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Joker: Folie à deux: “Cari fan, avevate ragione”

Titolo Warner attesissimo, nonché uno dei sequel più stravaganti in assoluto, Joker: Folie à deux è stato presentato in anteprima a Venezia81: qual è il risultato del film?
Recensione Joker: Folie à deux, film di Todd Phillips con protagonisti Joaquin Phoenix e Lady Gaga

Joker: Folie à deux è il seguito del film del 2019, il quale ha ricevuto premi prestigiosi, proprio come il Leone d’Oro, ma avrà lo stesso destino questo secondo capitolo con Joaquin Phoenix e Lady Gaga? Diretto ancora una volta da Todd Phillips e presentato in anteprima mondiale a Venezia81, le aspettative relative a questo ambizioso progetto erano tantissime: ma com’è effettivamente Joker: Folie à deux? Di seguito la recensione.

La trama di Joker: Folie à deux, film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga

Joker: Folie à deux è stato presentato in anteprima mondiale alla 81esima edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, più precisamente il 4 settembre 2024. Dopo il successo del precedente Joker (2019) ed il suo finale, da dove riprende questo attesissimo sequel? Di cosa parla Joker: Folie à deux? La trama ufficiale del film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga:

“Joker: Folie à deux vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini nelle vesti del Joker. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé.”

La recensione di Joker: Folie à deux: anatomia di un’operazione disastrosa

That’s Life. Aspettarsi un sequel coraggioso è forse stato un errore di valutazione, specie quando la pianificazione della campagna marketing si basa interamente sulla possibilità di vedere un cinecomic musicale, un Joker inedito che riprende la corona di re del crimine dopo essere stato presentato al pubblico e ai cittadini Gotham. That’s Life. Il primo film di Todd Phillips doveva restare un unicum anche e soprattutto filologicamente, eppure – giustamente – l’incasso al box office ha scaturito un cambio di rotta per volontà della Warner. That’s Life, se nel cast c’è Lady Gaga solo ed esclusivamente per alzare l’asticella in termini musicali, poiché la sua Harley Quinn è un personaggio non pervenuto, pretestuoso e fintamente ambiguo (riprendendo l’unico grande errore del film precedente). Ebbene sì, tutto questo è semplicemente risolvibile con l’eco della canzone di Frank Sinatra, in quanto Joker: Folie à deux delude a prescindere dalle aspettative, e lo fa nel peggiore dei modi: cinematograficamente vuoto a perdere, contraddittorio invece sul piano dell’elaborazione del contenuto.

Andando per gradi, partendo dunque dalla messa in scena e dall’impiego di Lady Gaga, questo sequel comincia con un simpatico incipit animato funzionale a confermare la scissione tra Arthur Fleck e Joker, letteralmente luci e ombre, malattia mentale e ribellione nei confronti della propria condizione. I primi problemi sorgono quando il racconto non interseca gli elementi presenti, restando bloccato ad un punto morto per tutta la prima ora del lungometraggio senza che vi sia un reale sviluppo. Ad accentuare le difficoltà è la pigrizia con cui Todd Phillips e tutti coloro che hanno contribuito alla lavorazione del film DC si sono approcciati al materiale, come se l’unico desiderio fosse quello di comunicare: “meglio di quanto già fatto, non si può”. Allora ecco che le citazioni diventano futili – non efficienti come quelle scorsesiane -, specie quelle a dei musical come Spettacolo di varietà (1953) e Les Parapluies de Cherbourg (1964), Yentl (1983), inserite soltanto per darsi arie e per sperare di essere considerati come un “qualcosa di più” che un seguito commerciale da vendere al grande pubblico. A tal proposito, le immagini mentali di Joker (e inspiegabilmente non di Harley) costituiscono un altro dei numerosi anelli deboli, poiché le promesse non vengono qui mantenute e le follie a due non esistono quasi mai, se non in un paio di occasioni nemmeno memorabili. L’unico segno di interpunzione per far comprendere allo spettatore di star osservando un musical è una banalissima e ridondante, dissolvenza al nero. La rottura della quarta parete, le coreografie ben orchestrate, i testi e le emozioni dei personaggi non sono nemmeno lontanamente chiamati in causa, al contrario, si è scelta la sciatta strategia di rielaborare canzoni preesistenti con una scrittura che definirla superficiale è un complimento. Errore davvero imperdonabile, siccome è stata assunta Lady Gaga come co-protagonista, evidentemente però senza ottenere una consultazione artistica, e di conseguenza il risultato complessivo è scialbissimo, addirittura fastidioso.

La composizione di alcune inquadrature, con una bella fotografia annessa, ha come unico scopo quello di lanciare fumo negli occhi, e degli sfondi per dispositivi ce ne si fa ben poco. Mancano delle sequenze oniriche d’impatto, il musical è in verità assente, Lady Gaga è allo sbando senza una guida, e appare fuori ruolo in maniera francamente sconcertante, e cosa resta da salvare? Persino Joaquin Phoenix sembra essersi liquefatto, nel senso che si lascia trasportare da faccette, tremolii e una risata caricaturale: è per caso una parodia del Joker del 2019? Eppure il film è stato venduto come un progetto audace, un musical postmoderno da scoprire non solo per divertissement. Inoltre, spiazza il modo attraverso il quale viene trattata la malattia mentale, qui ridicolizzata e tacciata di poter essere impiegata per una performance, un espediente narrativo spettacolarizzato che possa creare un’apparente – ma inesistente – ambiguità, un retaggio da passare a chiunque (ovviamente a fini commerciali s’intende). Gaga è dispersa nel vuoto, Phoenix si concede uno spiacevole teatrino composto dalle solite due mosse, tra parentesi riprese dal primo film, Phillips sembra arrabbiato con la produzione per averlo forse obbligato a tornare dietro la macchina da presa per questo sequel, e lo si evince dal fatto che ci sono una quantità spropositata di canzoni, di motivi della colonna sonora, di gesti perpetrati una continuazione e sempre identici, tutti provenienti dal predecessore. Le idee mancano, e si è ben pensato di tentare la carta del citare pedissequamente il primo film per elaborare un discorso metacinematografico artificiosamente provocatorio, goffo, smodato, ma che soprattutto tradisce quanto di buono fatto nel primo film. Cari fan, avevate ragione: Joker non è Joker, o almeno, per sua stessa ammissione, nel finale sbrigativo afferma di essere solo Arthur Fleck.

La maschera del Joker, costruita con tanta grazia nell’opera del 2019, cade e svela il debole uomo che c’è dietro, un killer (non un martire) che in realtà non è il clown genocida dei fumetti, bensì un’identità qualunque che ha vissuto una serie di brutte giornate. Lo statico e perciò noioso processo occupa un alto minutaggio nel film senza però utilizzare immagini – mentali o realistiche che siano – di pregevole fattura, ma con la consapevolezza di poter sorprendere con il solo uso dei dialoghi, purtroppo senza successo. Joker: Folie à deux non fa altro che dialogare con i fan che hanno detestato il primo film per la sua aura postmoderna, per le sue essenziali citazioni, per l’anarchia che provoca Joker (che non è il Joker dei fumetti), e in maniera arrendevole non fa altro che confermare le accuse chiedendo scusa. Phoenix non ha allora interpretato Joker, perché chiunque può esserlo: che furbata! Troppo facile chiudere così, senza avere il desiderio di espandere, di diffondere il simbolo del clown e di mostrarne gli effetti sugli abitanti di Gotham, concentrandosi su elementi vacui, totalmente fuori fuoco. L’intero progetto si tradisce, si dichiara colpevole come il suo protagonista, a questo punto finto. Joker: Folie à deux non è riuscito da nessun punto di vista (almeno per chi scrive), inutile nascondersi dichiarando che l’intento era questo, perché capita anche di realizzare un’opera disastrosa… That’s Life!

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Locandina recensione film Joker: Folie à deux
Joker: Folie à deux
Joker: Folie à deux

Seguito tra i più attesi in assoluto, Joker: Folie à deux racconta un nuovo capitolo della vita di Arthur Fleck ma in versione musical, oltre che drammatica, e in compagnia della regina del pop Lady Gaga nel ruolo di Harley Quinn.

Voto del redattore:

3 / 10

Data di rilascio:

02/10/2024

Regia:

Todd Phillips

Cast:

Joaquin Phoenix, Lady Gaga, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Zazie Beetz

Genere:

Cinecomic, musical, drammatico

PRO

La sequenza animata
Il finale che rinnega concettualmente il film precedente
Tentativo spiacevole quello di rendere il progetto un’opera metacinematografico
La componente musicale sembra improvvisata per come è messa in scena
Joaquin Phoenix/Joker e Lady Gaga/Harley Quinn