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Midsommar: perché si chiama così? La spiegazione del titolo del film

Il titolo del film Midsommar permette di inquadrare immediatamente quelle che sono le componenti del film di Ari Aster: ma perché si chiama così e qual è la sua spiegazione?
Midsommar: perché si chiama così? La spiegazione del titolo del film

Midsommar è il secondo film diretto da Ari Aster, uno dei registi più apprezzati e discussi della generazione contemporanea, nell’ambito dell’horror e non solo. Il film in questione, con Florence Pugh nei panni della protagonista, ha stupito per la rappresentazione di una serie di culti pagani che sono mostrati, all’interno del film, con risvolti naturalmente orrorifici. Tra gli interrogativi che ogni spettatore si è posto, a proposito del lungometraggio, c’è anche quello che interessa il titolo: perché Midsommar si chiama così? Di seguito, si offre la spiegazione del titolo del film.

Che cos’è la festa di mezza estate nei paesi nordici

Per comprendere perché Midsommar di Ari Aster si chiama così, c’è da inquadrare innanzitutto che cosa sia la festa di mezza estate nei paesi nordici. Trattasi di una serie di manifestazioni che avvengono in paesi del Nord Europa, come la Svezia in cui il film è ambientato, in un periodo dei giorni variabili che, però, tendono a coincidere con il solstizio d’estate. Trattasi, a tutti gli effetti, della festa di mezza estate, ovvero di una serie di manifestazioni pagane che vengono festeggiate con culti e rituali molto lontani dalla cultura occidentale ma, negli ultimi anni, approfonditi anche e soprattutto dal punto di vista folkloristico. In paesi come la Svezia e altre realtà baltiche, la festa di mezza estate è così tanto nota che ha permesso anche di prendere in considerazione l’idea di spostare la festa nazionale svedese (quella dei Giorni della bandiera in Svezia), così da farla coincidere con l’inizio delle celebrazioni del Midsommar.

Perché Midsommar si chiama così?

A questo punto, avendo considerato che cos’è la festa di mezza estate, è possibile rispondere anche all’interrogativo che si propone: perché Midsommar si chiama così? L’obiettivo di Ari Aster, accanto alla componente horror del film, è mostrare l’insieme dei culti pagani e delle manifestazioni folkloristiche che avvengono in occasione della festa di mezza estate in Svezia. Naturalmente, molto di quanto si osserva è accentuato nella sua forma, tanto da portare al sottotitolo italiano di Il villaggio dei dannati, ma ci sono diversi simboli ed elementi che sono reali e protagonisti del Midsommar in Svezia: tra questi, le blomsterkrans (corone di fiori che indicano fertilità e rinascita), il majstång (albero di maggio decorato a festa intorno al quale si danza felici) o le grandi tavolate per la celebrazione dell’abbondanza.