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In Time: come finisce? La spiegazione del finale del film con Justin Timberlake e Amanda Seyfried

In Time è un film thriller fantascientifico del 2011, ma come finisce? Il significato del finale
Spiegazione finale film In Time 2011

In Time è un film thriller fantascientifico del 2011 dalla durata di 109 minuti, diretto da Andrew Niccol e con protagonista Justin Timberlake, qui in compagnia di un’attrice alquanto nota quale è Amanda Seyfried. Questo lungometraggio è stato distribuito in Italia per la prima volta nel febbraio del 2012, e da allora in tantissimi si sono appassionati a questa affascinante storia, il cui mistero viene svelato quando il racconto si conclude: ma come finisce In Time? Di seguito la spiegazione del finale del film.

Come finisce In Time?

In questo film distopico le ore contano quanto i soldi nell’epoca contemporanea, per cui In Time finisce con Will Salas (Justin Timberlake) e Sylvia Weis (Amanda Seyfried) che riescono a rubare dal conto del padre di quest’ultima un milione di ore, distribuendole poi alla popolazione impoverita. I due cominciano a contrastare il sistema oppressivo che controlla la distribuzione del tempo infiltrandosi nella banca centrale per trasferire, con l’aiuto di Borel, un milione di ore su un conto anonimo.

In seguito il tempo viene distribuito equamente causando uno sconvolgimento sociale, e parallelamente si vede Raymond Leon, l’agente del tempo interpretato da Cillian Murphy, togliersi involontariamente la vita nel momento in cui ha esaurito il suo tempo. Nel finale Will e Sylvia proseguono la loro missione attaccando altre banche del tempo, e si intuisce allora la volontà dei protagonisti di far crollare integralmente il sistema.

In Time: la spiegazione del finale

Il finale di In Time evidenzia alcuni temi storici fondamentali riflettendo ciascuno in un futuro distopico. Si tratta in particolare della lotta contro il sistema oppressore e la disuguaglianza sociale causata da quest’ultimo, e l’ultima scelta di Will e Sylvia dimostra quanto sia importante resistere contro l’ingiustizia per perseguire una speranza futura. Infatti, la vita non può essere monopolizzata da pochi, e il tempo dietro ogni esistenza è qualcosa di sacro che va preservato. La morte di Raymond Leon, a tal proposito, enfatizza l’ingiustizia del corrente ordine sociale in In Time.