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Una relazione passeggera è una commedia brillante sull’inesorabilità dell’amore

Una relazione passeggera è una commedia romantica del 2022 del regista francese Emmanuel Mouret: il solito genere o una boccata d’aria?
Di seguito la recensione di Una relazione passeggera, film di Emmanuel Mouret

Maestro della commedia romantica contemporanea, con il suo film Una relazione passegera del 2022 il regista francese Emmanuel Mouret dà vita a una storia dinamica e originale su come desiderio, passione e amore siano imprevedibili nella quotidianità di ciascun essere umano. Seguono la trama e la recensione di Una relazione passeggera, film del 2022 diretto da Emmanuel Mouret con Sandrine Kiberlain e Vincent Macaigne.

La trama di Una relazione passeggera: di cosa parla il film di Emmanuel Mouret?

Una relazione passeggera è un film del 2022, di genere commedia romantico, diretto dal regista francese Emmanuel Mouret, con protagonisti Sandrine Kiberlain e Vincent Macaigne nei panni della coppia di amanti. Il film, che è stato candidato ai Premi César 2023 per l’interpretazione di Vincent Macaigne come Migliore Attore nei panni di Simone, presenta la seguente trama che propone un breve riassunto su di cosa parla il film di Emmanuel Mouret:

“Una madre single e un uomo sposato intreccino una relazione, pur sapendo che il loro legame sarà puramente fisico. Entrambi sanno che non potranno mai avere alcun futuro come coppia, ma più trascorrono del tempo insieme e più si sentono in sintonia. È così che i due si ritroveranno sorpresi dal grado di complicità che sono riusciti a raggiungere in breve tempo, ma come finirà la loro storia?

La recensione di Una relazione passeggera, il film di Emmanuel Mouret sull’inesorabilità e l’inesauribilità del desiderio amoroso

Poeti ritenuti dei classici della letteratura francese, come il romantico Alphonse de Lamartine nel suo componimento “Il lago” o ancora Guillaume Apollinaire ne “Il ponte Mirabeau” hanno spesso fatto riferimento all’elemento dell’acqua come a un simbolo dell’amore: passeggero, sfuggente, mutevole e tuttavia immanente e rassicurante. Quello che fa il regista Emmanuel Mouret in Una relazione passeggera è infatti dipingere, come in una sorta di quadro impressionista, prima lo sfondo della città di Parigi in cui la storia è ambientata, presentandocela a partire dall’acqua del fiume della capitale francese con in sottofondo le note e le parole del brano “La Javanaise”. Fin da subito, dunque, si ha l’impressione di ritrovarsi in un’atmosfera alleniana, alla Midnight in Paris. L’analogia con la filmografia di Woody Allen è da ricercare soprattutto nell’aspetto della brillante comicità dai toni filosofeggianti, talvolta irriverenti, di cui la coppia dei protagonisti si fanno portavoce.

In questo modo, i personaggi sono nettamente delineati dalle pennellate non solo di una sceneggiatura scritta ad hoc, ma anche e soprattutto di una caratterizzazione psicologica a tal punto dettagliata da dare la sensazione allo spettatore di entrare nei loro mondi interiori e sembrare di conoscerli da una vita. Questo senso di vicinanza empatica è accentuato e reso visibile grazie alla tecnica utilizzata per le inquadrature di zoom in, in quelle scene dedicate ai personaggi quando sono in preda alle loro riflessioni ed elucubrazioni mentali circa i loro sentimenti e ciò che stanno provando in quel momento. Ecco dunque che la distanza tra spettatore e personaggio viene a farsi sempre più labile in modo da rendere il racconto il più realistico possibile e vicino a chi guarda, proprio per cercare di rendere il messaggio soggiacente assoluto e universale. Inoltre, la fedeltà e il realismo del racconto è dato anche dalla scansione temporale con cui la parabola della relazione tra Charlotte e Simone nasce, si evolve e finisce tra i vari eventi in cui li vediamo coinvolti, che danno il vero dinamismo alla visione, come in una vera cronaca (non a caso il titolo originale è Chronique d’una liason passagère).

In maniera contrastiva, nel film sono presenti alcune scene in cui la coppia viene rappresentata insieme nella medesima inquadratura ma divisa da una parete o da un muretto proprio per segnalare il loro allontanamento amoroso. Una relazione amorosa si presenta e si conferma dunque come una brillante commedia romantica contemporanea su quanto l’amore sia inesorabile e inesauribile, andandosi a distinguere dall’omogenizzazione odierna e dalla piega banalizzante e svuotata che sta subendo il genere, portando a galla il tema dell’amore, della passione e del desiderio sessuale in una chiave di lettura che sta al passo con i tempi delle relazioni effimere e della rapidità delle relazioni del mondo di oggi. E questo lo fa non con un semplice lieto fine, ma tirando le fila della storia tramite un dolce e amaro finale che porta lo spettatore alla riflessione di quanto a volte ci scopriamo impotenti di fronte all’amore, al destino, alla vita.

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Una relazione passeggera locandina
Una relazione passeggera
Una relazione passeggera

Una relazione passeggera è una commedia romantica che vede protagonisti un uomo e una donna che intrattengono di nascosto una relazione extraconiugale: ma fin quanto potrà andare avanti senza investire veri sentimenti?

Voto del redattore:

8 / 10

Data di rilascio:

16/02/2023

Regia:

Emmanuel Mouret

Cast:

Sandrine Kiberlain, Vincent Macaigne, Georgia Scalliet, Maxence Tual, Stéphane Mercoyrol, Eric Wrembel

Genere:

Romantico, commedia

PRO

La brillante comicità filosofica della sceneggiatura
La psicologia e l’introspezione dei personaggi date dalle inquadrature ravvicinate
Il dinamismo della visione portato avanti dalla scansione temporale
Il senso di dolce amara impotenza di fronte al destino espresso dal finale
Nessuno