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I migliori film con Winona Ryder

Winona Ryder è una delle attrici più note di Hollywood ed ha preso parte a numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lei?
Winona Ryder, i migliori film con l'attrice

Nata a Winona il 29 ottobre 1971, Winona Ryder (all’anagrafe Winona Laura Horowitz) è una delle attrici statunitensi più conosciute all’interno del panorama cinematografico internazionale, che vede esplodere la propria carriera tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, scomparire dalle scene per un periodo e tornare col botto – anche se su piccolo schermo – con Stranger Things. Candidata a due premi Oscar ed un BAFTA, l’attrice ha vinto un Golden Globe su 3 candidature nel 1991, grazie alla sua interpretazione in L’età dell’innocenza di Martin Scorsese. Lavora da decenni nel mondo della settima arte, ma quali sono i migliori film con Winona Ryder? A seguire, la classifica.

10) La casa degli spiriti (1993), di Billie August

Dopo il successo di L’età dell’innocenza – che le valse un Golden Globe come miglior attrice non protagonista – ed a seguire quelle che sono state a tutti gli effetti le migliori pellicole cui ha preso parte in carriera, Winona Ryder decide di accettare il ruolo di Blanca Trueba in La casa degli spiriti, lungometraggio diretto dal premiatissimo Billie August e tratto dall’omonimo romanzo di Isabel Allende. Ancora nei panni della non protagonista, Ryder regala comunque una performance di tutto rispetto al fianco di artisti del calibro di Meryl Streep, Glenn Close, Jeremy Irons, Antonio Banderas e Vanessa Redgrave, senza minimamente sfigurare. Un titolo poco citato che però merita la menzione.

9) Celebrity (1998), di Woody Allen

Uno dei migliori film con Winona Ryder è Celebrity di Woody Allen, dove lei interpreta una giovane attrice che aspira al successo. Nonostante ciò, la Nola della Ryder è molto insicura di sé, e quindi da questa interpretazione emerge alla grande, con vivacità e magnetismo, lo squilibrio interno causato dalla combinazione di vulnerabilità e ambizione. Nola è alquanto complessa, affascinante, contradditoria, e perciò la Ryder è splendida nel mostrare sia il suo lato fragile che quello più audace, coraggioso. Inoltre, la chimica con Kennet Branagh rende le sequenze del film dinamiche e immersive, aggiungendo una tridimensionalità emotiva letteralmente indimenticabile.

8) Autumn in New York (2000), di Joan Chen

Struggente storia d’amore quella nel film Autumn in New York, dove una Winona Ryder con fare delicato riesce a infondere un’aura bilanciata tra la commozione e la gioia di vivere. La sua Charlotte Fielding si innamora di un uomo più grande di lui, interpretato da Richard Gere, ma avendo una malattia terminale la situazione appare complessissima. Il rapporto tra i due è palpabile, sincero e dolce, con la Ryder che qui bilancia la fragilità fisica di Charlotte con una forza interiore invidiabile. C’è poco da aggiungere, questo personaggio è ad oggi memorabile anche e soprattutto grazie all’attrice in questione.

7) Taxisti di notte (1991), di Jim Jarmusch

All’apice della propria carriera, Winona Ryder prende parte ad uno dei lungometraggi migliori ed allo stesso tempo meno citati di Jim Jarmusch – autore statunitense allo stesso tempo tra i più noti e defilati del panorama cinematografico internazionale – ovvero Taxisti di notte. All’interno di un ricco cast con, tra gli altri, Roberto Benigni, Winona Ryder non ricopre un ruolo da protagonista, ma è perfettamente in parte ed è uno degli ingranaggi che permettono a questa macchina di arrivare a destinazione e ritagliarsi, a suo modo, uno spazio nella storia della settima arte.

6) A scanner darkly (2006), di Richard Linklater

I primi anni 2000 segnano un quasi inevitabile declino nella carriera di Winona Ryder, dopo i fasti del decennio precedente e degli ultimi anni ’80. Nonostante questo però, nel 2006 arriva un titolo che è invece sempre importante citare, di una delle punte di diamante del cinema americano, ovvero Richard Linklater. A scanner darkly è un film che solo lui poteva immaginare di realizzare e di farlo in questo modo, con un’animazione incredibile e per certi versi mai vista, allo stesso tempo sobrio e fuori di testa. Ancora una volta, il ruolo di Ryder non è da protagonista assoluta ma, di nuovo, si sposa alla perfezione con il resto del cast, formato da grandi attori come Keanu Reeves, Robert Downey Jr. e Woody Harrelson.

5) Beetlejuice (1988), di Tim Burton

Lydia Deetz è una teenager gotica molto introversa che nutre una profonda ammirazione per il mondo del macabro. Nel Beetlejuice di Tim Burton Winona Ryder è iconica, cattura alla grande la malinconia e la curiosità del giovane personaggio, il quale è sì eccentrico, ma viene reso dall’attrice autentico e simpatico al di là dell’aspetto poco convenzionale. Si tratta di uno degli emarginati presenti da sempre nella filmografia del noto regista, e a sorpresa la Ryder riesce a sfoggiare una performance scenica e impattante che contribuisce a creare l’atmosfera sia dark che comica del film, ecco perché è un unicum nella sua carriera – da questo punto di vista – che ha portato Lydia ad essere amata.

4) Edward mani di forbice (1990), di Tim Burton

Uno dei migliori film con Winona Ryder è certamente Edward mani di forbice, uno dei capolavori di Tim Burton dove l’attrice interpreta una ragazza dolce, popolare e al contempo fragilissima emotivamente quale è Jim Boggs. Insieme a Johnny Depp riesce a mettere in luce il sincero rapporto tra i due personaggi protagonisti, grazie al quale la ragazza riesce ad evolversi passando dall’essere una tipica adolescente ad una giovane donna abile nel vedere oltre le apparenze.

Tale crescita emotiva è suggerita gradualmente dalla Ryder, la quale sottolinea con estro quanto risulti intenso il suo primo amore e quanto l’abbia portata a soffrire al momento dell’inevitabile separazione. Kim è una figura in grado di elevarsi, è un personaggio fiabesco in un film dall’atmosfera (anche) fiabesca con cui gli spettatori empatizzano ben presto, e Winona Ryder ne ha catturato alla perfezione l’essenza sempre più tenera e delicatamente intelligente.

3) Ragazze interrotte (1999), di James Mangold

Winona Ryder chiude gli anni ’90 con uno dei film più ricordati della sua intera carriera. Per la regia di James Mangold, Ragazze interrotte è un cult generazionale dove l’attrice statunitense forma, insieme ad Angelina Jolie, una coppia semplicemente perfetta. La pellicola varrà alla seconda un premio Oscar ai 72esimi Academy Awards, ma la performance di Winona Ryder è altrettanto rilevante grazie al magnetismo dei suoi sguardi ed alla pericolosa innocenza che trasmette, prendendosi di diritto un posto sul podio di questa classifica.

2) Dracula di Bram Stoker (1992), di Francis Ford Coppola

Per quanto si possa sostenere che il regista che più di tutti ha segnato la carriera di Winona Ryder regalandole ruoli indimenticabili e perfettamente cuciti intorno a lei sia Tim Burton, i titoli di un’altra categoria che hanno dato l’idea che lei fosse davvero nell’élite delle migliori attrici al mondo, sono stati sostanzialmente due. Il primo di questi è Dracula di Bram Stoker, diretto da nientemeno che Francis Ford Coppola, mentre del secondo si parlerà a breve. Il protagonista è sì Gary Oldman, ma Winona Ryder interpreta il ruolo in maniera semplicemente perfetta, facendola passare quasi per una cosa semplice. Il gotico è il suo mondo e riuscire a tenere la scena così, in un’opera gigantesca di uno dei migliori registi nella storia della settima arte, non può che essere costantemente ricordata, citata ed elogiata.

1) L’età dell’innocenza (1993), di Martin Scorsese

In uno dei film più suggestivi e per certi versi unici nella filmografia di un gigante come Martin Scorsese, Winona Ryder ha dato agio a quello che è il suo ruolo più complesso e raffinato: la sua May Welland, giovane donna dell’alta società newyorkese del XIX secolo, ha un modo di essere differente da quanto mostrato esteriormente. Infatti, la Ryder è sottile e astuta nel mostrare l’innocenza e la grazia di questo personaggio evidenziandone però i connotati “da maschera”, poiché intimamente traspaiono invece la sua astuzia e la sua determinazione.

May è affascinante perché trattiene in sé numerose sfumature manifestate via via che il racconto scorre – e proprio attorno alla sua figura – arricchendo il film di tensione drammatica, specie quando osserva Newland Archer (Daniel Day-Lewis) e interagisce con lui. In L’età dell’innocenza un fine gioco di sguardi è messo in atto con una grandiosità attoriale notevolissima, ragion per cui Winona Ryder si dimostra caparbia e meravigliosamente all’altezza del ruolo più complicato della sua carriera.