Articolo pubblicato il 25 Luglio 2024 da Vittorio Pigini
Ad essere stato reso noto è proprio il programma ufficiale dell’81a edizione del tanto atteso Festival del Cinema di Venezia, con l’edizione 2024 che potrà contare titoli in concorso come Joker: Folie à Deux, di Todd Phillips e Queer, di Luca Guadagnino. Inoltre, il direttore artistico della Mostra Alberto Barbera ha rilasciato diverse curiosità e retroscena nell’intervista curata da Deadline, la quale viene di seguito riproposta.
L’intervista ad Alberto Barbera sul Festival di Venezia 2024
Nuova avventura per il direttore Alberto Barbera, confermato alla guida del prestigioso Festival cinematografico anche per il 2025 e 2026, che si appresta a far vivere ad appassionati ed addetti ai lavori l’81a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Molti i titoli altisonanti presenti in Concorso quest’anno, come The Room Next Door di Pedro Almodóvar, Maria di Pablo Larraín e l’atteso sequel del grande successo raccolto da Joker del 2019.
I titoli altisonanti, tuttavia, riempiono anche la sezione del Fuori Concorso – come per il film d’apertura Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton o Broken Rage di Takeshi Kitano – ed il campo delle serie tv, con l’arrivo di Disclaimer di Alfonso Cuarón ed M – Il figlio del secolo di Joe Wright. Un tappetto rosso che promette ovviamente anche una prestigiosa passerella di Stelle, con Alberto Barbera che rivela all’intervista con Deadline diverse curiosità e retroscena sotto tutti gli aspetti organizzativi del Festival.
D: Stamattina ha detto che pensava che Joker 2 avrebbe sorpreso gli spettatori. Immagino che il sequel sia altrettanto, se non più, oscuro del primo…
BARBERA: Lo è. È la continuazione della storia, ma il film è completamente diverso dal primo. Se vi aspettate la stessa cosa in termini di violenza o altro, rimarrete sorpresi. Quando ho visto il film a Los Angeles all’inizio di febbraio eravamo in quattro o cinque nella sala di proiezione, compreso lo sceneggiatore Scott Silver, e siamo rimasti a bocca aperta, alla fine della proiezione. È un film più cupo
D: Ed è un musical…
BARBERA: È un musical distopico, o una sorta di musical. Penso che sia uno dei film più audaci, coraggiosi e creativi del recente cinema americano. E credo che confermi come Todd Phillips sia uno dei registi più creativi del momento.
D: Il trailer era davvero intrigante. Pensa che l’Academy risponderà positivamente al film?
BARBERA: Mi sorprenderebbe se così non fosse…
D: Stamattina ha detto che Daniel Craig si è “messo in gioco” con la sua interpretazione in Queer di Luca Guadagnino. Cosa intendeva dire?
BARBERA: Nei termini della sua interpretazione di un uomo gay, avvenuta in modo molto diretto e coraggioso, comprese un paio di scene di sesso piuttosto spinte. Penso che sia l’interpretazione della sua vita: lo stesso vale per Joaquin Phoenix in Joker 2. Sono due interpretazioni davvero eccezionali.
D: Sembra che la scaletta di quest’anno possa presentare alcuni progetti a sfondo sessuale…
BARBERA: Sì, aspetti di vedere Disclaimer [ride]. È un festival piuttosto intenso in termini erotici. Sono rimasto sorpreso. Dopo anni di assenza di sesso ed erotismo nei film, questa è una delle più grandi sorprese della programmazione di quest’anno: il tema prevalente del sesso e il numero di scene erotiche e di comportamenti sessuali.
D: È rinfrescante. È una novità. Molti progetti in streaming sono stati piuttosto asettici in questo senso… quali film della lineup pensa che si distingueranno per l’Academy?
BARBERA: Joker, Queer, Maria e [il film di] Almodóvar. Forse anche The Brutalist.
D: Come ci si è rapportati alle sequenze cantate in Maria?
BARBERA: Mi è sembrato che Angelina [Jolie] abbia cantato in playback le canzoni originali.
D: Stamattina ha detto che avremmo dovuto aspettare la seconda settimana del festival per vedere alcuni dei film più importanti…
BARBERA: Sì, è stata una questione di tempi e orari. Almodóvar, Joker e Queer saranno nella seconda metà del festival. Joker 2, ad esempio, sarà proiettato molto probabilmente mercoledì.
D: Quest’anno avete quattro serie davvero intriganti. E numerosi episodi di ciascuna serie…
BARBERA: Sì, ne mostreremo molti. Abbiamo cinque ore e mezza di Cuarón ed è la serie più breve che presentiamo. Ogni serie sarà “molto cinematografica” nella sua qualità.
D: Per quanto riguarda alcune delle mancanze, Conclave a tema papale era uno di quei film che alcuni si aspettavano…
BARBERA: Ciò è stato dovuto ad un conflitto di date…
D: Il Gladiatore 2 è mai stato un’opzione concreta?
BARBERA: No, non era pronto.
D: Potremmo vedere altri grandi film aggiunti al programma?
BARBERA: Domani vedrò un altro film.
D: Il film di Depp Modi era uno di quelli attesi per Venezia e, prima che fosse annunciato per San Sebastian, anche Emmanuelle. Immaginiamo che lei abbia visto quei film…
BARBERA: Non sarebbe giusto per me discutere di film che non sono qui…
D: Come sempre, avete un’ottima selezione di documentari. Il film russo Russians At War di Anastasia Trofimova sembra affascinante per il suo approccio critico all’invasione. Il festival dovrà garantire una maggiore sicurezza alla regista, visto il tema delicato?
BARBERA: La regista ha terminato il film in Canada e in Francia. Per quanto ne sappiamo, ha intenzione di presentare il film. Non abbiamo ancora parlato di sicurezza, ma sicuramente ne discuteremo.
D: Sapresti individuare un gioiello o una sorpresa per il Concorso?
BARBERA: Il film di Singapore, Stranger Eyes, di Yeo Siew Hua, è un film molto maturo e interessante, nonostante sia solo un’opera seconda.
D: C’era un po’ di ansia all’interno dell’industria in virtù del fatto che il nuovo governo italiano o il nuovo presidente della Biennale potessero cercare di esercitare un’influenza politica sul festival. Ha mai subito censure o direttive politiche da parte loro?
BARBERA: Niente di tutto ciò. Abbiamo lavorato molto bene ed io ho operato esattamente come prima…
D: Nessun problema quindi sulla serie di Mussolini, per esempio…
BARBERA: Assolutamente no… È basata su un libro molto popolare in Italia, comunque.