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Infernal Affairs / The Departed: le principali differenze tra i due film

L’acclamato The Departed – Il bene e il male di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Matt Damon protagonisti, è il remake di Infernal Affairs del 2002. Ma quali sono le principali differenze tra i due film?
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Il film del 2002 Infernal Affairs è il primo capitolo di una trilogia diretta sempre dalla coppia formata da Andrew Lau e Alan Mak. Un’opera che porta enorme prestigio al cinema di Hong Kong e che ha saputo anche raggiungere le coste statunitensi, con The Departed di Martin Scorsese che ne rappresenta infatti il remake hollywoodiano. Ma quali sono le loro differenze?

Di cosa parla Infernal Affairs, il film di Andrew Lau e Alan Mak

A partire dagli anni ’90, dopo un passato da direttore della fotografia per grandi registi come Ringo Lam e Wong Kar-wai, l’autore di Hogn Kong Andrew Lau ha collezionato un gran numero di titoli importanti che, soprattutto, hanno contribuito a dare nuova luce al genere definito hard boiled. Tra questi vi è ovviamente la saga di Infernal Affairs, che trova il suo primo film nel 2002 con protagonista un eccezionale duo attoriale come Tony Leung ed Andy Lau.

La trama dell’opera diretta da Andrew Lau e Alan Mak segue la guerra, colpo su colpo, tra la polizia ed una potente organizzazione criminale che vede in Hong Kong il campo di battaglia. Tuttavia, quella mostrata da Infernal Affairs è una vera e propria questione di nervi, dove lo spionaggio guiderebbe la strategia del conflitto da ambo le parti. Il poliziotto Chan (interpretato da Tony Leung) è infatti un infiltrato sotto copertura nell’organizzazione gestita da Hon Sam mentre, contemporaneamente ed in maniera speculare, il giovane criminale Lau inizia a salire di rango all’interno della polizia.

La grigia e plumbea atmosfera di Infernal Affairs, coordinata con un montaggio calzante e dinamico che mantiene il ritmo ad alti livelli, permette di inquadrare al meglio questa storia che si dirama appunto per le vie dell’hard boiled. Un’indagine coinvolgente ed esaltante che segue il tormento dei due protagonisti, per un’analisi socio-politica sulle opportunità della vita restituite dall’ambiente nel quale si viene cresciuti.

Una trama che potrebbe sembrare familiare al grande pubblico, quella di vedere un poliziotto all’interno della mafia ed allo stesso tempo un criminale nella polizia, perché appunto da Infernal Affairs è nato 4 anni dopo il The Departed di Martin Scorsese. Quest’ultimo è infatti remake hollywoodiano del titolo cantonese, che presenta una profonda similitudine con film diretto da Andrew Lau e Alan Mak, mantenendo tuttavia alcune differenze tra i due titoli.

Le differenze tra Infernal Affairs e The Departed

Quando si tratta di remake è ovviamente naturale che tra i due titoli si crei un profondo legame, partendo appunto dallo stesso soggetto. Ma il senso di realizzare un rifacimento, di un precedente film, sta proprio nel voler improntare delle proprie differenze da parte dell’autore, per poterne prendere comunque ed artisticamente le dovute distanze.

Dal punto di vista narrativo, tuttavia, Infernal Affairs e The Departed sono per la maggior parte estremamente simili, ma non totalmente. Si vuole innanzitutto evitare di sottolineare come i due film abbiano, per forza di cose, una produzione completamente diversa per quanto concerne l’ambientazione (che influisce anche sul messaggio socio-politico dell’opera, Hong Kong da una parte Boston dall’altra), il cast scelto ed il successo ottenuto in termini principalmente di riconoscimenti ufficiali.

Le differenze principali tra Infernal Affairs e The Departed, tuttavia, non solo si rivolgono agli aspetti narrativi, ma anche e soprattutto ai rispettivi personaggi. Da quest’ultimo punto di vista, infatti, oltre ad una gestione molto diversa dei rispettivi personaggi femminili, discostante è anche l’attenzione riservata alle figure “paterne”. In The Departed il personaggio di Oliver Queenan e soprattutto del Costello di Jack Nicholson sono maggiormente presenti in scena in termini di peso specifico del loro valore sui due protagonisti, incarnando anche un archetipo sul rapporto putativo padre-figlio.

In Infernal Affairs, invece, l’attenzione è quasi tutta rivolta ai personaggi di Chan e Lau, con quest’ultimo che fa prevalere il suo pentimento, la sua evoluzione psicologica ed il suo riscatto personale, cosa che nella sua controparte nel personaggio interpretato da Matt Damon è quasi assente o almeno ridimensionata.

Prova di questo è infatti la grande differenza sulle conclusioni dei due film, che prima della fine tendono a rispecchiare quasi passo passo gli innumerevoli ed intricati sviluppi di trama. Entrambi i personaggi del poliziotto sotto copertura nell’organizzazione (Chan da una parte e Billy dall’altra) vengono uccisi ed il loro nome di poliziotto sotto copertura viene ristabilito, sfociando nel funerale commemorativo. Se dalla parte di Infernal Affairs, però, l’altra talpa mafiosa all’interno della polizia diviene il capro espiatorio definitivo per permettere a Lau di continuare la sua nuova vita all’interno della polizia (rispondendo al flashback che lo vedeva desiderare di aver preso una strada diversa), dalla parte di The Departed così non è.

La verità sulla faccenda viene infatti a galla, con il sergente Dignam che scopre la reale natura di Sullivan e lo uccide a sangue freddo. Con questo confronto tra finali si vuole, ovviamente, fare riferimento alla conclusione “ufficiale” di Infernal Affairs, dato che in Cina ed in Malesia si ha un finale alternativo. In questo Lau viene scoperto ed arrestato dalla polizia, con questa versione che risponderebbe a restrizioni politiche e sociali per il fatto che i criminali alla fine devono sempre essere puniti.