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Una notte violenta e silenziosa: come finisce? La spiegazione del finale del film con David Harbour

Una notte violenta e silenziosa è un film d’azione del 2022, un istant cult natalizio con David Harbour protagonista: ma come finisce? Segue la spiegazione del finale.
Spiegazione del finale del film Una notte violenta e silenziosa

Una notte violenta e silenziosa è un film del 2022 di genere azione con David Harbour protagonista, il quale interpreta un Babbo Natale grottesco e perfettamente fedele allo spirito che incarna. Si tratta di un lungometraggio diretto da Tommy Wirkola la cui durata di circa 110 minuti passa velocemente offrendo del discreto intrattenimento. Non a caso il progetto è piaciuto al pubblico globale e ha incassato molto bene durante il periodo natalizio, per cui è molto probabile che nel giro di qualche anno verrà messo in produzione un sequel. Ma, in virtù di ciò, è bene ricordare come finisce Una notte violenta e silenziosa: segue la spiegazione del finale del film con David Harbour.

Come finisce Una notte violenta e silenziosa?

Il film con David Harbour finisce ricordando l’importanza dello spirito del Natale, tant’è che dopo l’eroico gesto del Babbo Natale interpretato dall’attore famoso per Stranger Things i genitori della piccola Trudy credono insieme a lei alla leggenda incarnata dall’uomo. Infatti, siccome tutte le sequenze d’azione e i pericoli a cui sono sottoposti Jason, Trudy e gli altri vengono scaturiti dall’oggetto del desiderio, ovvero i soldi (milioni di dollari), è bene ricordare che Babbo Natale ha deciso di agire per il buon cuore della giovane protagonista. Certo, l’uomo ha comunque avuto la necessità di vivere una sorta di redenzione, ma il fatto che Jason sia disposto a bruciare proprio i soldi per cercare di salvarlo nella scena finale è davvero indicativa.

L’atto di fede pronunciato dalla famiglia serve a ridare vita al morente Santa Claus, il quale ringrazia e a sua volta viene ringraziato in uno scambio di gesti più spirituali che materiali. Una volta che si è ripreso, Babbo Natale ritrova la sua slitta e le renne, e anche se prima si arrabbia con loro essendo fuggite si rende poi conto che gli animali si sono diretti a casa per avvisare la Signora Natale, la quale a sua volta ha mandato per il marito il sacco dei regali di riserva. Dopo un saluto sentito, allora, il protagonista riprende le redini della sua slitta e si dirige verso la luna piena esclamando: “Andiamo meravigliose bastarde, c’è del lavoro da fare”.

Una notte violenta e silenziosa: la spiegazione del finale

Nel finale di Una notte violenta e silenziosa avviene la vera magia: Babbo Natale ottiene la sua tanto ambita redenzione, riesce finalmente a essere riconosciuto per la sua infinita bontà e tramite un sentito gesto di fede torna a vivere dopo essere morto nell’efficace tentativo di salvare Trudy e la sua famiglia. L’eroe è in realtà un antico vichingo che si è trasformato in Santa Claus, come narrano i flashback relativi al generarsi della sua leggenda, anche se ha preservato alcune caratteristiche immortali della cultura di riferimento. Infatti, l’arma per eccellenza che ricompare nel finale del film con David Harbour è lo schiacciateste, una specie di Mjolnir essenziale a Babbo Natale per far fuori i cinici cattivi che affronta per tutto il film.

I criminali vengono eliminati senza pietà e uno dopo l’altro, poiché l’abile uomo è esteticamente e caratterialmente grottesco, e durante i titoli di coda è Bert Lightstone con il suo vlog a ricordare a tutti chi comanda: “Babbo Natale verrà a cercarvi se siete sulla lista dei cattivi!”. Il tono è sempre quello della commedia, anche nel momento più toccante, e ciò restituisce perfettamente l’idea ironica dell’intero progetto. Una notte violenta e silenziosa è un film capace, con il suo finale, di trasmettere perfettamente l’idea moderna secondo cui il Natale si sta estinguendo a causa del capitalismo, e con esso anche Babbo Natale si è imbruttito nel corpo e nello spirito. Tuttavia, la purezza della piccola Trudy è capace di toccare le corde emotive del protagonista e della famiglia assediata dai criminali, mettendo fine proprio agli inganni e alle cattiverie perpetuate dall’interno; i soldi rendono schiavi, ma la bontà rende liberi.