Recensione – House of the Dragon 2×06: Il Popolo

Tra nuove strategie e colpi di scena prosegue questa seconda stagione dello show televisivo targato HBO. Manca poco al tanto atteso finale di “House of the Dragon”.
House of the Dragon 2x06: Il Popolo

Articolo pubblicato il 27 Luglio 2024 da Andrea Boggione

House of the Dragon” è oramai arrivata alla sesta puntata di questa seconda stagione ed ora mancano solamente due episodi prima del tanto atteso gran finale. Lo show targato HBO porta in scena sul piccolo schermo un’altra serie di elementi importanti ai fini del racconto e del proseguo di questa storia che ruota intorno ai Targaryen, quegli eventi che hanno scritto e influenzato lo spirito ed il futuro di una delle casate più importanti della serie madre. Di seguito la trama e la recensione della sesta puntata di “House of the Dragon”

La trama del sesto episodio della seconda stagione di House of the Dragon 

L’armata guidata da Jason Lannister (Jefferson Hall) decide di non proseguire il proprio viaggio verso Harrenhal fino a quando non avranno la certezza che si unirà a loro anche il principe reggente ed il suo drago. Una scelta che anima il Concilio Ristretto di Approdo del Re, Aemond (Ewan Mitchell), però, segue la sua strategia, mostra tutta la sua determinazione tanto da decidere di allontanare sua madre, la Regina Vedova (Olivia Cooke), dalle faccende politiche e proporre a Tyland Lannister di stringere un’alleanza con la Triarchia, così da rompere il blocco navale attuato dai Velaryon. 

Nel frattempo a Roccia del Drago Rhaenyra (Emma D’Arcy) comincia la sua assidua quanto disperata ricerca di possibili o probabili candidati per i draghi ancora senza cavaliere, creature che se a disposizione dei “neri” darebbero ulteriore vantaggio e qualche possibilità di duellare ad armi pari con il possente Vaghar. Il primo tra i vari prescelti è Ser Steffon Darklyn (Anthony Flanagan), guardia reale di cui si scoprono lontane origini valiryane che tenta di domare Mare Infuocato, ma il drago finisce per incenerirlo e fugge via dall’isola. 

Daemon (Matt Smith), invece, ancora vittima di terribili visioni, questa volta con protagonista suo fratello Viserys, interpretato nuovamente da Paddy Considine, è sempre più scosso e dall’animo inquieto, tanto da dubitare della lealtà del castellano Simon Strong (Simon Russell Beale). Il principe Targaryen è desideroso di lasciare Harrenhal, ma la misteriosa Alys (Gayle Rankin) riesce a convincerlo a restare, nell’attesa che le cose possano cambiare. Una situazione di stand-by, proprio come quella che sta affrontando Aegon (Tom Glynn-Carney), il Re si sta riprendendo lentamente, ma le ferite riportate durante lo scontro con Rhaenys (Eve Best) e suo fratello sono ancora molto gravi e servirà ancora tempo per la completa guarigione. 

Infine, su diversi fronti avvengono due colpi di scena: da un lato Alicent ed Helaena (Phia Saban), durante una loro visita al Grande Tempio per rendere omaggio a chi non c’è più, vengono assalite dal popolo in rivolta, quello stesso popolo che ha ricevuto in dono del cibo da Rhaenyra e che ora è pronto a ribellarsi ai cosiddetti “usurpatori”, mentre dall’altro lato la leader dei “neri” viene a conoscenza che il drago fuggito ora ha un cavaliere sconosciuto e la Regina è costretta a partire con Syrax per scoprire chi lo cavalca, con la speranza che non sia finito nelle mani dei “verdi”. 

House of the Dragon 2x06: Il Popolo

La recensione di House of the Dragon: “Il Popolo” 

La sesta puntata della serie spin-off di “Game of Thrones” gira prevalentemente intorno al titolo dell’episodio: “Il Popolo” ovvero quell’elemento che, se “sfruttato” a dovere dai due schieramenti, può risultare un’arma vincente al proprio arco. Il dono che Rhaenyra fa agli abitanti di Approdo del Re, abbandonati a loro stessi tra le mura della Fortezza Rossa, è una mossa forte e strategica che potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti del Regno. Una dimostrazione del continuo ping pong tra i “neri” e i “verdi” che sposta l’ago della bilancia, ponendo ulteriori dettagli sul macro evento tanto atteso dalla fan-base del prodotto televisivo fantasy. 

Quello che ancora una volta colpisce di questa seconda stagione è il ritmo: la serie tv, contando ben due episodi in meno della precedente, risulta meno forsennata e frenetica, prendendosi tutto il tempo necessario di elaborare e approfondire puntata dopo puntata ogni protagonista, soprattutto i personaggi più ricorrenti, nonostante la loro mancanza per diverso tempo tra le pagine del romanzo di George R. R. Martin. Se nel libro diverse situazioni vengono riassunte in poche righe, all’interno della serie tv questi personaggi trovano spazio grazie ad alcune splendide performance da parte di un cast che, per la maggior parte, riesce a dare il massimo. 

Sono proprio gli attori a restituire credibilità ad un racconto di cui i fan più accaniti conoscono già l’epilogo, l’obiettivo dei creatori della serie televisiva è rendere il tutto sempre più accattivante, concludere ogni episodio con un piccolo colpo di scena, costruendo un prodotto dalle basi solide, nonostante più di qualche difetto generale. Anche in questa sesta puntata, attraverso un ritmo più compassato, il pubblico ha modo di partecipare alla visione osservando le diverse strategie e prese di posizione dei protagonisti. Una scelta che porta lo spettatore ad immergersi ancora di più nel racconto, una storia al momento meno d’impatto rispetto a “Game of Thrones”, ma che tenta di ricalcare quello stesso spirito. 

Anche qui viene a mancare quella parte action che ha esaltato i fan di tutto il mondo, prediligendo un modus operandi più contenuto, ma altrettanto incisivo. Proprio come il finale, l’epilogo di un’altra puntata che resta in equilibrio su un filo pronto a spezzarsi per poi intraprendere una strada definitiva. Una stagione che costruisce ogni colpo di scena attraverso gli sguardi, le parole e le scelte dei suoi personaggi, dalle continue visioni di Daemon, la diatriba tra i Aemond e Aegon, ma, soprattutto, lo scontro ideologico tra Alicent e Rhaenyra, dove la prima sta attraversando un momento di estrema difficoltà ed è sempre più in disparte, mentre la seconda sta affrontando la mancanza del suo compagno e la gestione del suo esercito grazie al suo primogenito e alla sua nuova consigliera Mysaria (Sonoya Mizuno), con la quale è nato un certo feeling. 

House of the Dragon 2x06: Il Popolo

È arrivato il momento di Rhaenyra 

Per l’ennesima volta il pubblico si ritrova di fronte ad una puntata di raccordo che si conclude con una sequenza finale che invoglia il proseguo della visione e scatena possibili teorie, soprattutto per i fan più accaniti delle opere di Martin, nonostante le innumerevoli presenti e future novità che il medium televisivo può offrire. Questa seconda stagione di “House of the Dragon” sta riuscendo a mantenere alta l’asticella, sia da un punto di vista tecnico, grazie alle sempre più presenti scene diurne con protagonisti i draghi, sia da quello più narrativo, grazie ad una storia che resta tutt’ora molto intrigante

Ora non resta che aspettare le ultime puntate dello show, due episodi dalla durata considerevole, più di due ore che probabilmente porteranno in scena un grande epilogo che porrà le basi per le possibili successive stagioni della serie tv spin-off di “Game of Thrones”. Tutti i nodi pare che stiano arrivando ad un’ipotetico pettine, non manca molto, ma l’attesa si fa sempre più snervante. La speranza del pubblico è che il livello generale non si abbassi e che il settimo e l’ottavo episodio di “House of the Dragon” riescano a regalare ancora tante e sconvolgenti sorprese

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