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I migliori film con Michael Keaton

Michael Keaton è uno degli attori americani più importanti degli ultimi decenni ed ha preso parte a numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lui?
Michael Keaton, i migliori film con l'attore

Nato a Coraopolis il 5 settembre 1951, Michael Keaton (all’anagrafe Michael John Douglas) è uno dei volti più noti all’interno del panorama cinematografico statunitense, attore poliedrico protagonista di alcuni dei più grandi cult degli ultimi decenni, egli ha vinto un Golden Globe per Birdman (2015) su 3 candidature, oltre ad una nomination agli 87esimi Academy Awards sempre per il film di Alejandro González Iñárritu – sconfitto a sorpresa da Eddie Redmayne in La teoria del tutto – ed una ai BAFTA. A livello televisivo, ha inoltre vinto un Emmy Award per Dopesick. Considerando la moltitudine di ruoli ricoperti, quali sono i migliori film con Michael Keaton? A seguire, la classifica.

10) The founder (2016), di John Lee Hancock

La sua presenza in classifica potrebbe sorprendere, eppure sembra più che meritata. Il successo di Birdman rilanciò completamente la carriera di Michael Keaton che, di lì a poco, si guadagnò un posto in diverse pellicole di grande rilevanza. The founder è tutt’altro che un capolavoro, ma è quasi un manifesto per un certo modo di fare cinema statunitense e si regge totalmente sulla sua interpretazione da veterano, da attore che era finito nel dimenticatoio e che si è rialzato e la sua performance dà proprio la sensazione che egli sia felice di fare ciò che sta facendo e per cui il pubblico lo ha sempre amato. Basta per una decima posizione.

9) Il processo ai Chicago 7 (2020), di Aaron Sorkin

Pur comparendo poco in Il processo ai Chicago 7, l’ex Procuratore Generale degli Stati Uniti interpretato da Michael Keaton è talmente potente da risultare memorabile, proprio perché si tratta di una performance carismatica il necessario per ciò che richiede il personaggio. La testimonianza di Ramsey Clark in tribunale durante il processo rivela le profonde ingiustizie mosse ai danni dei 7 da cui il film trae il suo titolo, dunque è letteralmente cruciale per la continuità narrativa del lungometraggio di Aaron Sorkin. Michael Keaton trasmette autorevolezza e bontà d’animo per quelle che sono le dinamiche legali e politiche presentate.

8) Jackie Brown (1997), di Quentin Tarantino

Nel 1997 arriva uno degli ultimi grandi ruoli prima di un lungo declino, grazie al ruolo di Ray Nicolette in Jackie Brown, terzo lungometraggio di Quentin Tarantino. Un capolavoro dove Keaton si esalta in mezzo ad un cast eccezionale – da Pam Grier a Samuel L. Jackson, da Robert De Niro a Robert Forster – e che non si trova più in alto in classifica solamente perché da non protagonista e con un minutaggio scarso rispetto ai titoli che verranno. Eppure, per quanto Tarantino sia conosciuto da ogni singolo amante del cinema, Jackie Brown è sempre il meno citato, dunque si spera che, oltre a riscoprirlo, i cinefili possano notare anche la grande prova attoriale di Michael Keaton.

7) Night shift (1982), di Ron Howard

Altra posizione che potrebbe sorprendere, ma Night shift è il primo vero ruolo su grande schermo per un Michael Keaton che, da subito, si dimostra pieno di energie e voglioso di emergere, cosa che infatti avverrà di lì a poco con un altro film che si trova più in alto in classifica. Nulla è perfetto ma tutto funziona in uno dei migliori film diretti da Ron Howard, regista prolifico che è scivolato più volte in carriera, ma ha anche diretto pellicole rimaste nella memoria di ogni cinefilo. Night shift è l’ennesima opera presente in questa Top10 che pochi citano ma che merita l’attenzione collettiva.

6) Soluzione estrema (1998), di Barbet Schroeder

Subito dopo Jackie Brown, ecco che arriva davvero quello che si potrebbe definire l’ultimo ruolo davvero rilevante nella carriera di Michael Keaton fino al successo del già più volte citato Birdman ed è interessante notare come, tolti i titoli (giustamente) più noti ed importanti che verranno trattati successivamente, la filmografia dell’attore statunitense è ricca di grandi interpretazioni in pellicole in realtà dimenticati. Soluzione estrema ne è un perfetto esempio. Per quanto possa apparire oggi un po’ invecchiata infatti, il film diretto dal grande Barbet Schroeder è uno dei migliori thriller degli anni ’90 e trova nei suoi protagonisti – insieme a Keaton, un Andy Garcia in rampa di lancio – un assoluto punto di forza. Grazie alla sua presenza scenica ed al suo volto unico, con una mimica facciale e dei gesti inconfondibili, qui Michael Keaton è eccezionale e Soluzione estrema entra di diritto tra le opere migliori cui l’attore abbia mai preso parte.

5) Il caso Spotlight (2015), di Tom McCarthy

Prima si sottolineava come il successo di Birdman avesse totalmente rilanciato la sua carriera. Ed infatti, solamente un anno dopo, Michael Keaton torna alla serata degli Oscar da protagonista. Se il film di Alejandro González Iñárritu si aggiudicò infatti 4 statuette su 9 candidature, Il caso Spotlight se ne portò a casa 2 su 6 nomination, ma pesantissime: miglior film e miglior sceneggiatura originale. Nessuna per Keaton dunque, che però regala una delle migliori interpretazioni in carriera, per quanto non da solista ma coadiuvato da un cast meraviglioso formato da Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Liev Schreiber e Stanley Tucci. Il lungometraggio di Tom McCarthy viene spesso dimenticato, nonostante meriterebbe un’attenzione maggiore, come la performance di Keaton che è statuaria.

4) Beetlejuice (1988), di Tim Burton

Uno dei migliori film con Michael Keaton è senz’altro il bizzarro, imprevedibile ed eccentrico Beetlejuice da cui il film prende il titolo. Si tratta di un personaggio incontrollabile la cui energia è contagiosa, e senz’altro Keaton è stato sublime nel trasmetterne l’irriverenza e il caos sia grazie alla sua performance scenica, avvalendosi di un trucco azzeccatissimo, e al suo gioco di espressioni umoristiche, creative. Non a caso ci si riferisce a Beetlejuice come ad uno dei personaggi maggiormente iconici nel cinema, e l’attore qui non solo fonda il mito di un protagonista, ma anche e soprattutto di un villain terrificante e paradossalmente irresistibile.

3) Batman (1989), di Tim Burton

Altro ruolo iconico per un’altra collaborazione di assoluto spessore con Tim Burton è ovviamente il Bruce Wayne alias Batman, nell’omonimo film dove il Cavaliere Oscuro si scontra con il Joker di Jack Nicholson. Ciò che differenzia le due personalità insite in uno stesso uomo è la vulnerabilità, poiché se l’eroe deve presentare – e lo fa con minuziosa precisione – una risolutezza stoica, il miliardario rimasto troppo presto orfano è invece vulnerabile. Keaton è perfetto a bilanciare il tormento dell’uomo pipistrello con il misterioso fascino emanato da Bruce Wayne, ragion per cui riesce a definire un tono più cupo all’interno del film in contrapposizione con l’esaltata follia del villain.

2) Batman – Il ritorno (1992), di Tim Burton

Quanto descritto in precedenza è ancor più accentuato dall’attore in Batman – Il ritorno, sequel diretto da Tim Burton dove Michael Keaton riprende il costume del Cavaliere Oscuro evidenziando e approfondendo maggiormente le sue lotte interiori. Il dover proteggere Gotham in opposizione ai suoi personalissimi desideri crea una spaccatura lapalissiana nella personalità del protagonista, e Keaton con fare introspettivo ne rivela la solitudine e la spiccata determinazione. Inoltre, la chimica che si intravede tra lui e Michelle Pfeiffer nel ruolo di Catwoman, così come con Danny DeVito che interpreta il Pinguino, aggiunge una complessità e un dinamismo davvero invidiabile nell’ambito dei cinecomics.

1) Birdman (2014), di Alejandro González Iñárritu

Il miglior film con Michael Keaton è il sensazionale Birdman, dove veste i panni di un attore famoso che però ha una carriera in declino dopo che ha interpretato un supereroe iconico. Come molti potrebbero giustamente pensare la scelta di assumere Keaton è azzeccatissima proprio perché anche lui ha interpretato Batman negli omonimi cult di Tim Burton, e il suo Riggan Thomson appare allora metacinematografico, sincero, coinvolgente e al contempo profondamente malinconico. Keaton riflette parallelamente sulla sua stessa carriera e lo fa con ironia e quella sana vulnerabilità finalizzata ad esprimere le ansie, le insicurezze e le aspirazioni del personaggio. Mai come prima d’ora, in Birdman Michael Keaton si rivela bilanciatissimo nei momenti drammatici come in quelli comici, e rende allora giustizia ad un protagonista umanamente complesso come Riggan.