I film turchi stanno ottenendo sempre più successo, in campo televisivo e nelle piattaforme di streaming, grazie ad una serie di racconti interessano e a tirano il pubblico. Tra questi, c’è Annem, conosciuto anche con il sottotitolo di My Mother: trattasi di un lungometraggio drammatico del 2019 che era conta il rapporto tra madre e figlia, soprattutto in virtù di elementi quali il perdono, la vergogna, la crescita e tanto altro. Ma che parla Annem? Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come finisce e della spiegazione del finale del film turco.

Annem: di che parla? La trama del film turco

Prima cosa che c’è da sapere, relativamente ad Annem, interessa la trama, per scoprire anche di che parla il film turco. Ci racconta di Nazli, una giovane ragazza che si vergogna di sua madre e che vuole allontanarla dalla sua vita: la madre di Nazli, molto devota, cerca di fare di tutto per riavvicinarsi a sua figlia, compiendo qualsiasi sacrificio, ma ciò sembra non bastare. Il rapporto si incrina nel corso degli anni, soprattutto a seguito dell’ammissione all’università di Nazli, che permette lei di lasciare il villaggio natale e sua madre. Trascorso qualche anno e diventata ormai donna, la ragazza decide di riconciliarsi con la madre e di tentare di recuperare quel difficile rapporto che si è incrinato in passato.

Come finisce Annem? La spiegazione del finale del film

Detto ciò, è possibile indicare come finisce Annem e quale sia la spiegazione del finale del film turco. L’emozione e il tono drammatico che è stato osservato durante il film non cessa nel finale della pellicola, in cui si osserva finalmente la riconciliazione tra le due donne: nonostante il passato difficile, fatto di scontri, incomprensioni e sforzi vani, Nazli e sua madre riescono finalmente a perdonarsi a vicenda, liberandosi del passato e andando avanti, con la loro vita, serenamente. Insomma, il film non vuole raccontare una storia e basta, ma sembra voler ampliare il suo discorso con temi universali, relativi al perdono e alla riconciliazione, oltre che alla comprensione reciproca in un momento di grande negatività esistenziale.