Vincitore del premio Oscar nella categoria “Miglior film d’animazione” e candidato anche per la “Miglior sceneggiatura originale, Inside Out (2015) è sicuramente uno dei lungometraggi più acclamati della Pixar Animation Studios. Capace di intrattenere adulti e bambini, si esalta per la sua ricchezza di contenuti e per la creatività nella messa in scena; merito soprattutto del regista Pete Docter (Monsters & Co. , Up). Ma qual è il significato del film? Di seguito la spiegazione a riguardo.
Inside Out, il significato del film d’animazione targato Pixar
Nessuna persona al mondo nasce col desiderio di essere, triste, un sentimento respingente, sinonimo di qualcosa che non è andato per il verso giusto, qualcosa che non ha soddisfatto per niente le aspettative, una condizione capace di far sentire in difetto, difficile da condividere con gli altri, data l’intenzione di chiunque di fuggire da situazioni simili, scomode da affrontare, perché la gente triste non la vuole nessuno. Nel capolavoro firmato da Pete Docter, per la Pixar Animation Studios, il concetto di tristezza è vestito di un abito nuovo, ribaltando completamente la prospettiva, seguendo la strada ideologica tipica del cinema americano: l’antropocentrismo; l’essere umano è perfetto grazie alle sue imperfezioni, le caratteristiche che lo rendono tale esaltano la sua natura, come per esempio la mortalità, ma soprattutto la varietà e il contrasto delle sue emozioni.
Nonostante si speri di non incrociarla mai, la tristezza è necessaria nella vita di tutti i giorni, diventa uno strumento indispensabile per riconoscere gli errori commessi, per capire il male che si sta facendo agli altri o che quest’ultimi fanno subire; la tristezza è direttamente proporzionale al bene provato verso gli affetti più cari, garantisce il calore dell’essere vivente, a dispetto della freddezza degli automi e delle macchine, la tristezza è vita. Ma non finisce qui, tra le chiavi di lettura del film è possibile analizzare quanto venga espresso nel migliore dei modi la bellezza del cambiamento: all’inizio spaventa chiunque, sembra che tutto cada a pezzi e crolli addosso, ma se si riesce a pazientare, tutto rinasce più forte e rigoglioso di prima, forte delle esperienze precedenti; cosa se non la crescita di un’adolescente è il soggetto perfetto per mettere in scena tutto questo?
Inside Out, che cosa significa il titolo del film di Pete Docter?
Vale la pena di soffermarsi a riflettere sul titolo della pellicola in questione, poiché esso funge da identità di un’opera; in questo caso è affascinante constatare quanto trasmetta appieno l’idea della tridimensionalità di ogni singolo individuo. Un “dentro-fuori” testimone di quanto le persone possano essere collegate al mondo esterno manifestando liberamente il loro stato d’animo in maniera veritiera e trasparente, ma allo stesso tempo è riscontrabile la situazione opposta, dove l’ “io” esteriore viaggia parallelamente a quello interiore, mascherando la realtà con l’apparenza mentre un turbinio di emozioni, contrastanti tra loro, naviga in tutt’altra direzione all’interno dell’inconscio.
