Baby Reindeer: la vera Martha fa causa a Netflix e chiede 170 milioni di dollari

Baby Reindeer continua ad essere sulla bocca di tutti per motivi che vanno oltre la natura della serie: Fiona Harvey, la vera Martha, ha fatto causa a Netflix e a Richard Gadd per diffamazione.
Baby Reindeer: la vera Martha fa causa a Netflix e chiede 170 milioni di dollari

Articolo pubblicato il 7 Giugno 2024 da Bruno Santini

Continua il grande processo mediatico che interessa Baby Reindeer, la serie Netflix ideata da Richard Gadd che ne è anche sceneggiatore e attore protagonista. La serie, che racconta dello stalking subito da parte del comico, che si presenta attraverso la versione fittizia di Donny Dunn, ha ottenuto un incredibile successo in tutto il mondo, tanto da scatenare anche delle ritorsioni al di fuori del campo seriale, con la vera Martha, Fiona Harvey, che ha iniziato a prender parola e a partecipare a numerose intervista in cui spiegava la sua verità. Adesso, la 58enne ha deciso di fare causa a Netflix e chiedere un risarcimento di 170 milioni di dollari.

Fiona Harvey fa causa a Netflix per 170 milioni di dollari

Fin da subito, Fiona Harvey è uscita allo scoperto a seguito del successo di Baby Reindeer, dichiarando che quanto mostrato all’interno della serie Netflix è mistificato. La donna, che nella serie viene rappresentata attraverso la figura di Martha, ha preso parte anche ad alcune interviste piuttosto importanti e criticate, dal punto di vista mediatico, e aveva annunciato di voler fare causa a Netflix. Così è stato, dal momento che la donna chiede un risarcimento di 170 milioni di dollari citando in giudizio sia il colosso dello streaming che Richard Gadd e spiegando che quanto mostrato all’interno della serie è falso. Queste le sue dichiarazioni in merito: «era una storia migliore della verità, e le storie migliori fanno soldi».

Netflix si difenderà dalle accuse di Fiona Harney per Baby Reindeer

Netflix ha fatto già sapere che si riprenderà dalle accuse di Fiona Harvey per Baby Reindeer, tutelando sia la possibilità di diffondere in streaming il prodotto che ha ottenuto un grandissimo successo in tutto il mondo, sia il suo stesso creatore, già in lizza per altri ruoli da attore. Con molta probabilità, dunque, si finirà in tribunale dove Netflix sarà chiamata a difendersi dalle accuse di diffamazione.