Distribuita su Netflix a partire dal 12 luglio 2024, in tutti i paesi in cui è attualmente attivo il servizio di streaming, Exploding Kittens è una nuova serie televisiva dalla durata di nove episodi, che adatta – in un formato classico da puntate di 25 minuti di media – il popolare e omonimo gioco di carte, in cui (come da titolo) ci sono gatti che esplodono. A dire il vero, una nuova versione del gioco, basata sulla serie, è in arrivo con una grande quantità di riferimenti visivi e culturali che verranno maggiormente compresi, e apprezzati, da parte del pubblico statunitense. A proposito della serie televisiva, però, di seguito si indica tutto ciò che da sapere a proposito di trama e recensione di Exploding Kittens.
La trama di Exploding Kittens: di che parla la nuova serie Netflix?
Prima di procedere con la recensione di Exploding Kittens, vale la pena sottolineare, innanzitutto, quale sia la trama della serie su Netflix. Dopo aver dimenticato una pizza in forno che rischia di far incendiare tutto il Paradiso, Dio viene spedito sulla Terra sotto forma di gatto, così da ritrovare empatia nei confronti degli umani; un percorso simile avviene per Satana, che invece sembra aver smarrito il suo smalto in termini di malvagità. I due, tra avvicinamenti e scontri, tenteranno di portare a compimento il proprio progetto dialogando con una famiglia del territorio piuttosto disunita e in cui tutti, dal padre Marv ai figli, sembrano avere delle peculiarità piuttosto curiose.
La recensione di Exploding Kittens: una satira debole dai numerosi riferimenti alla cultura statunitense
Dio viene rispedito sulla Terra poiché troppo distratto in Paradiso, così da ritrovare il suo smalto: non è l’incipit di A volte ritorno di John Niven ma, in poche parole, ciò di cui parla Exploding Kittens, la nuova serie Netflix che adatta il popolare gioco di carte e che, allo stesso tempo, attinge da numerosi elementi che sono propri della cultura statunitense. Che si tratti di un bene o di un male, difficilmente uno spettatore non americano potrà cogliere tutto ciò che la serie comunica in termini di satira: si va dagli Imagine Dragons ai One Directions in campo musicale, passando per battute politiche, riferimenti ad Ellen, frasi simboliche sull’attualità e sulla televisione, in un potpourri totale sicuramente gradevole, anche se piuttosto stantio. L’espediente del contatto tra l’umano e la divinità, utilizzato per portare avanti una narrazione irriverente, non è certamente nuovo ed è per questo motivo che Exploding Kittens non innova, sotto questo punto di vista, soffermandosi su un racconto fatto di sketch e di motti di spirito, non allontanandosi poi troppo rispetto al puro prodotto da merchandising, che faccia sorridere lo spettatore e aumenti il desiderio di giocare a carte.
Nei nove episodi totali della serie si lascia spazio anche ad una piccola trama, che tenta di analizzare le dinamiche familiari: si passa da Marv, un uomo sempre sorridente e amante dei giochi da tavolo (nonostante una vita familiare apparentemente difficile) a Abbie, una donna che ha rinunciato all’esercito per mettere su famiglia e che mostra un grande potenziale nell’ammazzare vampiri e non solo; e poi i figli, colti nel loro disagio relazionale e in una crescita difficile fatta di bullismo, disprezzo altrui e volontà di essere oggetto dell’attenzione. In Exploding Kittens c’è tutta una sequela di elementi che fanno pensare ad un prodotto che viene destinato essenzialmente al pubblico adolescenziale, al quale si vuole lasciare irriverenza e ilarità, senza tuttavia mai cogliere davvero nel segno in termini di satira, a causa di atteggiamenti forse troppo blandi là dove c’era bisogno, invece, di calcare maggiormente la mano. In questo senso si possono leggere quegli umorismi fini a se stessi, che a dire il vero abbondano nella serie, in cui Exploding Kittens vorrebbe quasi riprendere – pur fallendo miseramente – quel clima di rottura che è stato per anni molto apprezzato in un prodotto strutturalmente, e per target, simile come Rick & Morty.
Con una buona animazione di fondo e con qualche momento che strappa anche delle risate, non si può dire che la serie televisiva sia del tutto fallimentare: eppure, nonostante la durata relativamente breve della serie, si ha l’impressione di tempi fin troppo dilatati e di uno sfilacciamento eccessivo, prima del gran finale atteso con tanto di ibrido Dio-Satana, che non giova al ritmo generale della serie. In attesa di un futuro che sembra essere piuttosto scontato, in ogni caso, si potrà tentare un primo approccio al mondo dei gatti tuttofare dell’universo di Exploding Kittens.
