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Inside Out 2: Bing Bong è presente nel sequel Pixar?

Inside Out 2 riporta i personaggi principali del primo film, aggiungendone di nuovi: anche il personaggio di Bing Bong è tornato?
Il personaggio di Bing Bong è presente in Inside Out 2?

Tra le sequenze più iconiche di Inside Out (2015) è rimasta impressa nella mente degli spettatori quella del sacrifico di Bing Bong, l’amico immaginario di Riley, ormai destinato a scomparire, ma prezioso nell’aiutare Gioia e Tristezza a ritrovare la strada del quartier generale. Ma il personaggio in qualche modo riesce a tornare in Inside Out 2? Di seguito le risposte a riguardo.

Inside Out 2, Bing Bong torna nel film d’animazione Pixar?

ATTENZIONE!!!SPOILER!!!

Bing Bong è l’amico immaginario di Riley, un elefante rosa che fa il verso del delfino e piange caramelle; la sua particolarità è possedere un carretto che grazie ad una specifica canzone vola spruzzando arcobaleno. Un personaggio che racchiude in sé il significato del sacrificio e della mortalità della vita, acquisendo valore proprio perché è destinata a concludersi. Ci si potrebbe chiedere se, grazie ad un espediente narrativo, il personaggio possa essere tornato anche in Inside Out 2, diretto da Kelsey Mann, (qui trovate la recensione) data la popolarità del personaggio. I fan che speravano in un suo ritorno probabilmente rimarranno delusi, poiché Bing Bong non compare nel sequel, nemmeno come cameo; c’è solamente un piccolo easter egg: infatti, è raffigurato come bambola di Gioia, visibile mentre l’emozione protagonista sta dormendo nel suo letto.

Il personaggio di Bing Bong è presente in Inside Out 2?

Inside Out 2, Bing Bong può tornare nei possibili seguiti?

La presenza dell’amico immaginario nei prossimi potenziali seguiti di Inside Out è altamente improbabile, visto che lo spazio deve sempre dedicato all’introduzione di nuovi personaggi, in più Riley sta crescendo e difficilmente Bing Bong troverebbe un incastro, il senso del suo ruolo è stato interamente profuso nel primo capitolo ed una sua ricomparsa rischierebbe di banalizzarne il significato. Va ricordato che nella versione originale la voce appartiene a Richard Kind (Stargate, Argo), mentre per il mercato italiano è stato doppiato da Luca Del Fabbro.