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Gold – La grande truffa: come finisce? La spiegazione del finale del film con Matthew McConaughey

Gold – La grande truffa è un film del 2016 con Matthew McConaughey, ma come finisce? Il significato del finale.
Spiegazione finale Gold - La grande truffa

Gold – La grande truffa è un film thriller e drammatico del 2016, diretto da Stephen Gaghan, la cui durata è di circa 120 minuti. Il protagonista del lungometraggio in questione è Matthew McConaughey, qui abbondantemente truccato per interpretare Kenny Wells, e Bryce Dallas Howard. In Italia il film è stato distribuito il 4 maggio 2017, mentre ai premi americani non ha riscontrato grande successo: l’unica nomination ottenuta è stata per la miglior canzone originale ai Golden Globe 2017. Gold – La grande truffa è ispirato al famoso scandalo della compagnia canadese Bre-X Minerlas, accusata di frode nel 1997: ma come finisce? Di seguito la spiegazione del finale del film con Matthew McConaughey.

Come finisce Gold – La grande truffa?

Gold – La grande truffa finisce con la dolorosa scoperta, dal punto di vista di Kenny Wells (Matthew McConaughey), della truffa da lui subita per mano di Micheal Acosta (Édgar Ramírez). Infatti, il deposito d’oro in Indonesia non è veritiera, e la società di Wells crolla per poi essere indagato dalla SEC. Chi scappa con l’oro è Acosta, il quale forse si è suicidato e ha mandato una lettera postuma con un assegno intestato proprio a Wells, che nel frattempo ha visto distruggersi i suoi sogni di ricchezza e potere. Nel finale Kenny Wells si trova in una situazione disperata e riflette sulle sue scelte errate, fintamente audaci e incredibilmente pericolose. L’avidità e la mancanza di scrupoli hanno distrutto lui e il suo “sogno americano”.

Gold – La grande truffa: la spiegazione del finale

A proposito di sogno americano, il finale di Gold – La grande truffa mette in risalto la sua complessità e i pericoli scaturiti dall’avidità insita in uomini come Kenny Wells, il quale è ossessionato dal desiderio di ricchezza ignorando tutti i segnali di pericolo circostanti. La truffa subita e il conseguente crollo della sua azienda sottolinea però come la disonestà porti a una conclusione negativissima; nonostante ciò, Wells si mostra determinato e, a fronte dell’umiliazione pubblica, cerca di rimettersi in sesto. Il finale del film critica il capitalismo e la cultura del profitto a tutti i costi, e le ultime inquadrature potrebbero anche star mostrando il protagonista ancora in preda alla volontà di arricchirsi: invece di determinazione, sarebbe allora cecità.