Cerca
Close this search box.

Recensione: Batman – Caped Crusader: la nuova serie DC su Prime Video

Batman – Caped Crusader è la nuova serie d’animazione scritta da Paul Dini e disponibile su Amazon Prime Video.
Batman - Caped Crusader: la recensione della serie DC

Batman: Caped Crusader è la prima serie animata DC prodotta da Amazon dopo la vendita dei diritti della Warner ed è attualmente disponibile sulla piattaforma streaming Prime Video.

La trama di Batman – Caped Crusader

Ispirata principalmente ai primissimi numeri delle storie create da Bob Kane e Bill Finger per la testata Detective Comics, Batman: Caped Crusader è una nuova rivisitazione del primo anno di attività di Batman scritta da Bruce Timm, lo stesso creatore di Batman: La Serie Animata trasmessa negli anni 90, mentre Matt Reeves e J.J. Abrams fungono da produttori. La serie, ambientata negli anni 40, presenta la seguente trama:

Bruce Wayne è un giovane miliardario che nasconte un grande segreto: di notte si traveste da uomo mascherato da pipistrello per andare a combattere il crimine dopo anni di studi e preparazione, aiutato dal suo fedele maggiordomo Alfred Pennyworth. Il vigilante, noto come Batman, preoccupa la polizia, specialmente quella corrotta, mentre il commissario James Gordon ed il detective Renee Montoya, aiutati dall’avvocato Barbara Gordon, cercano di riportare ordine nella città di Gotham sempre più minacciata dalla malavita. Nel frattempo, mentre la fama del vigilante comincia a dare speranza ai cittadini, nuovi pericolosi criminali appaiono, tra cui il Pinguino, Clayface, Catwoman, Harley Quinn e Due Facce.

Recensione: Batman - Caped Crusader: la nuova serie DC su Prime Video

La recensione di Batman – Caped Crusader

I disegni della Gotham rappresentata nella serie richiamano allo stesso stile espressionista della già citata opera degli anni 90, con l’imponenza dei palazzi della città che sembra divorare gli abitanti in un’oscurità che è presa dalle stesse tavole dei fumetti. Le atmosfere cupe e dark rendono l’impostazione noir ancora più efficace, senza contare delle splendide tinte horror che rendono alcune scene particolarmente inquietanti e spaventose, nelle quali finiscono al centro persino dei poveri bambini. Il character design dei villain raggiunge dei picchi macabri attraverso i quali una serie animata sul personaggio non si era mai spinta, specialmente negli impressionanti aspetti di Clayface e Due Facce. La violenza non raggiunge mai alti picchi di gore, ma le pallottole e le lame che entrano nelle povere vittime dei criminali e negli eroi che tentano di combatterli si avvertono comunque in tutta la loro brutalità. L’idea di ambientare le storie di Batman all’inizio degli anni 40 non è intelligente soltanto per un fattore estetico che fornisce un fascino vintage, ma anche perché contribuisce ad aumentare notevolmente la tensione: non disponendo di cellulari, Batman non può avvisare le persone in tempo per avvertirle da minacce incombenti, così come non può verificare determinate tracce senza prima tornare in laboratorio, dando più respiro ad antagonisti che possono approfittarne per fare del male. Il punto debole del lato visivo sono alcune animazioni che presentano una forte carenza di frame ed elementi in CGI non sempre efficaci (le fiamme sono inguardabili), ma le scene d’azione sono ben fatte anche se non arrivano l’eccellenza di X-Men 97.

La caratterizzazione di Batman presenta un uomo avvolto dalla sua solitudine, la quale è stata segnata dal trauma dell’assassinio dei suoi genitori. Batman è schivo e parla poco, apparendo come un’ombra che veglia sulle strade di Gotham mentre viene dilaniato dal marciume che infesta i quartieri e terrorizza gli innocenti. Nonostante il suo aspetto mistico, Bruce Timm evidenzia il realismo del vigilante, il quale non è infallibile: Batman non riesce sempre a centrare l’obiettivo e rimane anche schiacciato da alcune missioni che non vanno come vorrebbe, mostrando come un solo uomo, per quanto super, abbia enormi difficoltà a gestire un’impresa tanto grande. Anche se Batman appare come una forza inarrestabile, l’autore mette in risalto la sua grande fragilità, perché combattere il crimine di Gotham sia un’impresa estremamente difficile. Anche alcuni metodi attuati da Batman appaiono controversi e fanno capire come la solitudine del personaggio abbia creato in quest’ultimo anche mancanza di empatia in alcuni momenti a causa dell’ossessione per la lotta contro il male. Il cinismo di Batman tuttavia è solo una momentanea caduta dell’eroe, il quale si riprende e dimostra di avere comunque una forte sensibilità che può essere da ispirazione anche in luoghi che sembrano avvolti solo dal male, cercando di tirare fuori il meglio da persone apparentemente perdute. Molto bella anche la figura dell’alter ego Bruce Wayne, presentato come una maschera sempre solare e divertente, ma che non è altro che un modo per nascondere la sua rabbia interiore che viene subito evidenziata dal suo cambio di voce o dal fastidio presente nei suoi occhi quando vengono citati i suoi genitori. Tra i vari elementi citati, il rapporto tra Alfred e Batman è meravigliosamente toccante e mostra l’unica figura paterna che ha impedito al vigilante di impazzire.

Batman - Caped Crusader: la recensione della serie animata

I villain di Batman – Caped Crusader

Una grande carta vincente è sicuramente il gruppo di villain che accompagnano gli episodi della serie, tutti con un’eccellente presentazione ed una grande caratterizzazione: quasi ogni cattivo ha in comune sempre l’elemento della doppia identità, sottolineando anche per loro una maschera burtoniana che evidenzia individui capaci di essere loro stessi soltanto quando manifestano la loro cattiveria mentre nessuno li guarda. Va sottolineato anche il grande coraggio di Bruce Timm di ribaltare figure iconiche attraverso una visione autoriale completamente diversa, come Harley Quinn che è lontana dalla semplice ragazza folle e divertente che rimane infatuata di Joker, ma è invece una donna cupa e manipolatrice che intrappola le menti peggiori di Gotham per indurle alla pazzia, rendendole incapace di intendere e di volere come se fosse una paladina distorta. La stessa cosa vale per Due Facce, la cui tragedia permette all’uomo di osservare il suo lato oscuro come manifestazione del suo senso di colpa per la corruzione di Gotham, o ancora Firefly, che diviene una vittima di uomini spietati che approfittano della sua condizione psicologica estremamente fragile per indurlo a commettere crimini a loro vantaggio. Molti antagonisti di Batman sono figure tragiche che hanno una visione contorta di moralità dopo che numerose sofferenze li hanno fatto diventare sempre più cattivi e feroci, divenendo il simbolo di una Gotham che sembra non mostrare pietà per nessuno. Infatti, nonostante la serie non giustifichi mai i villain menzionati pur mostrando allo spettatore tutto ciò che li hanno resi così aggressivi (come il Mr. Freeze di Paul Dini o il Joker di Todd Phillips), i personaggi che vengono principalmente condannati sono le persone che se ne approfittano dei più deboli per i loro tornaconti personali, portando le persone innocenti alla rovina con i peggiori metodi.

Tutto questo va considerato poiché Bruce Timm non smette mai di ricordare come il male nasca dalle cose più semplici, dichiarando che i villain più disgustosi sono quelli che non esitano due volte a prendere una pistola ed a sparare senza alcun rimorso in nome dell’avidità e della supremazia, condannando fortemente l’uso delle armi e collegandosi non solo da dove tutto è iniziato attraverso le origini di Batman, ma anche dalle fondamenta che rendono l’America tragicamente forte e pericolosa. La corruzione della polizia di Gotham è fortemente accentuata e la serie ritrae due detective pagati dalla malavita, i quali tornano costantemente ad influenzare gli eventi della storia, come degli esseri rivoltanti, simbolo di una mela marcia che sembra non abbandonare mai Gotham. Tale cattiveria è anche la base di alcuni supercattivi, come il Pinguino (la cui avidità è talmente alta da farle considerare i suoi figli come dei semplici oggetti da sfruttare) o il Fantasma Gentiluomo (che è fortemente razzista nei confronti dei poveri e rivendica una realtà medievale considerata conservatrice ed obsoleta). Tra tutti i villain che ottengono il giusto spazio, non manca anche l’eccellente caratterizzazione dei membri della squadra del commissario Gordon, mostrati come l’unico faro di Gotham che crede ancora nel bene della città pure quando nessuno sta dalla loro parte, facendoli persino dubitare delle loro azioni morali finché non usano la loro sofferenza per farsi forza e tornare più coraggiosi di prima. Tra questi il personaggio migliore è Barbara Gordon, la quale è un avvocato che protegge anche persone che commettono effettivamente crimini, ma non per semplice tornaconto (come Harvey Dent), bensì per far capire quanto non sia tutto bianco o nero. Per Barbara infatti esistono anche persone che hanno passato i peggiori momenti che li hanno portati ad essere impulsivi, così lei esercita la sua professione per fornire loro un’altra possibilità, perché la prigione non è l’unica soluzione. La rappresentazione di Barbara è una delle più belle che siano mai state mostrate sulla futura Batgirl.

Recensione: Batman - Caped Crusader: la nuova serie DC su Prime Video

Batman: Caped Crusader è una serie che presenta scelte molto audaci, sia per gli espedienti narrativi ed estetici che sono incredibilmente maturi per il target di riferimento e sia perché sovverte la mitologia di numerosi personaggi iconici della DC con tratti psicologici profondi ed inaspettati. La nuova trasposizione di Bruce Timm conferma la rinascita dell’animazione supereroistica che sta prendendo sempre più piede.

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Batman - Caped Crusader: la recensione della serie animata
Batman - Caped Crusader
Batman – Caped Crusader

Batman inizia il suo periodo di vigilante in una Gotham corrotta dove spuntano nemici sempre più pericolosi, mentre i pochi poliziotti onesti rimasti provano a costruire un mondo migliore.

Voto del redattore:

9 / 10

Data di rilascio:

01/08/2024

Regia:

Christina Sotta, Matt Peters, Christopher Berkeley

Cast:

Hamish Linklater, Eric Morgan Stuart, Christina Ricci, Jamie Chung, Jason Watkins, Krystal Joy Brown, Diedrich Bader, Mckenna Grace, Dan Donohue, Minnie Driver

Genere:

Supereroistico, thriller, noir, fantasy

PRO

L’atmosfera cupa e noir accompagnata da tinte horror
La caratterizzazione del protagonista
Il trattamento coraggioso dei villain
La presenza di colpi di scena inaspettati e maturi
L’animazione presenta alcune sequenze non ben realizzate
La sottotrama del figlio del Pinguino che non viene risolta