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Chi era Robert Jay Mathews, il leader di The Order interpretato da Nicholas Hoult

In The Order di Justin Kurzel viene tratteggiata la complessa figura di Robert Jay Mathews, che viene interpretato da Nicholas Hoult: ma chi era il criminale e suprematista americano?
Chi era Robert Jay Mathews, il leader di The Order interpretato da Nicholas Hoult

The Order di Justin Kurzel è uno dei film presenti nel concorso ufficiale del Festival di Venezia 2024. Il racconto effettuato all’interno delle lungometraggio è tutt’altro che banale, considerando che, oggetto dell’attenzione del regista, è il gruppo militante suprematista di The Order, capeggiato da una figura particolarmente complessa ed ambigua, Robert Jay Mathews, che viene rappresentato per la seconda volta all’interno di un lungometraggio, a seguito di quanto già visto nel film televisivo Brotherhood of Murder del 1999. All’interno di The Order di Justin Kurzel, il leader neonazista bianco viene interpretato da Nicolas Hoult, uno degli attori più in vista della generazione cinematografica contemporanea: ma chi era Robert Jay Mathews? Tutto sulla vita e sulle azioni criminali dell’uomo.

Chi era Robert Jay Mathews, leader di The Order: la vita e il suo ruolo

Al fine di identificare chi era Robert Jay Mathews, è importante partire innanzitutto dalla vita del leader di The Order, indicando anche parte delle azioni che sono state compiute dall’uomo nella sua esistenza. Nato in Texas il 16 gennaio del 1953, era il più giovane di tre figli di Johnny Matthews, suo padre, di origine scozzesi, sindaco della città e Presidente della Camera di Commercio, nonché leader della chiesa metodista locale. Quando era molto giovane, Robert Jay si trasferì con la famiglia in Arizona, in particolar modo nella città di Phoenix, dove si unì alla John Birch Society all’età di 11 anni: trattasi di un gruppo di estrema destra particolarmente noto per le sue posizioni di conservatorismo, anticomunismo e limitazioni dell’azione governativa. In virtù della sua scelta, Robert Jay fu anche battezzato nella Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni nel 1969. La sua azione proseguì con la formazione dei Sons of Liberty, un gruppo militante anticomunista formato principalmente da mormoni ma, in questo periodo, arrivarono anche i primi arresti per Robert Jay Mathews, in virtù di frode fiscale per la quale venne condannato a sei mesi di libertà vigilata.

L’atto emblematico della vita di Robert Jay fu la fondazione di The Order, un gruppo suprematista bianco che reclutò famiglie principalmente nella zona nord ovest del Pacifico, in particolar modo della White American Bastion. È particolarmente celebre il discorso che l’uomo tenne per reclutare la maggior parte dei membri dell’associazione, in particolar modo contadini e camionisti indipendenti, facendo leva su discorsi di estrema destra e di conservatorismo popolare. Il compito del gruppo era quello di ottenere denaro per sostenere l’emblema del separatismo bianco e, per questo motivo, The Order mise a seguito un primo colpo all’interno di una libreria per adulti a Washington, ottenendo circa 369 $ che furono soltanto il primo passo verso una vita criminale dell’uomo e del gruppo, principalmente con rapine e con contraffazione di denaro. Il colpo più importante, nella storia di The Order, fu realizzato nel luglio del 1984, quando venne derubato un camion della Brink con un furto dal valore di circa 3.600.000 $.

La morte di Robert Jay Mathews

Particolarmente interessante è anche la morte di Robert Jay Mathews, che avvenne in occasione dell’8 dicembre del 1984. La morte del criminale suprematista e neonazista americano venne anticipata da una lunga lettera che scrisse, al fine di dichiarare guerra al governo federale degli Stati Uniti, di fatto giustificando anche le azioni del suo gruppo; tra le ragioni addotte per la fondazione e gli atti criminali di The Order, Robert James spiegò di voler smettere di essere la preda e di iniziare a diventare il cacciatore, facendo pressione sull’FBI e spiegando loro che cosa significa essere preda in un paese come gli Stati Uniti, in cui si vive la paura quotidianamente in virtù della realtà mortifera del paese.

Robert James considerava la sua azione un sacrificio per la sua comunità. La morte dell’uomo avvenne a seguito del suo rifiuto di abbandonare l’abitazione occupata a Washington, che fu data alle fiamme da parte dell’FBI, la quale assalì l’uomo all’interno della sua residenza dapprima con granate fumogene, poi con granate a mano. Prima di morire, Robert Jay Matthews aveva sparato circa 1000 colpi di arma da fuoco agli agenti dell’FBI, senza tuttavia ferirne neanche uno. I membri di The Order vennero condannati per racket, cospirazione, contraffazione di denaro, trasporto di denaro rubato, rapina di mezzo blindato e violazioni dei diritti civili, con condanne fino a 252 anni di carcere.