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Ultraman – Rising: come finisce? La spiegazione del finale del film d’animazione di Netflix

Nell’articolo la spiegazione del finale di Ultraman – Rising, distribuito su Netflix: qual è il suo significato?
La spiegazione del finale di Ultraman - Rising, la pellicola animata di Netflix

È finalmente sbarcato in tutti i piccoli schermi del mondo il film d’animazione Ultraman – Rising (qui trovate la recensione), diretto da Shannon Tindle, grazie alla distribuzione della piattaforma digitale Netflix, a partire dal 14 giugno 2024. Ma qual è il significato del finale? Di seguito tutte le informazioni necessarie sulla sua spiegazione.

Ultraman – Rising, il finale del film di Shannon Tindle

ATTENZIONE!!!! SPOILER!!!!

Dopo la sconfitta del Dc Onda, Tokyo e tutto il Giappone sta vivendo un periodo di relativa tranquillità, finalmente Ken Sato ha ricucito il profondo strappo con suo padre e migliorare i suoi atteggiamenti nei confronti della sua squadra di baseball, portando i Giants alla vittoria del campionato, nonostante non abbia potuto giocare l’ultima partita a causa delle conseguenze dello scontro finale, mantenendo tra l’altro la sua identità segreta. Nel frattempo, il professor Sato accompagna Ami e sua madre nell’Isola dei Kaiju, un luogo che fino a quel momento era rimasto sconosciuto ma finalmente viene mostrato, dimostrando la sua esistenza.

La spiegazione del finale di Ultraman - Rising, la pellicola animata di Netflix

Ultraman – Rising, la spiegazione del finale del film Netflix

Il percorso dell’affermazione dell’eroe si è concluso: diventando genitore per caso, Ken Sato è riuscito a superare la sindrome dell’abbandono vincendo il proprio egoismo, sacrificando il suo tempo per amore degli altri, uno step necessario per consacrarsi come Ultraman, di cui non è sufficiente indossare semplicemente l’armatura, ma occorre acquisire la giusta mentalità del sacrificio e della responsabilità. Per di più lo stesso protagonista capisce direttamente quanto prendersi cura di chi si vuol bene sia un valore aggiunto, capace di portare un netto miglioramento e una concreta serenità, smentendo le paure e i timori iniziali. La messa in scena della battaglia finale indica quanto il gioco di squadra sia più forte dellazione individuale e quanto la famiglia non sia una questione di biologia o genetica ma possa superare le barriere della diversità.