Cerca
Close this search box.

I migliori film con John Malkovich

John Malkovich è uno degli attori americani più importanti degli ultimi decenni ed ha preso parte a numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lui?
John Malkovich, i migliori film con l'attore

Nato nel 1953, John Malkovich è uno degli attori americani più conosciuti in ambito internazionale, anche perché ha preso parte a numerosi film piuttosto rinomati. Ha lavorato con registi italiani come Gabriele Salvatores e Bernardo Bertolucci, oltre che con la regista Liliana Cavani, nonché con una delle cineaste di maggior spicco al mondo, ossia Jane Campion. Malkovich nel corso della sua carriera ha ricevuto due nomination agli Oscar nella categoria dedicata al miglior attore non protagonista, una ai Golden Globe, una ai BAFTA, una ai David di Donatello e, per concludere, è stato candidato tre volte agli Emmy vincendone uno nel 1986 per lo speciale televisivo Morte di un commesso viaggiatore. Dato che, come anticipato, ha interpretato numerosi ruoli nella sua vita, quali sono i migliori film con John Malkovich?

10) Il ladro di orchidee (2002), di Spike Jonze

Il cameo di John Malkovich in Il ladro di orchidee è sensazionale perché l’attore interpreta se stesso e aggiunge un certo tocco di classe al fattore metacinematografico del film di Spike Jonze, estendendo il surrealismo dell’atmosfera. La sua performance è eccentrica, creativa e funzionale a quelle che sono le difficoltà provate dal protagonista interpretato da Nicolas Cage, arricchendo questo lungometraggio con fascino e bizzarra autoreferenzialità.

9) Educazione siberiana (2013), di Gabriele Salvatores

Tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, Educazione Siberiana segna l’inizio di una seconda fase nella carriera del regista italiano Gabriele Salvatores – premio Oscar per il miglior film straniero nel 1999 con Mediterraneo – dove egli tenta di evolvere la propria filmografia e sperimentare, riuscendoci però solamente a metà. In questo senso, per quanto difettoso, il film del 2013 è sicuramente uno dei punti più alti tra le sue opere degli anni 2000 ed il motivo fondamentale è uno ed uno solo: l’interpretazione di John Malkovich. Per quanto egli non sia il protagonista assoluto, la sua performance è magnetica, glaciale come i luoghi in cui la pellicola è ambientata, una goduria per gli occhi.

8) Le stagioni del cuore (1984), di Robert Benton

Per John Malkovich, il primo ruolo cinematografico arriva nel 1984 e lo si può tranquillamente definire un debutto col botto. Le stagioni del cuore è infatti uno dei film più noti e premiati di Robert Benton, regista statunitense oggi purtroppo dimenticato ma che meriterebbe di essere riscoperto per il modo in cui ha segnato gli anni ’70 ed ’80 ed è stato influente nel cinema americano. L’opera in questione, ai 57esimi Academy Awards, fu candidato in 7 categorie (tra cui lo stesso Malkovich come attore non protagonista), trionfando in quelle per la miglior sceneggiatura originale e per la miglior attrice protagonista. Nonostante ad essere premiata sia stata Sally Field, l’interpretazione di Malkovich è grandiosa, memorabile e l’inizio di una carriera decennale che ha regalato ad ogni cinefilo un attore straordinario e gli anni ’80, in questo senso, sono stati probabilmente l’apice della sua filmografia.

7) Ritratto di signora (1996), di Jane Campion

Uno dei migliori film con John Malkovich è Ritratto di signora, lungometraggio storico diretto da Jane Campion dove l’attore veste i panni di un uomo seducente e al contempo manipolatore. Si tratta di uno dei migliori ruoli di Malkovich perché il suo Gilbert Osmond è un grande calcolatore, ragion per cui i suoi sguardi sono glaciali e incutono il giusto timore, mentre per altri versi riesce persino a costruire una raffinatezza inquietante. L’attore ha dato vita ad un antagonista complesso, da un certo punto di vista odioso siccome vuole controllare la vita di Isabel Archer (Nicole Kidman) soprattutto sul piano psicologico. Malkovich ne trasmette in pieno l’ipocrisia e il narcisismo, generando così una tensione emotiva costantemente minacciosa.

6) Nel centro del mirino (1993), di Wolfgang Petersen

In Al centro del mirino John Malkovich rende Mitch Leary, killer ed ex agente della CIA, un villain a dir poco memorabile. Infatti, l’antagonista del film è bieco, calcolatore, eppure riesce a comportarsi come un individuo calmo e composto anche quando si trova di fronte situazioni al cardiopalma. Ciò lo rende chiaramente un personaggio funzionale al racconto, spaventoso e astuto, ecco perché Malkovich è abilissimo nel rendere giustizia al suo genio e alla sua follia, tant’è che è stato nominato agli Oscar per questo ruolo. Inoltre, c’è da dirlo, in coppia con Clint Eastwood è riuscito a tirar fuori davvero il meglio di sé sul piano dell’intensità.

5) Il gioco di Ripley (2002), di Liliana Cavani

Se gli anni ’80 hanno segnato il suo debutto cinematografico, nel 2002 John Malkovich è ormai un attore affermato in tutto il mondo. Liliana Cavani lo chiama dunque per recitare in Il gioco di Ripley, tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith da cui, negli anni precedenti, erano stati realizzati lungometraggi come L’amico americano di Wim Wenders (1977) e Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella (1999), oltre alla recente Ripley, serie tv Netflix in cui lo stesso Malkovich compare in un meraviglioso cameo. Il gioco di Ripley è l’ultimo acuto nella carriera della regista italiana, che gode però di una straordinaria interpretazione di un John Malkovich statuario, ormai totalmente consapevole dei propri mezzi e del ruolo che ricopre nella storia della settima arte.

4) Essere John Malkovich (1999), di Spike Jonze

Tra i migliori film con John Malkovich non può che figurare Essere John Malkovich, perché come nel caso del cameo nel successivo Il ladro di orchidee l’attore, con genuina autoironia, offre una versione surreale di se stesso. La sua performance qui è umoristica, tridimensionale, indimenticabile perché coniuga la comicità con l’inquietudine fino ad arrivare ad esplorare e infine a parodiare la propria immagine pubblica di celebrità. Le sequenze con l’attore sono spettacolare sia visivamente che emotivamente, ragion per cui questo è senza alcun dubbio uno dei ruoli di maggior successo nell’arco della sua lunga carriera.

3) Ombre e nebbia (1992), di Woody Allen

Interpretazione complessa e proprio per questo affascinante quella di John Malkovich in Ombre e nebbia di Woody Allen. Si tratta di uno dei migliori film con l’attore perché qui riesce a caricare la sua performance al punto tale da manifestare esternamente ciò che il Clown, il personaggio che interpreta, nasconde in se stesso. Questo alto livello di introspezione è reso emotivamente d’impatto da John Malkovich, che in maniera sottile e al tempo stesso decisa rende giustizia all’alienazione vissuta in prima persona dal Clown, un artista di circo tormentato e minacciato, come il resto del mondo, da un ambiguo strangolatore. L’umanità di questo personaggio e la sua ammaliante stranezza vengono perfettamente bilanciate da Malkovich, il quale contribuisce al meglio a infondere un’aura di surrealismo, lasciando emergere paura e incertezza.

2) Il tè nel deserto (1990), di Bernardo Bertolucci

Con buona pace di Gabriele Salvatores e Liliana Cavani – precedentemente citati all’interno di questa classifica – la collaborazione più importante nella carriera di John Malkovich con un regista italiano è indubbiamente quella con Bernardo Bertolucci. Il tè nel deserto è infatti uno dei suoi più grandi capolavori, un’opera oggi piuttosto dimenticata ma di un peso specifico enorme e che, da un certo punto di vista, è quella che meglio sa esprimere l’essenza del cinema del regista di Parma. Vittorio Storaro come direttore della fotografia, Mark Peploe alla sceneggiatura e Ryūichi Sakamoto per le musiche: una squadra perfetta che trova nell’interpretazione di uno strabordante John Malkovich la sua punta di diamante, la ciliegina sulla torta per una pellicola immortale.

1) Le relazioni pericolose (1988), di Stephen Frears

Due anni prima di Il tè nel deserto, egli conclude i favolosi anni ’80 con un caposaldo della cinematografia mondiale. Al primo posto nella classifica dei migliori film con John Malkovich c’è infatti Le relazioni pericolose. Il film di Stephen Frears – tratto dall’omonimo romanzo di Choderlos de Laclos e dalla successiva opera teatrale di Christopher Hampton, qui sceneggiatore – ricevette 7 nomination ai 61esimi Academy Awards, portandosi a casa il premio Oscar nelle categorie miglior sceneggiatura non originale, miglior scenografia e migliori costumi. Glenn Close venne nominata e sconfitta da Jodie Foster per Sotto accusa ed anche Michelle Pfeiffer ricevette una candidatura – ma come non protagonista – venendo a sua volta superata da Geena Davis in Turista per caso.

Una pellicola dunque fondamentale anche nella storia di un premio che, però, peccò terribilmente nel non candidare la fenomenale interpretazione di Malkovich. Poco male, perché a restare nella storia non sono di certo i premi e la prova di John Malkovich è a dir poco fenomenale, una di quelle che lascia il segno, indimenticabile, dove il suo volto racconta mille storie diverse ed è talmente sfaccettato da instillare sempre un dubbio nello spettatore, incapace di convincersi appieno se il suo personaggio sia un buono o un cattivo, qualcuno da tifare e con cui empatizzare o contro cui andare. Ciò che è sicuro è che se Le relazioni pericolose è ormai parte della storia del cinema, tanto è dovuto all’attore nato a Christopher.