Il nuovo film francese che ha ottenuto un grandissimo successo su Netflix, Under Paris, continua a dividere pubblico e critica: se da un lato arrivano più di 40 milioni di visualizzazioni sul noto servizio di streaming, dall’altro le critiche si concentrano particolarmente su tutti quelli che sono i difetti del film, soprattutto dal punto di vista prettamente estetico e tematico. Tuttavia, come spesso accade per le produzioni Netflix che ottengono un grande successo in poco tempo, si sta già parlando di un sequel: ma ci sarà un nuovo film Under Paris?
Under Paris: il finale lascia presagire un sequel?
Il finale di Under Paris ha fatto particolarmente discutere gli spettatori, soprattutto in virtù della presentazione di uno scenario tutt’altro che lieto: l’idea è che il film volesse tendere a tutti i costi verso il catastrofico, ponendo in essere anche una possibile anticipazione del futuro. Per questo motivo, come dichiarato dal regista del film, Xavier Gens, si potrebbe partire proprio da quel finale per un sequel di Under Paris: «Al momento, non ce ne stiamo occupando, ma è probabile che ne parleremo presto. Se ci sarà un sequel, si svolgerà in una Parigi interamente sommersa dall’acqua».
Le critiche al film e le lodi di Stephen King
Le critiche ad Under Paris sono state tutt’altro che misurate, dal momento che in molti hanno sottolineato quali sono i grandissimi difetti del lungometraggio in questione. Tuttavia, arrivano anche delle voci contrastanti al di fuori dell’ambito prettamente analitico: ad esempio, Stephen King si è lasciato andare ad un elogio del film, soprattutto per quanto riguarda il suo finale; dall’altro lato, gli ambientalisti, che nel film non vengono descritti in maniera così tanto lieta, hanno criticato la rappresentazione che Under Paris offre della lotta alla sostenibilità.
In tal senso, Xavier Gens spiega: «Vogliamo dimostrare che tutti prendono decisioni sbagliate, compresi alcuni attivisti […] Siamo stati criticati per non aver avuto un eroe nel film ed è vero, tutto ciò che i nostri protagonisti intraprendono nel film è condannato. Ma il nostro obiettivo era quello di mostrarne l’aspetto comico, piuttosto che quello di un film di genere puramente realistico. Siamo stati davvero entusiasti di vedere che Stephen King l’ha capito. Ha elogiato il nostro film sui social media ed è incredibile che venga da una leggenda del genere».
