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Dostoevskij: come finisce? La spiegazione del finale della serie tv dei fratelli D’Innocenzo

Dostoevskij, serie tv diretta dai fratelli D’Innocenzo, ha un epilogo molto significativo. Ma come finisce?
La spiegazione del finale di Dostoevskij

La nuova serie tv dei fratelli D’Innocenzo Dostoevskij con protagonista Filippo Timi, ha una sequenza conclusiva molto coinvolgente ma forse non inaspettata visto il resto della serie. Ma come finisce Dostoevskij dei fratelli D’Innocenzo?

Come finisce Dostoevskij? Le ultime scene del film

Sulle battute finali della serie tv, Enzo dopo le sue intricate investigazioni riesce a risalire all’identità di Dostoevskij che, contrariamente a quanto ritenuto per tutto il corso dell’opera da parte dei protagonisti, si rivela essere una donna. Dopo una sparatoria avvenuta nella casa del commerciante di armi che viene rintracciato da Enzo, avviene lo scontro finale tra il detective e la killer, alla fine del quale il protagonista investe con la sua macchina la donna. Fatto questo tenta di mantenere in vita l’assassina per farle scrivere su un foglio una delle sue lettere, al fine di dimostrare in modo inconfutabile la sua vera identità. Tuttavia a seguito di una violenta colluttazione Enzo uccide la serial killer e a questo punto avviene il colpo di scena della serie tv, con il detective che decide di essere l’erede di Dostoevskij, diventando a sua volta un assassino seriale.

Nelle ultime scene della serie tv la figlia Ambra insieme al capo di Enzo setacciano il fiume alla ricerca del suo cadavere, ignari della sua nuova identità.

La spiegazione del finale di Dostoevskij

Il colpo di scena finale della serie tv è organico rispetto alla storia che viene raccontata e suggerito fin dai primi minuti della serie tv. L’avvicendarsi di Enzo alla figura di Dostoevskij viene continuamente suggerito nel corso della serie tv dalla sua insana ossessione per gli scritti del killer che finisce persino per citare a memoria, quasi diventino la sua personale Bibbia. Inoltre l’investigatore nelle ultime puntate comincia a privarsi di tutti i suoi beni materiali, finendo per rinunciare anche alla sua stessa abitazione, suggerendo in questo modo come sia pronto a passare a miglior vita oppure a una diversa vita. Il dramma di Enzo nel corso di tutta la serie tv è quello di non riuscire a comunicare compiutamente i suoi demoni interiori e di essere costretto a girovagare in cerca di aiuto nella speranza che qualcuno colga la sua disperazione interiore. La sua “trasformazione” in serial killer diventa per lui una possibilità di esprimersi, attraverso le lettere da lui in precedenza così minuziosamente studiate.

Questo aspetto viene richiamato esplicitamente (forse troppo) dal suo più giovane collega che fornisce una spiegazione psicologica alla figura di questo sconosciuto killer. Se dunque per Enzo si prospetta non una fine ma un altro terribile inizio, per la figlia Ambra invece la ricerca del corpo del padre potrebbe rivelarsi essere l’inizio di una nuova presa di coscienza finalizzata a cambiare radicalmente il proprio stile di vita. Non a caso la passeggiata finale con il capo di Enzo (la figura paterna di cui avrebbe sempre necessitato) rappresenta il principio di un nuovo percorso, segnato da una ritrovata pace (come simboleggiato dalle cristalline acque del fiume che scorre di fianco ai personaggi).