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Le migliori serie TV per ragazzi

Come orientarsi tra l’offerta dei prodotti seriali proposte dalle piattaforme di streaming? Si propone la classifica delle migliori serie TV per ragazzi da guardare da soli o in compagnia: ma quali sono?
Di seguito la classifica delle migliori serie TV per ragazzi in ordine crescente dal decimo al primo posto

Quello delle serie TV è diventato un mondo in continua espansione, per cui tentare di stare costantemente al passo con le nuove uscite, recuperi delle stagioni precedenti, rewatch o fare il cosiddetto bingewatching sembra sempre più impossibile. Soprattutto quando si tratta di dover scegliere cosa guardare tra l’ampia offerta proposta dalle varie piattaforme di streaming. Nel caso dei prodotti seriali con target un pubblico adolescenziale, le cose sembrano ancora di più complicarsi a causa della miriade di alternative. Riportiamo qua di seguito una classifica delle migliori serie TV per ragazzi, che spaziano da quelle più celebri a quelle rimaste più in ombra: ma quali sono le migliori serie TV per ragazzi?

Quali sono le migliori serie TV per ragazzi?

Prima di riportare la classifica delle migliori serie TV per ragazzi, è necessario premettere che i titoli sono stati selezionati seguendo criteri puramente soggettivi, cercando di includere una varietà di generi differenti di prodotti seriali in modo da andare incontro al più gran numero di pubblico, pur sempre considerando la qualità come obiettivo. Per queste ragioni, alcuni titoli di certo più famosi sono stati escusi dalla seguente classifica pur essendo delle serie TV per ragazzi. Di seguito le migliori serie TV per ragazzi, riportate in ordine crescente partendo dalla decima posizione e arrivando al primo posto.

10) Mercoledì (2022 – )

All’ultimo posto, non prettamente da considerare come una carenza qualitativa assoluta, ma piuttosto per mettere in evidenza che il target di pubblico è prettamente una fascia di età inferiore, quella delle generazioni di Tik Tok dove questo prodotto seriale ha spopolato soprattutto per una scena di ballo della sua protagonista. Si tratta della serie TV original Netflix Mercoledì, una commedia horror-fantasy ideata da Alfred Gough e Miles Millar e prodotta fra gli altri da Tim Burton – di cui è anche il regista dei primi quattro episodi della prima stagione – ispirata alle vignette illustranti la famiglia Addams uscite sul The New Yorker del 1939 e disegnate da Charles Addams. La storia segue le avventure della protagonista Mercoledì Addams, interpretata da Jenna Ortega, che frequenta la scuola superiore privata Nevermore Academy. Nell’attesa dell’uscita della seconda stagione, non resta che recuperare la prima o farne il rewatch!

9) Heartstopper (2022 – )

Ispirata all’omonima serie graphic novel ideata, scritta e disegnata dall’autrice britannica Alice Oseman, Heartstopper è una serie TV di genere commedia romantica – in cui si commistionano disegni e illustrazioni del romanzo grafico – con protagonisti due adolescenti, Charlie e Nick, che si innamorano follemente uno dell’altro dopo un vero colpo di fulmine. Tuttavia, i due dovranno fare i conti ognuno a modo suo con le loro ansie e preoccupazioni riguardanti la loro sessualità, il bullismo derivante e infine disturbi tipici dell’adolescenza e rivelare tutto ai propri amici, soprattutto Nick che fino a prima dell’incontro con Charlie non aveva mai dubitato o non si era mai interrogato circa la sua identità. Giunta alla seconda stagione, la serie uscirà con la sua nuova terza stagione per poi proseguire con la quarta nonché ultima e conclusiva terminando così la serie dei romanzi grafici omonimi.

8) Atypical (2017-2021)

Quando si tratta di parlare di tematiche delicate quali i disturbi del neurosviluppo e farne il nucleo dell’azione di una serie TV è sempre cosa molto rischiosa in quanto il prodotto potrebbe risultare un vero buco nell’acqua e fallire completamente. Nel caso della serie TV americana Atypical fortunatamente si ha a che fare con un risultato ottimale che dà il tempo e lo spazio giusto per sensibilizzare al disturbo dello spettro autistico. Il protagonista è infatti Sam, un adolescente affetto da una forma di autismo che lotta costantemente con il suo disturbo poiché alcuni sintomi gli impediscono di trovare l’amore come vorrebbe veramente. Ad aiutarlo, c’è la sua famiglia, ma che deve imparare a non essere troppo apprensiva in modo da lasciarlo vivere in modo autonomo e responsabile la sua vita. La serie TV, ormai conclusa, si compone di 4 stagioni totali.

7) Skam (2018 – )

Seguendo l’onda di successo ottenuto dal franchise omonimo che ha avuto inizio in Olanda, Skam è un format di serie TV destinato a un pubblico di giovani adulti, nello specifico di ragazzi che frequentano le scuole superiori, in quanto i protagonisti sono appunto degli studenti di un liceo classico di Roma. Ideata e realizzata da Ludovico Bessegato per TIM VISION e distribuita su Netflix, Skam Italia – arrivata alla sua sesta stagione – narra le tormentate esistenze di un gruppo di liceali, in cui ogni stagione si concentra su un personaggio specifico e su una tematica a lui legata, ma che appartiene a un problema universale per tutti gli adolescenti quali i disturbi alimentari, mentali, il bullismo, l’amore, la sessualità, crisi di identità, la religione, la famiglia o ancora la propria cultura di appartenenza.

6) We Are Who We Are (2020)

Scritta e diretta da Luca Guadagnino e prodotta da HBO, We Are Who We Are è una serie TV di genere drammatico incentrata su due adolescenti che si incontrano all’interno di una base militare americana in Italia dove vivono insieme alle loro famiglie in quanto i genitori lavorano per l’esercito. Dal loro primo incontro, i due vedono il loro rapporto evolversi dalla pura amicizia, all’affetto, all’amore incondizionato, esplorando insieme le loro paure, le crisi di identità, la sessualità e tutto ciò che comporta l’essere un giovane adulto alle prime armi con la complessità della vita.

5) Skins (2007-2013)

Vincitrice del premio BAFTA, Skins è una serie televisiva britannica di genere drammatico incentrata su tre gruppi di adolescenti che vivono nella città di Bristol, i cui destini si incrociano per le problematiche che presentano spaziando tra disturbi alimentari, dipendenza da sostanze stupefacenti, famiglie disastrate e situazioni spiacevoli che li lasciano abbandonati a loro se stessi e al completo sbando. Il grande pregio di questa serie, composta da un totale di 7 stagioni, di cui la prima già di per sé è un vero capolavoro mentre le successive sono lievemente deboli a paragone, è il fatto di affrontare il mondo adolescenziale che apre le porte a quello dell’essere adulti con grande naturalezza, spontaneità e senza filtri dando un effetto di estrema fedeltà e realisticità facendone la chiave vincente.

4) Girls (2012 – 2017)

Frai prodotti più riusciti e che non ha mai abbassato l’asticella dalla sua prima stagione fino a quella conclusiva, Girls è una serie TV americana drammatica distribuita da HBO composta da 4 stagioni che narra le vite di una scrittrice in erba e quelle delle sue tre migliori amiche coetanee 20enni che devono affrontare le difficoltà di crescere e diventare giovani donne tra l’amore, il lavoro, sogni e aspirazioni, paure e insicurezze, dopo aver trascorso due anni insieme al liceo a New York. Scritta dalla stessa Lena Dunham, che nella serie veste i panni della protagonista Hannah Horvath, una sorta di Bridget Jones alle prese con la sua impacciataggine e i suoi disturbi mentali, la serie TV ha visto anche il successo di un esordiente Adam Driver nei panni di Adam Sackler, uno dei principali ruoli maschili della serie.

3) Euphoria (2019 – )

Una sorta di remake americano e contemporaneo della serie TV britannica Skins, Euphoria sembra prendere con onore il testimone da quest’ultima per la continuità con cui tratta le tematiche legate ai disturbi alimentari e ai problemi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti, ai social, all’identità sessuale. La serie, distribuita da HBO, ha riscosso un grande successo fin dalla sua prima stagione facendo emergere il cast nella sua totalità con nomi divenuti ora celebri quali Zendaya, Hunter Schafer, Jacob Elordi e Sydney Sweeney. La serie è stata inoltre oggetto di discussioni sia per la morte prematura dell’attore Angus Cloud, interprete del personaggio di Fez centrale nella seconda stagione, e per il ritardo continuo della produzione della terza stagione ormai posticipata a oltranza.

2) Stranger Things (2016 – )

Tra le più amate e attese per la quinta stagione conclusiva, Stranger Things è una serie TV di genere horror fantascientifico scritta e realizzata dai fratelli Matt e Ross Duffer è ambientata nella cittadina americana di Hawkins negli anni ’80 in cui avvengono degli eventi sinistri che iniziano a sconvolgere i suoi abitanti. Il gruppo di amici adolescenti composto da Michael, Will, Lucas, Dustin, Max e Undici dovranno andare all’avventura per scoprire l’origine dei fatti mostruosi e degli omicidi che imperviano nella cittadina. La serie, con i suoi continui rimandi e riferimenti a giochi da tavola, canzoni rock e metal che procurano un vero revival degli anni ’80, è perfetta per chi vuole fare un tuffo indietro nel passato e rivivere ricordi dell’epoca.

1) Sex Education (2019 – 2023)

Di serie TV impegnate come questa non se ne aveva l’onore di vederle ormai da tempo. Il pregio di Sex Education, il prodotto britannico original Netflix, è infatti quello di portare sul piccolo schermo tematiche riguardanti il mondo degli adolescenti, la pubertà, la sessualità, i problemi legati all’identità, disturbi sessuali e fisici, con un filtro totalmente leggero nel senso di spensierato e realistico ma al contempo mantenendo l’impegno e la serietà data a tali argomenti. La serie infatti si concentra sull’amicizia di due ragazzi, Otis ed Eric, che vanno a scuola da quando sono piccoli e cresciuti dunque insieme, arrivati ora al fatidico momento delle superiori e che insieme elaborano una sorta di consulenza sessuale per i loro compagni in difficolta in quanto Otis è figlio di una sessuologa. Composta da 4 stagioni, la serie è terminata non lasciando l’amaro in bocca deludendo il pubblico, ma dando la giusta conclusione alla storia dell’amicizia così come a quelle d’amore rispettando una realisticità di fondo.