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I migliori film con George Clooney

George Clooney è uno degli attori e delle star più note di Hollywood poiché ha recitato e diretto numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lui?
George Clooney, i migliori film con l'attore

George Clooney è ormai un tuttofare nel mondo del cinema, e non è soltanto noto per le pubblicità come erroneamente credono alcuni, anzi. Le sue abilità sia come attore che come regista sono evidenti, e durante la sua carriera ha infatti preso parte ad oltre 40 film e ne ha diretti 9 più una miniserie per la televisione. Nato nel 1961, Clooney ha vinto un solo Oscar nel 2013 come produttore di Argo, che ha trionfato nella categoria del miglior film, mentre ha ricevuto complessivamente 8 nomination. Proseguendo, l’attore ha anche collezionato ben 14 candidature ai Golden Globe trionfando 4 volte e ricevendo poi un premio alla carriera nel 2015 (Golden Globe alla carriera, appunto), mentre ai BAFTA non è mai stato nominato nemmeno una volta. Siccome le sue interpretazioni sul grande schermo sono tantissime, è bene mettere un ordine crescente alla qualità dei lungometraggi nella sua carriera: quali sono i migliori film con George Clooney? Di seguito la classifica in ordine crescente.

15) La sottile linea rossa (1999), di Terrence Malick

C’è poco George Clooney in La sottile linea rossa, film di guerra particolare poiché diretto da un regista altrettanto unico quale è Terrence Malick, eppure la sua presenza gestita col contagocce è significativa. La performance dell’attore figura come un mix suggestivo tra l’autorità e la calma che devono rendere memorabile, per quanto possibile, il Capitano Charles Bosche, facendo in tal modo emergere la sua complessità morale.

14) Burn after reading (2008), dei Fratelli Coen

Burn after reading segna una delle tante collaborazioni tra George Clooney ed i fratelli Coen, qui alla regia di un film a suo modo diverso rispetto al resto della loro filmografia. Il suo Harry Pfarrer è irresistibile e giocando sulla mimica facciale e sugli sguardi, l’attore riesce a comunicare ogni tipo di emozione che il suo personaggio prova, rendendolo estremamente realistico e, al tempo stesso, con quel tocco surreale tipico degli autori di St. Louis Park.

13) Spy Kids (2001), di Robert Rodriguez

Uno dei migliori film con George Clooney è Spy Kids, poiché in questo film di Robert Rodriguez l’attore è capace di permeare il suo personaggio in maniera audace: tra ironia, umorismo e fascino, Devlin si presenta come un capo emblematico e lascia perciò il segno. Durante il racconto non appare molto, ma Clooney è abile nel conferire un tono maggiormente avventuroso al lungometraggio in questione.

12) Dal tramonto all’alba (1996), di Robert Rodriguez

Indimenticabile il Seth Gecko di George Clooney in Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, poiché il criminale in fuga con il fratello (Quentin Tarantino) è da lui reso accattivante e carismatico. Da questo punto di vista è un ruolo unico nella filmografia dell’attore, che mostra qui il suo lato più oscuro per dar vita ad un personaggio brutale e con una rigida etica individuale. Per tale ragione Clooney caratterizza, con umorismo e determinazione, il suo affascinante anti-eroe.

11) Confessioni di una mente pericolosa (2002), di George Clooney

Debutto alla regia interessante per George Clooney che qui decide di interpretare l’agente della CIA Jim Byrd, un ruolo che si autoassegna con saggezza perché sa bene di essere in grado di evidenziare con sottigliezza l’aura enigmatica che avvolge il personaggio. Infatti, Confessioni di una mente pericolosa ha una tensione non indifferente, un’atmosfera cupa ed intrigante dove Clooney con la sua performance dà equilibrio alle due anime del film, la cui storia è sia seria che surreale.

10) Ave, Cesare! (2016), dei Fratelli Coen

Divertentissima commedia e ruolo divertente per George Clooney in Ave, Cesare! dei fratelli Coen, un film forse troppo sottovalutato con l’attore che rende il ritmo ancor più incalzante grazie alla sua tagliente autoironia e alla vena comica che lo contraddistingue. Tra eccessi e insicurezze, l’attore riesce a sottolineare con spiglio quali sono le caratteristiche proprie ad una star cinematografica negli anni ’50, si prende in giro giocando con gli stereotipi dell’epoca e permea Baird Whitlock, personaggio memorabile.

9) Out of Sight (1998), di Steven Soderbergh

Thriller romantico di spessore quello di Steven Soderbergh, nonché uno dei migliori film con George Clooney, qui alle prese con una relazione cinematografica e professionale di spicco poiché recita accanto a Jennifer Lopez. Infatti, il suo Jack Foley sviluppa un rapporto stratificato e di conseguenza complicato con la poliziotta interpretata dall’attrice e cantante internazionale, per cui Clooney è abile e talentuoso nel rendere tale relazione seducente, elettrizzante e per certi versi fragile. Insomma, un ruolo tridimensionale nel quale l’attore mette in luce con caparbietà i suoi tratti comici, romantici e drammatici, mettendoli perfettamente al servizio di Out of Sight.

8) Good night, and good luck. (2005), di George Clooney

Dramma storico che Clooney non solo dirige, ma interpreta anche, in Good night, and good luck. il produttore televisivo Fred Friendly. L’attore riesce a far emergere l’integrità e tutta la determinazione del personaggio, e perciò si tratta di una performance sobria ma comunque potente, energica, poiché George Clooney si pone il nobile obiettivo di riflettere sul ruolo del giornalismo e sull’importanza della libertà di stampa. Ancora una volta Clooney è bravissimo quando deve sottolineare la gravità e l’autenticità di certi elementi storici alquanto enfatici.

7) Gravity (2013), di Alfonso Cuarón

In Gravity George Clooney non è molto presente poiché il film è retto quasi interamente dalla protagonista interpretata da Sandra Bullock, eppure quando è in scena Matt Kowalsky risulta memorabile grazie alla sua comicità. L’aspetto umoristico nel lungometraggio fantascientifico di Cuarón è essenziale ad alleggerire la tensione, e in effetti in tutta la parte iniziale il personaggio di Clooney sferra una battuta dopo l’altra, ma sa essere anche saggio, deciso e in parte riflessivo.

6) Le idi di marzo (2011), di George Clooney

Dopo i precedentemente citati Confessione di una mente pericolosa e Good night and good luck, nel 2011 arriva l’apice nella carriera da regista di George Clooney. In Le idi di marzo, nonostante il vero protagonista sia Ryan Gosling, la bravura di Clooney non va individuata solamente nella sua prova attoriale – che resta di livello altissimo – ma anche nella capacità di ritagliarsi lo spazio giusto all’interno della sua stessa pellicola, il suo comprendere che il ruolo perfetto per lui è quello del cosiddetto attore non protagonista, tanto da rendere il governatore Mike Morris semplicemente perfetto, cucito intorno alla sua persona.

5) Michael Clayton (2007), di Tony Gilroy

Presentato in anteprima alla 67esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Michael Clayton – l’esordio alla regia dello sceneggiatore Tony Gilroy – è uno dei film più spesso citati e ricordati di George Clooney. Un grandissimo successo che portò la pellicola a ricevere 7 candidature agli 80esimi Academy Awards, vincendo inoltre l’Oscar per la miglior attrice non protagonista grazie alla stupenda interpretazione di Tilda Swinton. Nei panni di questo avvocato con la vita a pezzi e che si ritrova in un qualcosa più grande di lui, dunque toccando tematiche sociali impattanti sul pubblico, Clooney è semplicemente l’uomo giusto ed il film non poteva non trovarsi in alto all’interno di questa classifica.

4) Syriana (2005), di Stephen Gaghan

Due anni prima del successo di pubblico e critica di Michael Clayton, George Clooney recitò in un film sulla stessa falsariga, che si occupa di sociale, di geopolitica e di ingiustizie, ovvero Syriana. L’attore di Lexington – qui anche produttore – regala la solita performance solida, di qualità, ma il film si trova così in alto in classifica anche per un’altra ragione: è la pellicola che, ai 78esimi Academy Awards, gli varrà il suo primo e fino ad oggi unico premio Oscar al miglior attore non protagonista.

3) Paradiso amaro (2011), di Alexander Payne

Nel 2011 – stesso anno dell’uscita in sala del suo Le idi di marzoGeorge Clooney recita in Paradiso amaro, una commedia estremamente sfaccettata dai toni drammatici in pieno stile Alexander Payne che, grazie a questa pellicola vincerà il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale agli 84esimi Academy Awards. Qui George Clooney è one-man-show, il protagonista assoluto di un’opera in cui lo vediamo sì in un ruolo perfetto per lui ma che, tolte le collaborazioni con i fratelli Coen, non siamo riusciti a vedere così spesso. La capacità con la quale Clooney riesce a rappresentare la dignità di un uomo a pezzi vale una posizione molto alta all’interno di questa classifica.

2) Ocean’s eleven (2001), di Steven Soderbergh

Nel momento di massimo splendore e notorietà nella sua carriera, George Clooney viene chiamato da Steven Soderbergh a recitare nel suo nuovo film, un’opera che racconta la storia di come alcuni criminali vogliono rapinare i tre più importanti casinò di Las Vegas. Clooney accetta e sarà la punta di diamante di un cast da urlo che comprende, tra gli altri, Brad Pitt, Matt Damon e Julia Roberts ed il film avrà un successo enorme – 450 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di soli 85 milioni – tanto da portare lo stesso regista a dirigerne due seguiti. Ocean’s eleven è ormai da considerarsi un cult degli anni 2000 e tanto di questo successo è dovuto al suo cast ed alla performance del suo principale protagonista, qui bello e bravo come pochissime altre volte in carriera.

1) Fratello, dove sei? (2000), dei Fratelli Coen

Per quanto possa essere una pellicola meno citata tra quelle dirette dai fratelli Coen, Fratello, dove sei? resta il miglior film con George Clooney. Presentata in anteprima al 53esimo Festival di Cannes, l’opera è liberamente tratta dall’Odissea di Omero ed una delle più riuscite di Joel ed Ethan Coen, che qui si sentono liberi come non mai di sperimentare e giocare con il mezzo cinematografico. Coadiuvato dalle altrettanto strepitose interpretazioni di John Turturro e Tim Blake Nelson, qui Clooney dà il meglio di sé, dimostrando inoltre di saper alternare opere più mainstream a prodotti più autoriali ed indipendenti. Inoltre, non sarà il primo vero titolo che gli fa ottenere lo status di star di Hollywood, ma è decisamente quello più incisivo fino a quel punto della sua carriera.