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L’ultimo appello: come finisce? La trama e la spiegazione del finale del film con Gene Hackman

L’ultimo appello è un thriller del 1996 con Gene Hackman: ma qual è il significato del suo finale?
Come finisce L'ultimo appello, la spiegazione del finale

L’ultimo appello è un film di genere thriller risalente al 1996, diretto da James Foley e con un cast composto da attori di rilievo dove a primeggiare è Gene Hackman in un ruolo davvero memorabile. Si tratta di un lungometraggio basato sull’omonimo romanzo di John Grisham, e la cui durata è di circa 108 minuti; dato che è un prodotto che esplora abbondantemente alcuni dilemmi morali, è bene seguire con attenzione le vicende narrate fino alla loro conclusione definitiva. A tal proposito: di cosa parla e come finisce L’ultimo appello? Di seguito la trama e la spiegazione del finale del film.

Di cosa parla L’ultimo appello? La trama del film con Gene Hackman

Ambientato in Mississippi, L’ultimo appello mette al centro della trama un giovane avvocato di nome Adam Hall e il suo sentitissimo tentativo di salvare in ultimo appello suo nonno, il quale è interpretato da Gene Hackman. L’anziano è stato condannato a morte poiché è stato accusato di aver ucciso due bambini ebrei, e tra le altre cose è un membro del Klu Klux Klan ed è ormai in prigione da trent’anni.

Adam va a trovare suo nonno per conoscerlo per la prima volta ma scopre di aver di fronte un uomo pieno di rabbia, tutt’altro che pentito. L’obiettivo del protagonista è quello di scoprire i segreti dietro la sua famiglia poiché pari ci siano eventi oscuri che hanno spinto suo padre al suicidio. Indizio dopo indizio, Sam comincia a capire che forse il nonno non è stato incarcerato per qualcosa che ha effettivamente commesso: ma sarà davvero così?

Come finisce L’ultimo appello?

L’ultimo appello finisce con una vera e propria tragedia, in quanto sebbene Adam Hall abbia cercato per quasi tutti i 108 minuti del film di rimettere in discussione l’incarcerazione del nonno, confutando prove su prove relative all’omicidio dei due bambini, le sue mozioni per un rinvio dell’esecuzione vengono respinte da più tribunali, tra cui la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Dunque, nel finale suo nonno (Gene Hackman) viene giustiziato nella camera a gas e Adam deve fare i conti con il proprio fallimento.

L’ultimo appello: la spiegazione del finale

Dato che il nonno di Adam è stato condannato a morte, nonostante i tentativi davvero concreti di Sam di far luce su quanto accaduto anni prima portando numerose prove ai tribunali americani, il vecchio viene comunque fatto uccidere alla fine di L’ultimo appello. Ciò probabilmente è un evento scaturito principalmente da un fatto: si tratta di un razzista che ha fatto parte per anni del Klu Klux Klan, quindi a nessuna persona importa realmente di mantenerlo in vita, e a nessun funzionario governativo, avvocato o chicchessia importa della verità.

Il finale del film con Gene Hackman mostra comunque l’importanza del perdono, poiché si vede Sam stare accanto a suo nonno a dispetto di un passato a dir poco terribile e brutale, e nelle ultime inquadrature lo si vede costretto a fare i conti con un fallimento inequivocabile. Dunque, L’ultimo appello mette in evidenza il dilemma morale relativo alla pena di morte, alle conseguenze che comporta e le falle nel sistema giudiziario americano.