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Z: vuole giocare, come finisce? La spiegazione del finale del film horror

Un film horror sicuramente molto coinvolgente, negli ultimi anni, è quello di Z: vuole giocare. Ma come finisce e qual è la sua spiegazione del finale?
Z: vuole giocare, come finisce? La spiegazione del finale del film horror

Il mondo horror si rinnova, anno dopo anno, attraverso una serie di film che permettono di ampliare le caratteristiche del genere, attraverso lungometraggi di diverso tipo. Tra questi, spicca, negli ultimi anni, il film horror Z: vuole giocare, film horror del 2019 dalla durata di poco più di 80 minuti, che vede una madre impegnata nel salvare suo figlio da un pericoloso amico immaginario, di nome Z, che potrebbe costituire un problema per tutta la famiglia. Come sempre, nell’ambito degli horror un elemento di grande rilievo è determinato dal finale di un film. Per questo motivo, vale la pena approfondire come finisce Z: vuole giocare e quale sia la spiegazione del finale del lungometraggio.

Come finisce Z: vuole giocare? Di che parla e le ultime scene del film

Come detto precedentemente, Z: vuole giocare spicca per una serie di caratteristiche, che hanno a che fare con la trama e con il finale del film. Vale la pena indicare innanzitutto la prima, nel riferimento anche a come finisce il lungometraggio horror del 2019. Si racconta di Beth e Kevin, una coppia piuttosto innamorata che ha un figlio di nome Josh: purtroppo, il bambino è piuttosto isolato e ha problemi nel creare nuovi amici. Per questo motivo, il bambino crea un amico immaginario, di nome Z, che inizia a destare qualche preoccupazione alla famiglia quando, una notte, i due genitori sentono dei rumori al piano di sopra.

Tuttavia, il comportamento di Josh inizia a cambiare, dal momento che il bambino è sempre più violento e diventa ossessionato dal suo amico immaginario. Beth, pertanto, decide di portare il bambino da uno psichiatra, che le dice di non preoccuparsi dal momento che si tratta di un momento passeggero, determinato dalla fervida immaginazione del bambino. Ma sembra esserci qualcosa di più.

La spiegazione del finale di Z: vuole giocare

A questo punto, si può procedere con la spiegazione del finale di Z: vuole giocare. Beth decide di fornire degli psicofarmaci al bambino per tentare di arrestare la violenza di Josh, ma ciò peggiora soltanto la situazione e, nel mentre, la donna è occupata anche da sua madre, gravemente malata, e da sua sorella, che non riesce ad aiutarla in nessun modo. Ad un certo punto del film, Beth vede improvvisamente Z, una creatura alta e terrificante che sembra essere demoniaca: non è la prima volta, così come scopre la donna, che questa appare e perseguita qualcuno della sua famiglia, dal momento che Z era anche l’amico immaginario di Beth da bambina, così come le viene detto dallo psichiatra.

In quel caso, la donna era stata curata con dei farmaci che le avevano cancellato completamente la memoria ma, adesso, Beth è sempre più convinta che Z esista davvero. Nel cercare una soluzione, la donna tenta addirittura il suicidio, per uccidere con sé Z e salvare la vita di suo figlio: tuttavia, questo atto non ha effetto, dal momento che la donna resta in uno stato di quasi paralisi, con la sorella che inizierà a prendersi cura di lei e di suo figlio. Ridotta a un vegetale, il film sembra volerci dire che Beth ha così intrappolato Z nel suo corpo, salvando Josh, o che semplicemente la creatura è in attesa di trovare una nuova vittima.