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La stanza degli omicidi: come finisce? La spiegazione del finale del film con Uma Thurman e Samuel L. Jackson

La stanza degli omicidi è un film distribuito in Italia da giovedì 6 giugno 2024: ma come finisce? La spiegazione del finale.
Spiegazione finale La stanza degli omicidi

La stanza degli omicidi è un film disponibile al cinema in Italia da giovedì 6 giugno 2024, e si tratta di una commedia mista al giallo dove gli attori protagonisti sono Uma Thurman e Samuel L. Jackson. Oltre ad avere un cast formidabile, il lungometraggio di Nicol Paone mette in scena una serie di eventi che teoricamente dovrebbero essere in grado di generare tensione, per cui è chiaro che il finale ne rappresenta l’emblema nonché il cuore pulsante: ma come finisce La stanza degli omicidi? Segue la spiegazione del finale.

Come finisce La stanza degli omicidi?

La stanza degli omicidi finisce con la progettazione di un piano efficace, elaborato da Patrice e da Veggie, dove per liberarsi dai criminali che li tengono sotto scacco devono far fuori la loro concorrenza. Si tratta di un malfamato gangster dell’Est Europa appassionato all’arte e che quindi è intenzionato ad accaparrarsi anche un’opera del famoso Bagman. Alla luce di ciò, in combutta tra loro la mercante d’arte e il sicario organizzano un evento per mostrare in tempo reale l’atto stesso della creazione in tutta la sua brutalità, ed è qui che l’arte ed il crimine comunicano in maniera diretta, nello spazio circoscritto di una stanza. Il gangster preso di mira entra nell’area indicata, e la sua guardia del corpo si piazza fuori la porta; Reggie passa all’azione con la classica busta di plastica che solitamente viene impiegata per uccidere le vittime, e nel frattempo il figlio del boss tenta di ammazzare la bodyguard.

Alla fine il corpo della donna viene legato alla sedia da Reggie e dal figlio del boss, i quali inseriscono anche il cadavere del criminale in un box di legno, in cui solitamente vengono riposti i quadri per la spedizione. Patrice nel mentre vende il pezzo da collezione ai suoi fidati acquirenti (la coppia di anziani), Reggie scappa su una barca verso una destinazione sconosciuta. La mercante d’arte riacquisisce credibilità diventando così un pezzo forte nel suo settore, per poi aprire una nuova galleria e spiegare a Gordon come è riuscita a farla franca.

Infatti la protagonista è riuscita a ottenere le impronte digitali del figlio del boss, proprio mentre si trovava sul luogo del delitto, così da assicurarsi l’intoccabilità e il rispetto della promessa fatta in precedenza. Inoltre, Patrice ricorda ai criminali di essere diventata una figura di spicco nel panorama artistico, dunque conosce altrettante persone “potenti”. Infine, l’ultima inquadratura del finale rappresenta il cadavere dell’uomo ucciso contenuto nel box di legno con su attaccata la targa che indica l’identità sconosciuta dell’acquirente, il nome dell’autore e il titolo dell’opera: “La stanza degli omicidi”.

La stanza degli omicidi: la spiegazione del finale

Il finale di La stanza degli omicidi non lascia spazio a interpretazioni. Il recap fatto da Patrice a Gordon chiarifica tutto ciò che è accaduto e in effetti i personaggi ottengono esattamente ciò che volevano in partenza. Patrice apre una galleria d’arte più spaziosa e finalmente ha un ruolo rinomato nel suo settore, Reggie ottiene redenzione e libertà, seppur non conoscendo il suo futuro, ai fini della narrazione basta sapere quanto mostrato, così come vediamo Gordon filarsela liscia. Insomma, quello mostrato è un lieto fine a tutti gli effetti. Infine, l’ultima inquadratura che mostra il box di legno contenente il cadavere del criminale svela allo stesso tempo il nome dell’opera d’arte, da cui è ripreso il titolo del film.