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Gli amanti passeggeri tra l’orgiastico e il posticcio

Ennesima sperimentazione del regista spagnolo Pedro Almodovar, Gli amanti passeggeri è una commedia del 2013 scritta e diretta dal cineasta spagnolo.
Gli amanti passeggeri tra l'orgiastico e il posticcio (Recensione)

Nell’ambito della filmografia di Pedro Almodóvar trova spazio, a seguito di una serie di film che compongono la grande sperimentazione del cineasta spagnolo, una breve quanto significativa incursione nella commedia del 2013, rappresentata da Gli amanti passeggeri. Gli eccessi, le esagerazioni e l’orgiastico riprendono – in buona parte – ciò che il regista spagnolo aveva già ottenuto con il suo esordio Pem, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, pur in un contesto storico-sociale completamente differente. Ma qual è il risultato? Di seguito, si osserva nel dettaglio attraverso la trama e la recensione di Gli amanti passeggeri.

La trama di Gli amanti passeggeri

Prima di procedere con la recensione di Gli amanti passeggeri, è importante indicare innanzitutto quale sia la trama del film di Pedro Almodovar del 2013. Il contesto è quello di un Airbus A340 della Peninsula che, a causa di un errore, ha un’avaria al carrello: per questo motivo, è costretto a sorvolare Toledo in attesa di un’indicazione per effettuare un atterraggio d’emergenza. All’interno dell’aereo si viene a contatto, ben presto, con diverse personalità: da Bruna, una donna sensitiva che crede di perdere la verginità in volo, ai due piloti, di cui uno bisessuale (che tenta di nascondere la sua storia omosessuale) e uno che si crede fermamente etero. Tra gli altri, i tre assistenti di volo omosessuali Joserra, Fajas e Ulloa, che tentano di placare gli animi.

La recensione di Gli amanti passeggeri: una nuova incursione alla commedia per Pedro Almodóvar

Era il 2013 quando, a seguito della distribuzione internazionale del film (la cui prevendita ha permesso di sostenere le spese di realizzazione dell’intero progetto) Pedro Almodovar intendeva “dedicare” quasi questo film a tutti coloro che gli chiedevano quando avrebbe realizzato una commedia. Nel corso della carriera del cineasta spagnolo c’è tanta sperimentazione, a cui si ascrive anche lo stesso film, una nuova incursione al genere comico ad anni di distanza dalla prima volta: nel caso del suo esordio il contesto generale da cui muoveva i suoi passi la pellicola era totalmente differente, e la matrice post-franchista della Spagna rappresentata è totalmente assente in un film di questo genere che, in effetti, appare anche “apolide” (si svolge pur sempre su un aereo) in termini puramente ideologici e geografici. Privo del suo potenziale connotato, Gli amanti passeggeri resta un film che mostra Almodovar giocare con se stesso, compiendo un non di certo inedito esperimento di citazionismo e auto-omaggio e che permette, va sottolineato, ad Antonio Banderas e Penelope Cruz di apparire contemporaneamente nel film, pur se semplicemente in cameo.

I 90 minuti totali di Gli amanti passeggeri, però, sembrano restituire davvero poco altro allo spettatore, che ottiene sì qualche momento – neanche troppo sporadico – di sana risata e viene condotto esattamente dove vuole il regista, che gestisce bene il ritmo e si avvale di una buona (forse addirittura genuina) componente comica; eppure, si avverte una certa debolezza, forse addirittura pesantezza, nel rendere il film un prodotto che sia anche minimanente più di un semplice amusement per il regista; certo, c’è una volontà di cedere al fascino dell’eccesso, accompagnato pur sempre da una spiccata conoscenza della materia trattata, che non rende mai il film – ma era il caso anche di Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio – volgare, nonostante sesso a profusione, turpiloqui vari e mescalina infilata in zone tutt’altro che lusinghiere. Tuttavia, il film appare davvero debole, soprattutto in termini di sceneggiatura, con una seconda parte che tenta di sviluppare singolarmente i personaggi passando da un serial killer a una donna vergine, da un omosessuale che si crede etero a una goccia di sperma che viene assaggiata quasi fosse il corpo di un reato: il risultato è fiacco, stanco e piuttosto pesante, con esagerazioni fuori posto non tanto perché smodate, quanto più perché inutili rispetto ad un contesto che potrebbe sorreggerle ma che, in questo caso, appare del tutto esistente.

Gli amanti passeggeri finisce così per essere un film posticcio, in cui Almodovar si bea quasi di se stesso, della sua arte e della sua capacità di stupire, omaggiando in cameo gli storici attori del suo cinema e inserendo tratti tipici del suo modo di fare, esasperati in termini iperbolici, ma ottenendo nient’altro che un gioco stucchevole. Come un’Agua de Valencia fin troppo dolce.

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Gli amanti passeggeri
Gli amanti passeggeri

Incursione alla commedia del 2013, Gli amanti passeggeri è un film scritto e diretto da Pedro Almodovar che racconta di un particolare e turbolento viaggio aereo.

Voto del redattore:

5 / 10

Data di rilascio:

21/03/2013

Regia:

Pedro Almodovar

Cast:

Antonio Banderas , Antonio de la Torre, Cecilia Roth, Hugo Silva, Javier Cámara, Laya Martí, Penélope Cruz, Pepa Charro

Genere:

Commedia

PRO

La buona componente comica del film
L’utilizzo della musica
Il carattere eccessivamente posticcio del film
Le esagerazioni “fuori posto” nel lungometraggio
Sceneggiatura calante nella seconda parte