Disclaimer – La vita perfetta: come finisce? La spiegazione del finale della serie con Cate Blanchett

Come finisce Disclaimer – La vita perfetta? Tutto sulla spiegazione del finale della miniserie con Cate Blanchett protagonista.
Disclaimer - La vita perfetta: come finisce? La spiegazione del finale della serie con Cate Blanchett

Disclaimer – La vita perfetta è la nuova miniserie di Alfonso Cuarón, che vede Cate Blanchett protagonista e Sacha Baron Cohen, oltre che Kodi Smith-McPhee all’interno del cast. Adattando il romanzo di Renée Knight, Alfonso Cuarón mette in scena un delicatissimo dramma sulla disfunzionalità dei rapporti familiari e, soprattutto, sull’incapacità di ascoltare davvero e di mettersi nei panni dell’altro, in situazioni potenzialmente drammatiche. Tra gli elementi che spiccano all’interno della serie c’è sicuramente il suo finale, verso il quale si viene condotti con grande sapienza da parte del regista. Ma come finisce Disclaimer – La vita perfetta? Di seguito, si offre la spiegazione del finale del prodotto con Cate Blanchett protagonista.

Come finisce Disclaimer – La vita perfetta? L’ultima puntata della miniserie con Cate Blanchett

Prima cosa che c’è da sapere, a proposito di come finisce Disclaimer – La vita perfetta di Alfonso Cuarón e prima di procedere con la spiegazione del finale della miniserie con Cate Blanchett, interessa l’ultima puntata della serie in questione, in cui finalmente si scoprono tutti gli elementi che vengono tra loro collegati, a seguito dei numerosi indizi che erano stati seminati all’interno della serie.

ATTENZIONE! SPOILER!

A seguito di tutto ciò che ha subito, Catherine Ravenscroft decide finalmente di rivelare tutta la verità a Stephen, entrando all’interno del suo giardino e minacciandolo con un coltello. Si scopre che tutto ciò che viene raccontato nel libro Un perfetto sconosciuto è stato totalmente inventato e travisato dalla moglie Nancy che, basandosi su qualche immagine, costruire una storia fatta di tradimenti e seduzioni, che interessa il giovane Jonathan prima della sua morte. La donna svela, però, le sue carte a 20 anni di distanza: Jonathan non è quel docile ragazzo che viene osservato nel corso delle diverse puntate, bensì una persona che – dopo aver osservato e tentato di sedurre Catherine sulla spiaggia, e poi in albergo – sfrutta il fatto che questa, tornando in camera, lasci per sbaglio la porta aperta. Entrato in camera, la minaccia con un coltello e inizia a molestarla prima psicologicamente, obbligandola e scattare delle foto erotiche (le stesse che possiede Stephen e che invia a tutti, costruendo la sua narrazione), poi violentandola per tre ore e mezza. La donna, poi incinta, ha abortito per paura che quel figlio fosse proprio di Jonathan.

La spiegazione del finale di Disclaimer – La vita perfetta

A questo punto, si può proseguire anche con la spiegazione del finale di Disclaimer – La vita perfetta. Dopo aver scoperto tutto ciò che è stato precedentemente indicato, Catherine tenta di salvare suo figlio da Stephen, che vorrebbe chiudere la storia uccidendo Nick e poi lei. Tuttavia, l’uomo decide di fermarsi proprio quando potrebbe iniettare del veleno nella flebo del giovane ragazzo, decidendo poi di scusarsi per tutto ciò che ha fatto con Robert, che inizia ad inveire contro di lui, sentendosi quasi sollevato dallo scoprire la verità, per quanto disastrosa. Proprio questo elemento porta Catherine a decidere per il divorzio con l’uomo, non perché non riesca a perdonarlo in virtù dei suoi gesti (quando Robert scopre del presunto tradimento), quanto più perché il suo atteggiamento è costantemente egoriferito, e lo porta a sentirsi appagato quando sua moglie non l’ha davvero tradito, bensì è stata stuprata. Finito il loro matrimonio, Catherine prova a recuperare il rapporto perduto con suo figlio negli anni: si scopre, alla fine della serie, che Nick aveva osservato la scena delle violenze, come si mostra in un angolo di una foto che Stephen brucia, ma che ha rimosso tutto per effetto del trauma. Per la ormai distrutta famiglia dei Ravenscroft, è tempo di guardare ad un imprecisato futuro.