Articolo pubblicato il 25 Giugno 2024 da Andrea Barone
Da due settimane The Acolye: La Seguace è stata accolta da ondate di odio da parte dei fan più accaniti, i quali hanno accusato la serie di aver rovinato Star Wars soprattutto da quando è uscito il terzo episodio, il quale ha cercato di aggiungere cose nuove nella mitologia della saga: da allora non sembra esserci pace per l’opera scritta da Leslye Headland.
Le polemiche su The Acolyte – La Seguace
Le polemiche sono arrivate quando è stata rivelata l’esistenza delle streghe su Brendok. Nella comunità delle streghe, che sono capaci di utilizzare la Forza (che loro chiamano Filo seguendo una tradizione diversa), la Madre Aniseya è stata capace di creare le gemelle Osha e Mae, la quale sono state concepite nel grembo di Koril senza il sesso. La cosa ha creato molto malcontento dal momento che lo stesso destino lo ha avuto Anakin, fino ad ora unico personaggio che si conosce essere stato concepito dalla Forza senza un padre. Essendo Anakin il prescelto della Profezia destinato a portare equilibrio nella Forza, molti appassionati hanno visto l’idea di Leslya Headland come un affronto alla mitologia di Star Wars.
Un’altra cosa che ha creato molte controversie è l’atteggiamento di superiorità che le streghe manifestano sui Jedi, i quali sono da loro ritenuti incapaci di usare la Forza con consapevolezza: ciò ha fatto pensare molti fan che la serie ritenga i Jedi inferiori alle streghe. Infine non mancano le accuse di woke, dal momento che le streghe sono tutte donne e Madre Aniseya è interpretata da un’attrice afroamericana così come le gemelle Mae e Osha. Questa terza accusa sarebbe fondata sull’ipotesi che la showrunner abbia volutamente alterato il significato di Star Wars soltanto per inserire maggiore inclusività. Tuttavia queste polemiche da parte dei fan sono giuste oppure sono eccessive? The Acolyte: La Seguace ha davvero rovinato Star Wars?

The Acolyte – La Seguace non ha rovinato Star Wars
Il fatto che le streghe abbiano un’idea completamente diversa di utilizzare la Forza non dovrebbe scandalizzare i fan più accaniti, dal momento che l’inserimento di congreghe differenti che manipolano l’energia in modi alternativi erano già stati concepiti da George Lucas e Dave Filoni nell’universo animato di Star Wars, il quale è canonico (come dimostra l’apparizione delle streghe di Dathomir in Ahsoka). Quella di Brendok è una civiltà in più che non crea contrasti con ciò che è uscito fino ad ora. Per quanto riguarda l’attegiamento di superiorità delle streghe sui Jedi, è una cosa assolutamente normale: essendo nate e cresciute in una società diversa, è comprensibile che le streghe ritengano che la loro società ed il modo di utilizzare la Forza sia superiore ad una società diversa come quella dei Jedi. Gli stessi Jedi, come viene rivelato nel terzo episodio, si ritengono superiori alle streghe del pianeta. Ciò serve semplicemente a manifestare in modo più realistico il conflitto tra culture differenti e non significa che Madre Aniseya sia superiore al maestro Yoda o viceversa.
Per quanto riguarda la profezia su Anakin: nei film di George Lucas non viene mai specificato che un essere concepito dalla Forza possa nascere una sola volta in uno specifico periodo e bisogna ricordare che The Acolyte: La Seguace è ambientata esattamente 100 anni prima di Star Wars – Episodio I: La Minaccia Fantasma. Inoltre, siccome Anakin diventa Dart Vader, la veridicità della profezia viene spesso messa in discussione ed è fonte di dibattito tra tanti appassionati, quindi anche se fossero state dettate maggiori regole, queste ultime potrebbero anche essere smentite come elementi legati esclusivamente alla cultura Jedi che, ripetendo nuovamente, non è la sola nell’universo di Star Wars. Inoltre molti fan spesso sposano la teoria che sia stato Palpatine a creare Anakin nel grembo di sua madre attraverso i suoi poteri, cosa che sarebbe un ribaltamento maggiore della mitologia di Star Wars perché confermerebbe la falsa veridicità della profezia. Perché si può accettare una teoria del genere e non si può accettare due bambine concepite con la Forza cento anni prima e che con la profezia non hanno nulla a che fare? Sembra infatti che la questione sia legata semplicemente al colore della loro pelle.

La scelta di scegliere un’attrice afroamericana (Jodie Turner-Smith) per interpretare Madre Aniseya come molte altre donne presenti nel gruppo, le quali detestano le imposizioni delle leggi della Repubblica e dei Jedi, in quanto in contrasto con le loro tradizioni, può aiutare a cogliere il riferimento al colonialismo dell’America nei confronti di altri stati più piccoli che è presente nella serie. Cosa ci sarebbe di diverso rispetto ai riferimenti di George Lucas, autore che ha introdotto maggiore politica nella trilogia prequel, permettendosi anche di accostare alcune ideologie dei Jedi a quelle della Chiesa Cattolica (come il celibato)? Si tratta semplicemente di un fine artistico e politico che esiste nel cinema e nella televisione da sempre. Inoltre, considerando che si tratta di Star Wars, ovvero una saga piena di civiltà con alieni che hanno spesso aspetti diversissimi da quelli degli esseri umani (come Chewbecca o Jar Jar Binks), perché dovrebbe essere forzato l’inserimento di personaggi interpretati da attrici afroamericane che guidano una comunità? Si accetta un jedi wookie ma non una strega afroamericana? Criticare la serie per scelte artistiche è legittimo, ma la creazione delle polemiche citate sembra essere semplicemente dettata dal razzismo o dall’incapacità di accettare l’esistenza delle reinterpretazioni. Quindi no, The Acolyte: La Seguace non ha rovinato Star Wars.