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Freelance con John Cena è così imbarazzante da non sembrare vero

In Italia è arrivato direttamente in streaming attraverso la piattaforma di Amazon Prime Video, ma i risultati di Freelance – la nuova commedia con John Cena protagonista – sono assolutamente rivedibili: per quale motivo?
Freelance con John Cena è così imbarazzante da non sembrare vero (Recensione)

In Italia è arrivato direttamente in streaming, attraverso la piattaforma di Amazon Prime Video, nonostante un esordio cinematografico avvenuto – negli Stati Uniti – nel 2023: stiamo parlando di Freelance, una nuova commedia action che vede Pierre Morel dietro la macchina da presa e John Cena protagonista. Secondo film a distanza di poco tempo da Ricky Stanicky, ottenuto dal nuovo contratto dell’attore con Amazon Prime Video, Freelance è un prodotto incredibilmente scialbo, a tratti imbarazzante, che mostra l’esatta rotta che ha portato la commedia ad essere spesso definita un genere di serie B: ma per quale motivo? Di seguito, si tenta di sapere di più attraverso la trama e la recensione del film.

La trama di Freelance: di che parla il film con John Cena protagonista?

Prima di proseguire con la recensione di Freelance, come di consueto, si parte con la trama del film che vede John Cena protagonista. Trattasi della seguente:

Quando ha deciso di sposarsi e dedicarsi alla famiglia, Mason si è ritirato dall’esercito. Ha comprato casa, si è occupato dei figli e ha condotto la vita della tipica famiglia americana. Stanco di incarnare lo stereotipo del padre e marito esemplare, sente il bisogno di tornare in azione e rimettersi in gioco. Quando si presenta l’occasione di partecipare a una missione di massima sicurezza, Mason accetta l’incarico. Ha il compito di proteggere una giornalista (Alison Brie) che deve intervistare uno spietato dittatore (Juan Pablo Raba). L’intervista è ad altissimo rischio e mentre la donna è in compagnia del terribile despota, scoppia un colpo di stato militare. Mason, la giornalista e il dittatore scappano per salvarsi la vita e l’unica alternativa che hanno è quella di attraversare la giungla. I tre devono affrontare una durissima lotta per la sopravvivenza

La recensione di Freelance: quando un film diventa offensivo per lo stesso genere che rappresenta

Ci sono commedie e commedie; del resto, come per tutti i generi cinematografici con cui abbiamo modo di rapportarci, esistono dei picchi di minimo e di massimo, inframezzati da numerosi prodotti medi che costituiscono la regolarità e dei quali, nella maggior parte dei casi, ci si accontenta in attesa del capolavoro. La commedia, però, è il genere cinematografico che maggiormente soffre in termini di valutazione e che, nel corso della storia, è stato osteggiato di più soprattutto dal punto di vista critico: basti guardare a quanto poche siano le commedie – in senso stretto – premiate rispetto a film con etichetta differente, o a quale sia la lista di quelli che vengono ritenuti capolavori della settima arte. Per quale motivo, allora, la commedia è diventata un genere assimilabile quasi al cinema di serie B? Non volendo addentrarci in un discorso particolarmente lungo e complesso, tentiamo di semplificarla in questo modo: se l’horror è il genere per definizione di quelle produzioni “povere” di fondi, la commedia lo è di quelle che, invece, sono avare di idee e di contenuti. Freelance, in fondo, ne è un semplice ma efficace esempio.

Offrire una recensione di Freelance, con John Cena protagonista, non può fare a meno di considerare le premesse precedentemente offerte; lo stesso ex wrestler, in effetti, era stato recentemente protagonista di Ricky Stanicky, un’altra commedia su Prime Video in cui – paradossalmente – risultava essere il migliore con la sua interpretazione parodica, caricaturale e assolutamente autoironica. Qui la chiave di volta non funziona poiché, innanzitutto, è il film a essere imbarazzante: basterebbe considerare la soggettiva iniziale, con cinque minuti che sono caotici e ridondanti, che mostrano in estrema sintesi la vita del protagonista e permettono l’avvio della narrazione in medias res. Da quel momento in poi, Freelance si sviluppa in quanto sterile commedia in tre atti, di cui il centrale abbondantemente lungo e tedioso, che soffre nel suo minutaggio di 108 minuti e che si arricchisce di espedienti narrativi assolutamente deboli. L’unico lieve punto di forza del film, trasformarsi in un qualcosa di meta-cinematografico tra citazioni a Full Metal Jacket e a The Interview, passando per quelle esplicite a Tim Burton e Il Padrino, viene totalmente cancellato dalla brutale e devastante forza disgregatrice del lungometraggio, che si propone con un’ironia becera, un sottofondo sessuale imbarazzante e una tematica geopolitica assolutamente elementare.

Il vero problema di Freelance, infatti, non risiede tanto nel montaggio non pervenuto nel film o nelle interpretazioni pessime (che sorreggono personaggi e personalità caricaturali), quanto più in quella volontà pretenziosa di darsi un tono attraverso la nazione fittizia presentata, le cui logiche geopolitiche dovrebbero rimandare alla contemporaneità. Detto in termini sintetici, però, Freelance non è certo Borat, non ne ha la forza narrativa, l’intelligenza creativa, la volontà satirica né tanto meno i mezzi (o la conoscenza) tali da riuscire a cogliere minimamente nel segno. E una satira fatta male – che dovrebbe parlare di politica del territorio e di rapporti di forza tra multinazionali e paesi vessati, ma che finisce per scimmiottare ogni elemento che voglia essere proposto -, del resto, è molto peggio di un film non riuscito. Un’esperienza assolutamente negativa, insomma, che fa compiere a John Cena l’ennesimo passo indietro nella carriera cinematografica e che, in fondo, offende anche il genere della commedia.

1,0
Rated 1,0 out of 5
1,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
Freelance
Freelance

Giunto in Italia direttamente in streaming attraverso la piattaforma di Amazon Prime Video, Freelance è il nuovo film di Pierre Morel con John Cena protagonista.

Voto del redattore:

2 / 10

Data di rilascio:

02/06/2024

Regia:

Pierre Morel

Cast:

John Cena, Alison Brie, Juan Pablo Raba, Christian Slater, Alice Eve, Marton Csokas, Sebastián Estava

Genere:

Commedia, azione

PRO

I riferimenti meta-cinematografici del film, unici a offrire un lieve sorriso
Personaggi caricaturali con interpretazioni pessime
Ironia becera e sottofondo sessuale imbarazzante
Tematiche geopolitiche trattare in modo sbagliato
Espedienti narrativi debolissimi