Mina di ucciderlo la quale, però si ribella finendo per uccidere la dittatura della sua stessa madre. In fuga dal palazzo e dalle guardie, i due fratelli giungono davanti allo Sciamano per la resa dei conti finale, facendo nascere uno scontro all’ultimo sangue dove li vede però vincitori. Boy e Mina escono dalla struttura, insieme.

La spiegazione del finale e della scena post-credit di Boy Kills World

Il plot-twist nell’atto conclusivo del film, più o meno preventivato dai più attenti, va sicuramente a segno a livello narrativo, riuscendo a colpire lo spettatore e portando un guizzo ulteriore ad uno sviluppo di trama alquanto basico e derivativo. Assistere all’uscita insieme dalla struttura dei due fratelli semplicemente fa chiudere il cerchio sulla missione di Boy: ha ritrovato la sua amata sorella ed ha ottenuto la sua vendetta, sia contro lo Sciamano che lo ha torturato ed usato come arma sia contro la dittatura della sua famiglia. Il flashback finale, tuttavia, con i due fratelli che si ritrovano davanti al gioco arcade più volte mostrato durante il film, poteva in qualche modo spingersi oltre alla semplice catarsi del momento ed all’offrire una mano a possibili sequel del film (la voce narrante del gioco indica infatti come il Giocatore 2, Mina, sia entrato in gioco).

Arrivando ad un’interpretazione più originale e simbolica, il flashback avrebbe potuto far riferimento al fatto che tutta la storia narrata in Boy Kill World, assurda, distopica e sopra le righe, fosse in realtà un gioco tra immaginazione ed arcade messo su proprio dai due fratelli da piccoli, arrivando al loro lieto fine e alla consapevolezza del legame fra loro. Un’interpretazione che sarebbe stata audace ed intrigante, anche perché si mostra come immagine conclusiva del film, se non fosse che la scena dopo i titoli taglierebbe le gambe definitivamente alla teoria. In questa breve scena post-credit si vede infatti Boy e Mina sopravvissuti alla fuga, impegnati a mangiare insieme cereali in un luogo silenzioso, annunciando indirettamente di fatto la voglia di realizzare nuovi film che li vedrà protagonisti.