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Blink Twice è un thriller d’esordio fresco e genuino

Distribuito nelle sale italiane a partire dal 22 agosto 2024, il thriller Blink Twice con Channing Tatum segna la prima esperienza da regista dell’attrice Zoë Kravitz: può essere definito come un esordio riuscito?

Blink Twice è un film thriller del 2024 che segna il debutto dietro la macchina da presa dell’attrice Zoë Kravitz, volto noto dello spettacolo per i suoi ruoli da protagonista nella serie TV High Fidelity del 2020 – remake dell’omonimo film del 2000 con John Cusack adattamento del romanzo di NIck Hornby – e di Catwoman in The Batman del 2022 di Matt Reeves affiancando Robert Pattinson, ma anche in quanto figlia d’arte del cantante Lenny Kravitz e dell’attrice Lisa Bonet. Seguono la trama e la recensione di Blink Twice, film d’esordio del 2024 di Zoë Kravitz con Channing Tatum.

La trama di Blink Twice: di che parla il film d’esordio alla regia di Zoë Kravitz con Channing Tatum?

Il film di debutto alla regia dell’attrice Zoë Kravitz Blink Twice è un thriller interamente girato durante il 2023 in Messico, il quale doveva portare inizialmente il titolo di Pussy Island. La sceneggiatura del lungometraggio è stato e co-scritta a quattro mani dalla regista stessa insieme a E.T. Feigenbaum, mentre Channing Tatum, compagno di vita di Zoë Kravitz, oltre a interpretare la parte di Slater King nel film, ha collaborato anche in qualità di produttore. Prima di passare alla recensione del film, occorre riportare la trama di Blink Twice, per comprendere di che parla l’esordio alla regia di Zoë Kravitz.

L’incontro tra la giovane cameriera di Los Angeles Frida (Naomi Ackie) con il miliardario della tecnologia Slater King (Channing Tatum) durante una serata di gala per una raccolta fondi si trasforma in un viaggio verso un’isola privata. L’uomo, infatti, la invita a unirsi a lui e al suo gruppo di amici per una vacanza da sogno in un paradiso naturale. Inizialmente a Frida sembra tutto fantastico: di giorno si respira l’aria soleggiata del mare, di notte ci si diverte selvaggiamente. Tutti sembrano felici… troppo felici, tant’è che nessuno vuole che il viaggio finisca. Ben presto, però, iniziano ad accadere strani eventi che portano la donna a mettere in discussione la realtà che sta vivendo. Capisce che c’è qualcosa che non va sull’isola: alcune persone iniziano a sparire misteriosamente e chi rimane sembra non ricordare chi è scomparso. Se vuole uscire viva da questo sogno trasformatosi in incubo, Frida dovrà scoprire la verità…

La recensione di Blink Twice: quando un esordio porta una ventata fresca nella forma e una genuità nel contenuto

Quando un regista possiede un’idea chiara in testa di ciò che vuole realizzare, tutto risulta più facile da comprendere per lo spettatore che non deve neanche impiegare il minimo sforzo per cercare di riempire buchi di trama o elaborando interpretazioni per sopperire a dettagli ermetici di qualsiasi tipo. Questo è il caso del thriller Blink Twice, esordio alla regia dell’attrice Zoë Kravitz, che si diletta per la prima volta dietro la macchina da presa portando un progetto senza sporcature a tutti gli effetti. Infatti, Blink Twice si presenta come un film fresco e pulito nella forma, con tecnicismi e virtuosismi inseriti senza presunzione evitando di risultare un mero esercizio di stile. Persino le modalità con cui si è scelto di allineare la forma con il suo contenuto – basti prendere come esempio il titolo del film che compare e scompare in sovraimpressione con un click della polaroid – incentrandosi sul concetto di rapidità del montaggio che va a simulare quello dello scatto di una fotografia o ancora quello di sbattere gli occhi (da cui il titolo del film Blink Twice, letteralmente “sbatti gli occhi due volte”).

In questo senso, i contenuti vengono proposti volontariamente talmente in modo veloce, che lo spettatore si ritrova a dover elaborare ciò che ha appena visto in pochissimo tempo per dedicarsi già a ciò che sta per accadere successivamente, dimenticandosi così della scena precedente proprio come succede ai personaggi femminili del film. Ecco dunque che la rapidità con cui vengono presentate non solo le scene, ma persino le singole inquadrature del film, va a emulare l’atto di cancellare la memoria e dunque il concetto cardine di oblio avanzato dal personaggio di Slater King, il villain protagonista maschile interpretato da Channing Tatum, leader del gruppo di ragazzi che propagano violenza sessuale e psicologica sulle donne dell’isola di sua proprietà. In questo senso, potremmo aggiungere che la stessa fotografia, privilegiando toni caldi, risulta essa stessa seducente come se volesse persuadere lo spettatore e manipolarlo proprio come i personaggi maschili attuano nei confronti di quelli femminili.

Dunque, la costruzione graduale dell’idea alla base del progetto è stata gestita sapientemente e in modo maturo, grazie anche alla disseminazione di elementi simbolici offerti come indizi sparsi durante la visione o come briciole per accompagnare i personaggi femminili, così come lo spettatore, a un recupero graduale della memoria, per le prime, e per lo svelamento di ciò che è successo per il secondo. Infine, dentro questa cornice, il film ritrae silenziosamente alcune tematiche delicate quali quella della violenza sessuale, della manipolazione psicologica di cui le donne sono vittime, con un tatto e una sensibilità rari da risultare in una rappresentazione genuina lontana dal femminismo spicciolo che viene propinato oggigiorno, racchiuso in modo sublime in un finale che merita una spiegazione per il rovesciamento di ruoli rappresentato.

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La locandina di Blink Twice, il film che segna il debutto alla regia di Zoë Kravitz con Channing Tatum
Blink Twice
Blink Twice

Blink Twice è un thriller ambientato su un'isola in cui un gruppo di ragazzi e ragazze trascorrono le loro giornate a divertirsi senza distrazioni: quello che sembra un paradiso però assume lentamente le sembianze di un inferno.

Voto del redattore:

8 / 10

Data di rilascio:

22/08/2024

Regia:

Zoë Kravitz

Cast:

Naomi Ackie, Channing Tatum, Alia Shawkat, Simon Rex, Adria Arjona, Haley Joel Osment, Christian Slater, Kyle MacLachlan, Geena Davis, Julian Sedgwick, Levon Hawke

Genere:

Thriller

PRO

La costruzione dell’idea di base disseminata in tutto il film
Il montaggio e i tecnicismi freschi che riprendono il contenuto
La rappresentazione genuina delle tematiche delicate
Un’iniziale difficoltà a metabolizzare la rappresentazione che svanisce durante la visione