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I migliori film horror da vedere in streaming a giugno 2024 sulle principali piattaforme

Grandi classici del passato ed ottime chicche recenti per affrontare al meglio l’inizio di un’estate all’insegna del cinema horror.
Migliori film horror streaming da vedere giugno 2024

Con il mese di giugno arriva finalmente la stagione estiva, periodo che gode la prolificazione di diversi titoli del cinema del brivido, da gustare magari all’aperto all’ombra delle stelle. Tornano così i consigli dei migliori film horror da vedere in streaming a giugno 2024.

I migliori film horror da vedere in streaming a giugno 2024

Il mese di maggio 2024 ormai alle spalle ha portato in sala alcuni titoli come La profezia del male, Abigail e L’Esorcismo – Ultimo atto. Sempre per quanto riguarda il cinema horror il mese di Giugno punterà gli occhi prevalentemente su 2 titoli in uscita e molto attesi, come il nuovo capitolo della saga di A Quiet Place e The Watchers. Il primo, nello specifico A Quiet Place – Giorno 1, sarà infatti il terzo film della saga horror-fantascientifica dopo i due film diretti da John Krasinski, verso i quali questo nuovo titolo fungerà da prequel/spin-off.

Il thriller/horror The Watchers – Loro ti guardano, di prossima uscita, sarà invece la prima regia di Ishana Night Shyamalan, figlia del celebre regista di culto de Il sesto senso e The Village. In attesa di recuperare questi ed altri film dell’orrore sul grande schermo, ecco tornare i consigli sui migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme a Giugno 2024.

Migliori film horror streaming giugno 2024 Funny Games

Funny Games, di Michael Haneke – 2007 (Prime Video)

Quello del 2007 costituisce il remake hollywoodiano, ricostruito shot-for-shot, del precedente ed omonimo film di 10 anni prima, scritto e diretto qui dallo stesso regista austriaco Michael Haneke. Nel film la famiglia Farber raggiunge la seconda casa dove passare delle tranquille vacanze estive, la quale si trasformerà presto però in una gabbia di dolore. Due misteriosi giovani irrompono infatti nella casa legando Ann, George e loro figlio Georgie, iniziando a fare con loro dei sadici giochi sempre più dolorosi. In Funny Games il torture porn si “lega” con l’home-invasion, pur mantenendo una certa eleganza nella tortura psicologica invece di enfatizzare i vari supplizi. Nel cast nomi del calibro di Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt.

L’ultimo uomo della Terra, di Ubaldo Ragona/Sidney Salkow – 1964 (Plex)

Il mistero che ammanta un titolo come L’ultimo uomo della Terra riguarda solo la sua produzione e post-produzione, con la regia che a seconda delle fonti viene accreditata ad Ubaldo Ragona o allo statunitense Sidney Salkow. La certezza rimane quella che il film del 1964 resta una pietra miliare del cinema horror fantascientifico, specialmente per gli anni ’60, quale forse migliore adattamento su schermo del celebre romanzo di Richard Matheson Io sono leggenda. Film semplicemente brillante, che vede l’ottima prova protagonista di Vincent Price e che costituirà una delle principali fonti d’ispirazione per La notte dei morti viventi di George A. Romero.

Venerdì 13, di Sean S. Cunningham – 1980 (Rakuten Tv)

Se L’ultimo uomo della Terra rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti del cinema dedito agli zombie, Venerdì 13 si pone indubbiamente nel bel mezzo del periodo di esplosione del genere slasher. Il titolo diretto da Sean S. Cunningham lancia l’omonima saga cinematografica che vede protagonista il mito di Jason Voorhees, per un grande classico di questo speciale sottogenere e che qui vede protagonisti Betsy Palmer, Adrienne King ed un giovane Kevin Bacon.

Marrowbone, di Sergio G. Sánchez – 2017 (Netflix)

Primo film per il cinema scritto e diretto da Sergio G. Sanchez, sceneggiatore di The Orphanage di Juan Antonio Bayona, il titolo del 2017 è un thriller-horror dai tratti marcatamente gotici. La trama di Marrowbone viene ambientata nel 1968 e vede protagonista 4 fratelli che vengono costretti dalla madre a mantenere un macabro segreto. Lasciata infatti l’Inghilterra per sfuggire al padre violento, i fratelli seppelliscono la loro stessa madre nella nuova tenuta, con la promessa di non dire a nessuno della sua dipartita per non venire separati: poco dopo, tuttavia, iniziano a verificarsi fenomeni sinistri. Riprendendo molto dal cinema gotico spettrale, oltre alla sua accattivante impostazione scenica il film di Sanchez viene ricordato prevalentemente da un cast composto da grandi giovani stelle, come George MacKay, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton e Mia Goth.

It, di Tommy Lee Wallace – 1990 (NOW)

Con questo titolo nella lista dei consigli di giugno 2024 si vuole leggermente “imbrogliare”, in quanto il cultissimo It del 1990 nasca in realtà come miniserie di 2 puntate, divenuta poi anche un film unico a partire dal 2002. Fatto sta che l’adattamento dell’omonimo romanzo di successo di Stephen King resti un grande classico del cinema horror, specialmente per aver lanciato la figura del diabolico pagliaccio – interpretato qui alla grande da Tim Curry – che terrorizza la cittadina di Derry.

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Fragile – A ghost story, di Jaume Balagueró – 2005 (Prime Video)

Pochi anni prima di inaugurare la saga di successo di Rec, il regista spagnolo realizza questa ghost story ambientata in un ospedale inglese infestato da rancorose presenze, che vede protagonisti Calista Flockhart, Richard Roxburgh, Elena Anaya e Gemma Jones. Alquanto fiacco nella sua pallida sceneggiatura, il film Fragile comunque gode di un tasso registico di Balaguerò ancora in crescita, che può contare qui anche su un pacchetto tecnico visivo non indifferente arrivando anche a vincere il premio Goya per i Migliori Effetti Speciali.

Il dottor Jekyl, di Rouben Mamoulian – 1931 (Chili)

Primo adattamento non sonoro del leggendario racconto gotico di Robert Louis Stevenson 1886, il film di Rouben Mamoulian è stato presentato alla prima edizione del Festival del Cinema di Venezia, riuscendo a vincere 2 riconoscimenti ufficiali. Oltre infatti per il Film più originale, il premio arriva anche alla straordinaria prova da protagonista di Fredric March, il quale riuscirà poi ad ottenere anche l’Oscar nella stessa categoria. Il dottor Jykyll resta a quasi 100 anni dalla sua uscita un’opera brillante e sorprendente, con più di qualche trovata tecnico-registica che squarcia lo schermo.

Alien: Covenant, di Ridley Scott – 2017 (Disney Plus)

Ottavo capitolo dell’intramontabile saga che vede protagonista la terrificante figura xenomorfa e sequel di Prometheus del 2012, con sir Ridley Scott che torna dietro la macchina da presa. Con protagonisti Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup e Danny McBride, Alien: Covenant è un altro titolo di passaggio che arricchisce la macrotrama di una saga horror fantascientifica sempre più appassionante. Attraverso terrore ed orrore, Scott regala ancora sprazzi di grande cinema, grazie anche ad un comparto tecnico importante tra effetti speciali e sonoro che trasportano non poco una narrazione ottimamente ritmata.

Babadook, di Jennifer Kent – 2014 (Rakuten Tv)

Presentato al Sundance Film Festival, il primo lungometraggio scritto e diretto dalla regista australiana Jennifer Kent viene indicato da molti come tra i migliori film horror del passato decennio. Questo grazie non solo ad un’impostazione orrorifica molto efficace, specialmente per i suoi tagli espressionisti ed il sapiente uso del sonoro, ma anche e soprattutto per via di una scrittura che si addentra in profondità nella condizione psicologica ed emotiva dei suoi protagonisti. Babadook mette infatti in scena un’analisi affascinante sulla convivenza con il mostro del dolore, della solitudine e del lutto, senza dimenticare un certo trattamento al tema della maternità.

L’occhio che uccide, di Michael Powell – 1960 (Prime Video)

Apparentemente uomo docile e timido, Mark è in realtà un serial killer dedito a filmare le proprie vittime prima di ucciderle, il quale incontrerà anche un particolare interesse per la giovane Helen che vive sul suo stesso palazzo. Questa la trama di L’occhio che uccide, in originale Peeping Tom, film dall’importanza tecnica e tematica davvero avanti nei suoi tempi. Per quanto riguarda il primo aspetto, questo ringrazia specialmente un affascinante uso della soggettiva che mette in scena anche un lato metacinematografico del racconto particolarmente intrigante; il tema poi si rivolge proprio alla fondamentale importanza dello sguardo, non solo nel cinema, con l’inesauribile ricerca del macabro e della cannibalizzazione delle immagini.