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Easy Rider: cinque curiosità che (forse) non sapevi sul film

Easy Rider è considerato come uno dei film più importanti di sempre nella storia del cinema: non tutti conoscono, però, alcune curiosità a proposito del film di e con Dennis Hopper.
Easy Rider: cinque curiosità che (forse) non sapevi sul film

Diretto e interpretato da Dennis Hopper, con le interpretazioni di Peter Fonda e di Jack Nicholson, Easy Rider è sicuramente uno dei film più importanti di sempre, non soltanto nella rappresentazione di un clima storico e sociale che si ascrive alla cultura hippie, ma anche nella resa di un vero e proprio cambiamento nell’ambito della storia del cinema. Il road movie, vincitore del premio come migliore opera prima al Festival di Cannes del 1969 e due volte candidato agli Oscar (sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista) rappresenta un vero e proprio spartiacque nella storia del cinema è uscito in sala per la prima volta il 14 luglio del 1969; di seguito, in occasione di questa data, vengono indicate cinque curiosità che (forse) non sapevi sul film.

Il film portò Jack Nicholson a continuare a recitare

Probabilmente uno dei più grandi meriti di Easy Rider risiede nell’aver permesso, a Jack Nicholson, di continuare a recitare nella sua carriera. Il celebre attore aveva intenzione di dedicarsi soltanto alla regia, dopo aver interpretato dei ruoli, spesso in collaborazione con Roger Corman. La prima candidatura agli Oscar, per l’attore, avvenne proprio in virtù della sua resa nel film di Dennis Hopper e, da quel momento, la carriera di Jack Nicholson è stata in crescendo, con i tre Oscar vinti nel 1976, 1984 e 1998, oltre che con alcuni ruoli che hanno fatto la storia del cinema.

Le luci della scena dell’LSD

In un film che racconta il clima di libertà della cultura hippie, sembra che Dennis Hopper si prenda diverse licenze anche dal punto di vista tecnico che, però, sono diventate parte del grandissimo successo del film in questione. Uno dei problemi di Easy Rider, la cattiva esposizione della pellicola alla luce del sole durante la scena dell’LSD, è stato gestito con grande furbizia, proprio per tentare di restituire quel senso di estraniazione che la scena voleva offrire. Insomma, da un problema tecnico è stato possibile costruire una scena di grande intelligenza.

Gli eccessi sul set di Easy Rider

Probabilmente, tra le cinque curiosità che (forse) non sapevi su Easy Rider, questa è la più nota: il film non fu libertino soltanto nel messaggio che voleva comunicare, ma anche nel meccanismo stesso delle riprese e degli eccessi sul set, che spesso sono stati raccontati e descritti come, effettivamente, smodati. Gli attori hanno fumato marijuana per la maggior parte del tempo e molte delle riprese vedono gli effetti di questo consumo tra gli attori: in alcune scene, infatti, Jack Nicholson biascica e ride costantemente, ma trattasi di una grande improvvisazione che è stata mantenuta dal regista.

L’improvvisazione del film

A proposito di improvvisazione: gran parte di ciò che si vede nel film, soprattutto in termini di dialoghi, non era previsto dalla sceneggiatura, che fu soltanto abbozzata affinché la costruzione della maggior parte delle scene potesse essere libera. Gran parte dei dialoghi, insomma, è totalmente improvvisata da parte degli attori e ciò permette di restituire ancor più quel clima hippie di cui il film è intriso.

Il sequel del film

Ultima tra le cinque curiosità che (forse) non sapevi su Easy Rider riguarda il suo sequel. Trattasi di Easy Rider: The Ride Back del 2012, diretto da Dustin Rikert, con Chris Engen, Sheree J. Wilson, Jeff Fahey, Michelle Borth, Rance Howard, Lauralee Bell e Michael Nouri, che racconta di un eroe di guerra, Virgil Williams, gestore di un bar, che tenta di combattere il suo passato fatto di omicidi e di persone che hanno perso la vita, nonostante una vita tranquilla che tenta di proteggere a tutti i costi.